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Richiesta del piano di emergenza nucleare a Napoli: il Prefetto prende tempo
- Subject: Richiesta del piano di emergenza nucleare a Napoli: il Prefetto prende tempo
- From: "Peppe Esposito" <espositogius1 at virgilio.it> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Sun, 06 Mar 2005 22:37:07 +0100
COMUNICATO STAMPA
IL PREFETTO RISPONDE PICCHE
Il Coordinamento Regionale per la Smilitarizzazione del Territorio, articolazione del Comitato Napoletano contro la Guerra, tra le sue varie iniziative d’opposizione agli insediamenti militari sul territorio regionale ed alle più ampie azioni di movimento contro le politiche di guerra, ha deciso di presentare al Prefetto di Napoli un’interrogazione in merito ai PEE (piani esterni di emergenza nucleare). Tali piani, nati come piani interni (alle basi militari), elaborati fin dal 1975, dai competenti organi militari e ministeriali, per gli 11 porti, tra cui quello napoletano, adibiti a transito e sosta di unità navali a propulsione e armamento nucleare, sono stati secretati, in quanto rimasti sottoposti all’ambito militare perché in costante aggiornamento e ritenuti, durante il corso degli anni, obsoleti rispetto alle “nuove emergenze”(di guerre, n.d.r). Ciò in violazione di norme e direttive Euratom (anni ‘80/’92) circa la loro diffusione alle popolazioni.
Il D.lg. 235/95 interviene, in attuazione delle predette norme, inserendo “nelle more” d’aggiornamento dei piani, con articolati specifici, l’obbligo da parte delle Prefetture, con precise modalità d’informazione alle popolazioni interessate, circa misure di prevenzione e di emergenza da adottare contro il rischio nucleare. Tutto ciò è stato totalmente disatteso tranne nei casi di La Spezia, Gaeta e Taranto, dove si ottennero informazioni parziali e a volte sconvolgenti, grazie ad inchieste di alcuni organi di stampa e a pressioni di organismi, associazioni cittadine e movimenti di base. Tutto tace fino al 2004, quando, il governo a seguito di un’interrogazione parlamentare dell’on.vole Mauro Bulgarelli, non può fare altro che ribadire l’obbligo d’informazione da parte delle Prefetture.
Ancora oggi però, la risposta del Prefetto Profili (pervenuta al sottoscritto in data 03/03/05) è evasiva, trincerandosi, pur ammettendo che i piani sono pronti e revisionati, dietro il mancato ottenimento di necessari “pareri degli organi centrali” e “valutazione tecnica delle Commissione della Sicurezza e Protezione Sanitaria”.
E’ evidente l’intento di continuare a tacere su una materia che, oltre ad avere diritto di conoscenza da parte delle popolazioni che si trovano a vivere in territori a sempre più intensa concentrazione militare ed in tal caso a rischio nucleare, è direttamente collegata alla modalità gerarchica di militarizzazione dei territori. Pertanto, ritenendo totalmente insoddisfacente la risposta del Prefetto, ci rivolgiamo a Codesto Organo di informazione allo scopo d’amplificare in maniera opportuna le nostre ragioni e i diritti inoppugnabili di popolazioni coinvolte loro malgrado nelle logiche di morte e sopraffazione della guerra globale e permanente.
Napoli lì 07/03/05
Coordinamento Regionale per la Smilitarizzazione del Territorio/Napoli
Comitato Napoletano contro la guerra
Ref. Stampa Giuseppe Esposito 3384207402
----------------------------------------- Lettera inviata al Prefetto ------------------------------
LETTERA RACCOMANDATA CON RICEVUTA DI RITORNO
Al Prefetto di NAPOLI
Oggetto: richiesta informazioni sul piano di emergenza nucleare ai sensi del Decreto Legislativo 230/95
Il sottoscritto Esposito Giuseppe nato a Napoli il 09/03/1953 e residente a Napoli in **** , referente del “Coordinamento Regionale per la Smilitarizzazione del Territorio”
premesso che:
- in data 9 febbraio 2000 il quotidiano "Il Manifesto" - dopo esserne entrato in possesso - ha pubblicato ampi stralci del "Piano di emergenza per le navi militari a propulsione nucleare in sosta nella base della Spezia" in cui viene riportato anche l'elenco dei porti a rischio nucleare;
- tale elenco comprende i porti di Augusta, Brindisi, Cagliari, Gaeta, La Maddalena, La Spezia, Livorno, Napoli, Taranto, Trieste, Venezia;
facendo esplicito riferimento
- al Decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230 (in Suppl. ordinario n. 74, alla Gazz. Uff. n. 136, del 13 giugno). -- Attuazione delle direttive Euratom 80/836, 84/467, 84/466, 89/618, 90/641 e 92/3 in materia di radiazioni ionizzanti;
- alle Sue responsabilita', in quanto Prefetto competente per la protezione civile relativa ad un porto compreso nell'elenco di cui sopra;
- all'obbligo, stabilito nel suddetto decreto, di dare esaurienti informazioni preventive alla popolazione circa il rischio nucleare connesso al transito di navi e sommergibili a propulsione nucleare;
- al fatto che la Prefettura di Taranto, facendo seguito ad una richiesta simile alla presente, ha fornito all’organizzazione PeaceLink le informazioni del piano di emergenza nucleare;
- al fatto che Napoli risulta nell’elenco di cui sopra anche sulla base della risposta del sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, sen. Cosimo Ventucci all’interpellanza parlamentare dell’on.vole Mauro Bulgarelli in data 25/11/04: “….Attualmente detti piani (piani di emergenza esterna- acronimo PEE) si riferiscono alla base statunitense dell’Arcipelago de La Maddalena, ed ai porti militari di La Spezia, Livorno, Gaeta, Napoli-Castellammare di Stabia, Cagliari, Augusta, Taranto, Brindisi e Trieste….”;
- al fatto che nella stessa risposta di cui al precedente punto il sottosegretario Ventucci affermava: “…Il Dipartimento della protezione civile, con nota del marzo 2001, nelle more dell’istituzione della commissione ex articolo 133 del decreto legislativo n.230 del 1995, ed in attesa che venisse emanato il decreto, ex articolo 134 del citato decreto legislativo, richiedeva che fossero introdotti nei piani da revisionare specifici piani di informazione alla popolazione, affidando alle stesse prefetture il compito di provvedere alla diffusione alla popolazione degli elementi informativi previsti dall’articolo 130 (informazione preventiva)”;
chiede
- che venga attuato in particolare l'articolo 129 del suddetto decreto relativo all'"obbligo di informazione" che cosi' recita: "Le informazioni previste nella presente sezione devono essere fornite alle popolazioni definite all'art. 128 senza che le stesse ne debbano fare richiesta. Le informazioni devono essere accessibili al pubblico, sia in condizioni normali, sia in fase di preallarme o di emergenza radiologica."
- che venga inoltre attuato in particolare l'art.130 realtivo all'informazione preventiva li' dove si legge:
"1. La popolazione che rischia di essere interessata dall'emergenza radiologica viene informata e regolarmente aggiornata sulle misure di protezione sanitaria ad essa applicabili nei vari casi di emergenza prevedibili, nonche' sul comportamento da adottare in caso di emergenza radiologica.
2. L'informazione comprende almeno i seguenti elementi:
--a) natura e caratteristiche della radioattivita' e suoi effetti sulle persone e sull'ambiente;
--b) casi di emergenza radiologica presi in considerazione e relative conseguenze per la popolazione e l'ambiente;
--c) comportamento da adottare in tali eventualita';
--d) autorita' ed enti responsabili degli interventi e misure urgenti previste per informare, avvertire, proteggere e soccorrere la
popolazione in caso di emergenza radiologica.
3. Informazioni dettagliate sono rivolte a particolari gruppi di popolazione in relazione alla loro attivita', funzione e
responsabilita' nei riguardi della collettivita' nonche' al ruolo che eventualmente debbano assumere in caso di emergenza".
- che vengano pertanto fornite le informazioni di interesse civile del piano di emergenza riguardante il transito e la sosta di unita' navali a propulsione nucleare, in particolare relative a:
= tipi di incidente ipotizzati e sostanze radioative eventualmente rilasciate;
= impatto che avrebbero sull'ambiente e sulla popolazione;
= misure di emergenza previste per la protezione civile;
= massimo incidente ipotizzato e relativo piano di evacuazione della popolazione;
- che le informazioni vengano inviate entro 30 giorni dalla ricezione della presente lettera raccomandata al seguente indirizzo:
.......................
- se siano state eseguite (e in che data) le esercitazioni di cui all'art.126 del decreto legislativo 230/95 che recita: "La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per il coordinamento della protezione civile ed il prefetto, ciascuno negli ambiti di propria competenza, debbono effettuare esercitazioni periodiche al fine di verificare l'adeguatezza dei piani di emergenza di cui al presente capo e dei relativi strumenti di attuazione".
Distinti saluti
Nome e cognome Esposito Giuseppe
-------------------------- Risposta del Prefetto ----------------------------------
Prefettura di Napoli Ufficio
territoriale del Governo
Prot.1843/AREAIIIRif. Nota del 10/2/2005
Al Sig. Giuseppe Esposito
Coordinamento Regionale per la
smilitarizzazione del Territorio
Napoli
Oggetto: Richiesta di informazioni sul piano di emergenza per le navi a
propulsione nucleare Decreto Legislativo 230/95Coordinamento Regionale per la
smilitarizzazione del Territorio
Napoli
Si fa riferimento alla nota a margine indicata, con la quale sono state chieste notizie sull'aggiornamento del piano di emergenza in caso di incidenti a navi a propulsione nucleare in sosta nei porti di Napoli e Castellammare di Stabia ed in particolare notizie circa l'informazione alla popolazione ai sensi degli artt. 128, 129 e 130 del Decreto Legislativo 230/95.
A1 riguardo si fa, innanzitutto, presente che questa Prefettura nel 1990 ha predisposto il piano di emergenza per la sosta di unità navali a propulsione nucleare nei citati porti.
Detto piano, per i principi informatori della normativa di riferimento-D.P.R. n°185 del 13/12/1964-non è stato estensibile a terzi perché classificato " RISERVATO "
A seguito delle richieste avanzate sin dal mese di gennaio 2000 da parte di organismi politici, culturali ed ambientali, nonchè di comitati di cittadini di rendere pubblico il piano di cui all'oggetto, questo Ufficio ha chiesto di conoscere, con nota p.n. del 6 luglio 2000 e successiva del 12 novembre 2001 l'avviso del competente Ministero, soprattutto in merito alle problematiche sul diritto all'informazione della popolazione anche alla luce della più recente normativa in materia-D.P.R. 230/95
Il Ministero dell'Interno con nota n. 1569 del 26 ottobre 2000 e successiva n. 2034 del 23 gennaio 2002, considerato che presupposto indispensabile per il buon funzionamento di un piano di emergenza è la conoscenza delle misure di protezione sanitaria ad essa applicabili e sul comportamento da adottare in caso di emergenza ha, allo scopo, investito lo Stato Maggiore della Marina che ha limitato la codifica di " riservatezza " del piano di propria competenza, alle parti strettamente tecniche.
Il legislatore ha, altresì, previsto all'art. 133 del decreto legislativo 230/95 che nel piano di emergenza dovesse essere inserito uno specifico piano di informazione alla popolazione. La norma citata prevede la costituzione, presso il Ministero della Salute, di una Commissione permanente per l'informazione sulla protezione contro i rischi derivanti da radiazioni ionizzanti. Sicchè, il Dipartimento della Protezione Civile, con circolare del 2001 ha stabilito che, nelle more dell'operatività della Commissione permanente di cui all'art. 133 del citato decreto il Prefetto debba, in sede di aggiornamento del piano di emergenza esterna per incidenti a navi a propulsione nucleare, inserire uno specifico piano di informazione alla popolazione.
In considerazione di quanto sancito, lo scrivente ha immediatamente insediato il Comitato previsto dall'art. 118 del decreto legislativo 230/95 per l'aggiornamento del piano di emergenza, ponendo preventivamente allo studio l'elaborazione della citata scheda di informazione alla popolazione
Nel corso, quindi, di numerosi incontri, resi necessari dalla complessità della materia da trattare e dalla molteplicità degli Enti a vario titolo coinvolti, sono stati predisposti gli adempimenti necessari all'aggiornamento di tutti gli elaborati di dettaglio, ivi compresa la scheda di informazione alla popolazione.
Il piano in argomento, aggiornato in ogni sua parte, è stato oggetto di approvazione definitiva nella riunione dell'agosto scorso del Comitato ex art. 118 D.Leg.vo 230/95 e trasmesso al parere degli organi centrali.
In relazione a tutto quanto sopra premesso ed alla luce della nota p.n. del 17 febbraio u.s. con la quale lo scrivente ha, nuovamente, rinnovato la richiesta di conoscere le valutazioni e le osservazioni della Commissione Tecnica della Sicurezza e della Protezione Sanitaria sul documento in argomento, si comunica che non appena perverranno tali indicazioni, sarà cura di questo Ufficio procedere secondo quanto dettato dalla normativa vigente.
- IL PREFETTO
- ( Profili)
- ( Profili)
Per approfondimenti
Cagliari e Napoli: prefetti imbarazzati di fronte alla richiesta dei piani di emergenza nucleare
http://italy.peacelink.org/disarmo/articles/art_9958.html
L'on. Mauro Bulgarelli (Verdi) presenta un'interrogazione che spiazza il governo
http://italy.peacelink.org/editoriale/articles/art_8315.html
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