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Gli auguri di Buona Pasqua in questo articolo per Kimbau
- Subject: Gli auguri di Buona Pasqua in questo articolo per Kimbau
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Sat, 26 Mar 2005 00:15:12 +0100
Carissimi tutti,
Chiara Castellani e Paolo Moro dalla R.D. del Congo mi hanno chiesto di inviare a tutti gli auguri di Buona Pasqua. Vorrei unirmi a loro con questo articolo che ho scritto per il mensile di Pax Christi "Mosaico di Pace" e che contiene qualcosa che ci unisce, qualcosa che va oltre la semplice speranza. E che riassume, forse, la forza delle ragioni etiche di un impegno nel campo così (apparentemente) arido e tecnico come la telematica.
Sarei grato se qualcuno riuscisse a far giungere questo articolo anche alla sorella e alla madre di Ettore Frisotti, che vivono a Foggia ma di cui ho perso il telefono e l'email.
Buona Pasqua a tutti!
Alessandro Marescotti
http://www.kimbau.org
L'esperienza telematica di Chiara
Castellani
Internet e il profeta Elia
Quando ti senti solo devi ricordare che vi sono "altri settemila" disposti a lottare con te. Costruendo reti elettroniche oggi li possiamo evocare..
Il missionario comboniano Ettore Frisotti è stato uno dei più bravi ed
intelligenti utilizzatori di Internet. Nel 1996, quando era ancora in
vita, ci scrisse dal Brasile un messaggio e-mail. Noi, cyberattivisti
riuniti in assemblea nazionale, immaginavamo un uso alternativo di
Internet. Padre Ettore, scusandosi via e-mail per non poter essere
presente, ci offriva un lungimirante scenario di mediattivismo
interpretando il testo biblico. "Il profeta Elia - scriveva
nella sua e-mail - stava fuggendo dalle persecuzioni ed era in
profonda depressione, nonostante fosse reduce da una grande 'vittoria'.
Pensava di essere solo. L'unico a volere e lottare per un mondo diverso.
Fu quando Dio gli si rivelò, attraverso una brezza soave, e gli ricordò
che c'erano altri settemila disposti a lottare (cf. 1Re 19,9-18). Con
l'Internet succede un po' questo: si scoprono 'gli altri settemila'. Un
sacco di gente disposta a fare qualcosa, benché minima, per cambiare le
cose e aiutarsi. Nonostante la maggior parte pensi che 'non c'è più
nessuno di cui fidarsi' in Italia e altrove".Internet e il profeta Elia
Quando ti senti solo devi ricordare che vi sono "altri settemila" disposti a lottare con te. Costruendo reti elettroniche oggi li possiamo evocare..
Ho pensato a padre Ettore quando Chiara Castellani è venuta quest'anno a Taranto per la Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra. Chiara, una dottoressa impegnata con grande determinazione per i più poveri in Congo, si è seduta al mio computer. E ha digitato questo messaggio creando la sua prima pagina web: "Abbiamo bisogno di un computer portatile! A Kimbau non abbiamo elettricità. Il gruppo elettrogeno consuma benzina, e la benzina devi farla venire dalla capitale, distante 500 km di strada sterrata e quasi inesistente. Quindi due giorni di fuoristrada o due settimane di camion! Il computer ci serve soprattutto per migliorare la comunicazione telematica: infatti un portatile consuma meno e si può far funzionare collegandosi direttamente alla batteria dell'automobile, senza necessità di ricorrere a un gruppo elettrogeno. Se il computer portatile diventano due o tre è meglio: a Kenge abbiamo una scuola infermieri di livello universitario che ne ha urgente bisogno ".
Nei giorni successivi Chiara ha tenuto varie conferenze in Italia. Alla fine accadeva che qualcuno si presentava con un computer portatile da donare. Ne ha ricevuti in totale sette. Quando l'ho saputo, il mio pensiero è andato a Ettore Frisotti. Il suo spirito sembrava rinascere il quei gesti di donazione.
C'è qualcosa di più da dire. Le comunicazioni da zone sperdute dell'Africa come Kimbau oggi sono possibili tramite le e-mail veicolate dalle onde radio. Se a Kimbau non arrivano i postini e i telefoni, tuttavia arrivano le onde radio. E con esse le e-mail, sfruttando una tecnologia denominata packet radio. Ora una mailing list collega Chiara Castellani ai vari gruppi di appoggio che sostengono i suoi progetti. La mailing list fa capo al sito Internet http://www.kimbau.org ossia ad un sito che non può essere consultato in Congo (mancano le "autostrade" Internet) ma che amplifica l'efficacia della mailing list (che rappresenta il "sentiero" con cui si arriva in Congo, tramite l'e-mail).
In tal modo si è creata una stupenda sinergia fra chi chiede e chi può offrire aiuti, competenze e materiali. Ad esempio c'è chi ha offerto cento letti ospedalieri per Kimbau, dove i pazienti sono ricoverati per terra, nelle corsie. Occorrono i fondi per il container? In rete la voce corre. Caro padre Ettore, la parole che ci scrivesti ora aleggiano qui fra noi.
Alessandro Marescotti
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