Vendola e il NO ai poligoni di tiro



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From: <mailto:giovannimatichecchia at libero.it>giovanni
To: <mailto:bari at repubblica.it>Repubblica Puglia
Sent: Saturday, September 17, 2005 8:07 PM
Subject: Poligoni di tiro

Vendola in effetti non è mai stato solo. La sua battaglia si unisce a quella condotta da Soru in Sardegna. A La Maddalena sono stanchi della presenza americana e soprattutto dei sommergibili a propulsione nucleare che navigano quelle acque. Gli americani vogliono ingrandire la base navale. La Sardegna intera si ribella. Si chiede a Prodi di inserire nel programma l'impegno di rispedire a casa gli americani. In Puglia la storia non è molto diversa. I sommergibili americani navigano anche queste acque con non celato pericolo. Una base militare a Taranto doveva sostituire tutti gli altri insediamenti. Il risultato è una città chiusa tra industrie inquinanti e insediamenti militari. La città si inchina alla Marina Militare realizzando con una celerità mai vista da queste parti un sistema viario di accesso alla base. La società civile è perplessa e preoccupata. La Marina Militare, a parte la banda militare, non condivide null'altro con la città. Tra noi e la Marina Militare solo muraglie e barriere invalicabili. Vada pure avanti Vendola. I problemi non mancano a Taranto e nell'intera Puglia dove il rischio nucleare toglie serenità a molti. Nessuno ha mai risposto alla richiesta di pubblicazione del piano di emergenza nucleare come richiesto. La salute dei cittadini chiaramente viene dopo le esigenze nazionali.

Alessandro Marescotti (Peacelink) - Giovanni Matichecchia (tarantosociale)