E' cominciata la guerra, mobilitiamoci per fermarla



La guerra osteggiata dalla maggioranza degli uomini di questa terra è, ciononostante, cominciata. Le diplomazie hanno fallito. Il buon senso è stato annientato. Il mondo si consegna alla paura di avvenimenti imprevedibili. Certo è solo il tributo di vite umane. Ineludibile appare lo spettro della fame e delle malattie per le popolazioni direttamente interessate. L’economia mondiale è chiamata ad una durissima prova. Ingenti risorse saranno destinate alla distruzione alla morte. Anche chi, come noi, ha sperato nella pace esce sconfitto. Una sconfitta che ci riempie il cuore di dolore. Dolore per chi di questa guerra conoscerà gli orrori. Per i soldati americani e iracheni che perderanno la vita, mentre avrebbero preferito stare accanto alle mogli e ai figli, per le popolazioni civili che passeranno dall’embargo, sorella minore della guerra, alla povertà endemica, alla decimazione degli affetti, alla distruzione delle case e dei luoghi di lavoro. La guerra è una sconfitta per tutti, sempre. Per queste ragioni il nostro impegno non finisce con l’inizio di una guerra odiata. Prioritariamente ci sentiamo impegnati a squarciare il silenzio che ammanta altre meno note barbarie che l’uomo consuma sull’uomo. Peacelink e tarantosociale si impegnano a pubblicizzare periodicamente le informazioni delle guerre tuttora in corso sul pianeta. Perché anche quei morti abbiano la compassione del distratto mondo civile. Perché anche per quelle popolazioni si possa esprimere un moto di rabbia foriero di un convinto odio per la guerra, per ogni guerra, sempre, senza se e senza ma. In ogni parte del mondo, chi ha notizie e informazioni documentate di orrori di guerra, anche per i più piccoli conflitti, è invitato a segnalarci fatti e circostanze per consentirci un riscontro e mettere in rete i resoconti di questi misfatti che si consumano nel silenzio e nell’indifferenza dell’opinione pubblica. Chi lo volesse potrà entrare a far parte di un gruppo di monitoraggio dei conflitti in atto. Con lo strumento Internet realizzeremo controlli periodici sui siti istituzionali e non dei vari Paesi impegnati in conflitti o sottoposti a dittature. Periodicamente aggiorneremo il sito con le risultanze delle ricerche e offriremo un osservatorio sulla follia dell’uomo.