Ilva, catastrofe per i Verdi a Taranto, PeaceLink scrive al Procuratore



Cari amici,
ormai tutti conosciamo bene a Taranto chi è Walter Scotti e in quale modo ha gestito la sua carica politica di portavoce locale dei Verdi e di interlocutore privilegiato di Riva, padrone dell'Ilva e indagato dalla Procura per reati ambientali. Di persona non lo ho mai incontrato poiché non è mai venuto alle nostre riunioni per le iniziative anti-inquinamento e per la lotta ai veleni cancerogeni della cokeria Ilva.

Ora però ha fatto il passo e ha rivelato tutto se stesso: ha scritto alla Procura della Repubblica di Taranto perché apra un'inchiesta sugli "ambientalisti catastrofisti". E così ha ribaltato le parti: ad essere messi sotto accusa dovremmo essere noi. Cose al limite dell'incredibile. Sono stato costretto a scrivere anch'io una lettera alla Procura della Repubblica e per conoscenza alla stampa (vedi sotto).

Preciso che Walter Scotti da qualche settimana - non so perché - non è più portavoce locale dei Verdi (nessuno lo ha sostituito, non so se vi siano ancora dei militanti dei Verdi, credo siano fuggiti tutti) ed è diventato unicamente portavoce ed insieme interlocutore "non ufficiale" di Riva. Il suo obiettivo è dimostrare che con il "dialogo" e con i suoi incontri con Riva si otterrà di più che con le ordinanze del Sindaco e gli ordini di sequestro della Procura.

Vi lascio immaginare la caduta di immagine dei Verdi a Taranto in una simile imbarazzante situazione. Walter Scotti in passato agiva contro di noi senza firmarsi "portavoce del Verdi" ma, nella mente di chi leggeva, lui era di fatto il portavoce.

Vi chiedo gentilmente di avvisare i Verdi perché non credo possano rimanere indifferenti all'uso che in passato è stato fatto del loro simbolo.

Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink
a.marescotti at peacelink.it
cell. 3471463719

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Al Procuratore della Repubblica
dott. Aldo Petrucci

Gentile dott. Petrucci,
in una lettera a Lei recapitata (e resa pubblica sul Corriere del Giorno il 20 settembre scorso) l'ex portavoce dei Verdi di Taranto Walter Scotti dice di non condividere l'azione intrepresa da Lei e dal Sindaco di Taranto contro l'inquinamento prodotto dall'Ilva e Le chiede per di più che "la Procura della Repubblica apra un'inchiesta per appurare la posizione degli ambientalisti catastrofisti". In considerazione del fatto che l' 8 luglio il signor Walter Scotti aveva scritto sul Corriere del Giorno un'altra lettera (a cui ho pacatamente risposto) in cui mi inquadrava fra i "catastrofisti" ed essendo io stato uno degli ambientalisti che maggiormente si è esposto nella battaglia contro l'inquinamento della cokeria per logica conseguenza mi sento tirato in ballo. Quindi un'eventuale inchiesta della Magistratura mi vedrebbe fra i principali indagati. Le scrivo tutto questo con un sorriso sulle labbra in quanto, come uomo di diritto, immagino che Lei abbia già accantonato la lettera di Walter Scotti dato che in uno stato di diritto una Procura non può indagare sulle opinioni ma solo sui reati. E tuttavia, Signor Procuratore, io la prego di non accantonare quella lettera e di convocare Walter Scotti per chiedergi per prima cosa gli articoli del codice penale che i "catastrofisti" avrebbero violato e poi anche i nomi dei "catastrofisti". Nel qual caso non esiterei a tutelare la mia immagine e quella dell'Associazione PeaceLink che rappresento in qualità di presidente e a nome della quale sono sempre intervenuto.

Colgo l'occasione per ringraziare vivamente Lei e i magistrati della Procura che Lei dirige per il grande contributo fornito alla nostra Città nel riaffermare il rispetto della legalità e la centralità del diritto alla salute.

La saluto cordialmente e Le auguro buon lavoro

Con stima


prof. Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink