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Attac sulla guerra
- Subject: Attac sulla guerra
- From: Salvatore De Rosa <nautarea at libero.it> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Sun, 13 Oct 2002 20:53:16 +0200
Dopo un collettivo confronto e arricchimento ecco il testo finale di Attac Taranto, di cui era stata anticipata una bozza.
--- LE GUERRE COSTANO Della guerra del Kossovo, ad esempio, fatta in epoca ulivista, si sa che è costata 580 miliardi di lire. A essa si aggiunse la scandalosa "Missione Arcobaleno", aiuti lasciati marcire nei porti o regalati alla malavita albanese. Le missioni militari assorbono anch'esse svariati mi-liardi. La Sanità invece, come noi pugliesi sappiamo meglio degli altri, va ridimensionata. E A CHE SERVONO? A dare posti di lavoro agli italiani nei paesi distrutti? Qualcuno forse lo sogna, ma se anche si aprissero spazi per imprenditori italiani (le guerre fatte non ne hanno aperti) verrebbe utilizzata manodopera locale, che costa meno. Servono a punire dei dittatori? Nemmeno. O restano al loro posto o vengono sostituiti da persone simili, ma di fiducia della Superpotenza. Chi patisce è soprattutto la popolazione civile. E allora a chi o a che cosa servono? A dei potenti gruppi di pressione che indirizzano il governo statunitense verso l'accaparra-mento di mercati e di risorse, anche se questo espone la popolazione civile della loro nazio-ne alle ritorsioni dei disperati. Ovviamente gli americani non sono compatti nell'affrontare avventure militari, ma la loro e la nostra informazione sono già di guerra. Come si può battere il terrorismo? Eliminando l'oppressione economica dal Terzo Mondo, non certo concedendo agli Stati U-niti la non imputabilità di fronte al tribunale penale internazionale (cioè la licenza di com-piere crimini di guerra). E l'ONU, l'Europa, l'Italia che fanno? L'ONU e alcuni paesi dell'Unione Europea tentano di resistere a decisioni che sono fatte an-che per subordinarle e umiliarle. L'Italia, come la Gran Bretagna, ha scelto la strada del ser-vilismo. In queste due nazioni ogni governo, di destra o di sinistra, appoggia le guerre. In I-talia chi ha manifestato contro la subordinazione degli stati ai potentati economici è stato duramente represso dalle forze dell'ordine, sia sotto il governo ulivista che sotto l'attuale, a Napoli e a Genova. E gli italiani che ne pensano? Nonostante la maggioranza assoluta degli eletti in parlamento sia favorevole alla subordina-zione ai potentati USA, l'appello di Emergency ha raccolto migliaia di firme di cittadini, e aumentano di minuto in minuto. Firmare significa anche dire agli eletti, quali essi siano, che il consenso da loro ricevuto non può essere trattato come un assegno in bianco. ATTAC Taranto
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