Belusconi nella home page di PeaceLink



Lettera a Taranto Sera

E' passato quasi inosservato uno spezzone del recente discorso Silvio Berlusconi alla 65' Fiera del Levante. Ora che è stato "sbobinato" disponiamo di queste parole inequivocabili e pesanti come le pietre, che vorrei riportare testualmente: "Una sola volta mi sono sentito in imbarazzo durante i giorni del G8 nel confronto con gli altri, ed è quando ci siamo confrontati sulla percentuale di aiuto ai paesi poveri: ho dovuto leggere la nostra quota, lo 0,13% del Pil. Eravamo di gran lunga i peggiori e questo nonostante gli impegni presi in sede OCSE cinque anni fa di stanziale lo 0,7% del Pil. Mi chiedo se questa caduta verticale di attenzione alla povertà nel Sud del mondo fosse il risultato di cinque anni di retorica della sinistra. Per quanto ci riguarda ci impegneremo per aumentare la nostra quota". Le parole di Silvio Berlusconi sono di una chierezza inequivocabile, se non altro per l'impegno che prende, decisamente in controtendenza rispetto agli egoismi padani di Bossi. Ma sono anche un atto di accusa lapidario e documentato nei confronti di ciò che il centro-sinistra non avrebbe fatto per combattere la fame e la povertà nel mondo. Che fare di fronte a queste chiare parole che "forano" la nebbia della politica? PeaceLink ha allora deciso di dare spazio a Berlusconi sul suo sito web, a questa suo durissimo j'accuse: "Io accuso". Abbiamo lanciato questo sasso nello stagno senza commenti e senza preamboli alle migliaia di navigatori che ogni mese scaricano un milione di pagine web dal nostro sito. Ma come PeaceLink vogliamo anche offrire il diritto di replica a chi ha governato questo paese con le insegne del centrosinistra e - sulle colonne di un giornale così letto e diffuso come Taranto Sera - vogliamo chiedere ai parlamentari e ai dirigenti del centro-sinistra: Berlusconi dice il vero o dice il falso? A noi risulta dica il vero, dato che già da tempo le associazioni umanitarie denunciavano i tagli ai volontari della cooperazione internazionale con il terzo mondo. Con questi "tagli" alla cooperazione i dirigenti del centrosinistra stavano "tagliando" i loro precedenti rapporti di simpatia e collaborazione con i volontari e i volontari hanno reagito con la medesima modalità, e questa non è che una delle tante cause della perdita elettorale e del crollo di credibilità presso quegli ambienti del volontariato cattolico e laico che pure avevano sostenuto la vittoria di Prodi. Nel presente dibattito congressuale dei Democratici di Sinistra una questione di simile rilevanza non penso che possa essere dimenticata. Ne va della credibilità oltre che degli ideali di chi un tempo si appellava agli oppressi di tutti il mondo per la costruzione di un futuro di giustizia e di solidarietà. Attendiamo una risposta, possibilmente all'indirizzo Internet: volontari at peacelink.it.

Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink
casella postale 2009
74100 Taranto