"BANDIERE DI PACE": PRESENTAZIONE DEL LIBRO A ROMA IL 26 GIUGNO



Il database http://db.peacelink.it diventa un racconto

"BANDIERE DI PACE": PRESENTAZIONE DEL LIBRO A ROMA

Importante appuntamento giovedì 26 giugno alle ore 10 nella sala Protomoteca del Campidoglio con Alex Zanotelli, Giulietto Chiesa, e i promotori del libro: PeaceLink, Campagna pace da tutti i balconi e Megachip. Ecco come è nato questo esperimento editoriale che ha dato voce al movimento delle bandiere e ne ha tracciato la storia



Questa è la storia del libro "Bandiere di pace", un testo nuovo e particolare in quanto è nato dentro un esperimento comunicativo: quello di un database telematico per la pace. Vediamo come e perché. In primo luogo è utile sapere che un "database" è un archivio elettronico che serve a classificare e ordinare dei dati sul computer, ad esempio nomi, numeri di telefoni, indirizzi, ecc. Un database telematico fa ancora di più in quanto le informazioni possono essere inserite e consultate a distanza da tante persone sparse per l'Italia (e oltre). Durante la mobilitazione antiguerra quasi quindicimila persone si sono collegate via Internet ad un database per segnalare che avevano esposto la bandiera della pace e che erano disponibili a promuovere iniziative nonviolente. Hanno così inserito il proprio nome e cognome, l'indirizzo di posta elettronica, il comune di residenza; oltre a segnalare se avevano esposto la bandiera della pace, potevano infine scrivere un "messaggio personale". Dando il proprio consenso a rendere pubblici tali dati, questi amici pacifisti hanno realizzato un enorme libro telematico di pensieri, per di più classificato geograficamente per regioni, province e comuni. Il "fenomeno sociologico" dell'esposizione delle bandiere di pace era quindi accompagnato da un fermento irripetibile di pensieri e di partecipazione sociale per cui possiamo dire che le bandiere sono state sono l'aspetto più evidente e colorato di una grande sommovimento "tellurico" di base che ha lasciato una traccia scritta di "letteratura grigia" nel database di PeaceLink all'indirizzo http://db.peacelink.it
Dal magma di tanti messaggi sono emerse le tante anime del movimento per la pace. Il libro ha narrato il fenomeno e dato un ordine ai "pensieri elettronici" più belli, più significativi, più spontanei. Attorno a questo nucleo si è costruito un libro di analisi che contiene testi scritti da Nicoletta Landi, don Albino Bizzotto, Giulietto Chiesa, Giuseppe Goffredo, Gisella Desiderato, padre Alex Zanotelli, Carlo Gubitosa e Alessandro Marescotti. Il libro “Bandiere di Pace” ha come editore Piero Chimienti. E' stata delineata inoltre una "mappa" dei collaboratori che si sono resi disponibili per presentare e diffondere il libro. Da dove sono stati tratti questi volontari? Sempre dal database di cui parlavamo all'inizio. Consultate per posta elettronica a migliaia, le persone si sono rese disponibili a diffondere il libro dei "loro" pensieri. La presentazione del libro in varie realtà è stato un modo per rinsaldare i contatti con il "popolo delle bandiere arcobaleno".
Il progetto editoriale è stato promosso dal Comitato per la campagna “Pace da tutti i balconi” (http://www.bandieredipace.org), dall’associazione telematica PeaceLink (http://www.peacelink.it) e dall’associazione MegaChip di Giulietto Chiesa (http://www.megachip.it).
Altre informazioni sul libro si trovano qui: http://www.peacelink.it/associazione/html/bandiere.html
Per ordinarlo si può scrivere all'editore Chimienti, via Lago Trasimeno 1, 74100 Taranto (e-mail: piero.chimienti at tin.it). Il 10% del prezzo di copertina (che è di 12,50 euro) va ad iniziative di pace e di controinformazione.
Per concludere è utile annotare che oggi la comunicazione interattiva di rete cambia le modalità di redazione dei testi e che gli esperimenti di scrittura collettiva (già sperimentati da don Lorenza Milani con "Lettera ad una professoressa") stanno diventando una prassi interessante e sempre più praticabile grazie alla socializzazione e alla bidirezionalità di quell'informazione che nasce dal basso.

Alessandro Marescotti