GENOVA - resoconto in diretta di Carlo Gubitosa



Invio per i giornalisti il resoconto di Carlo Gubitosa, tarantino,
segretario di PeaceLink.


- Sandro Pertini marcia per i diritti degli immigrati

GENOVA, 19 luglio. 50 o 70 mila poco importa. Quello che conta
 e' che nella marcia di oggi finalmente abbiamo potuto vederci,
 incontrarci, conoscerci. Le facce incontrate alla marcia dei
 migranti non erano molto diverse (con le dovute eccezioni) da
 quelle incontrate durante le varie edizioni della "Marcia per
 la Pace" nel cammino che da Perugia porta verso Assisi.
 L'immagine che mi e' rimasta impressa negli occhi e' quella di
 un ragazzo vestito nel piu' normale dei modi, senza scritte
 sulla maglietta, senza simboli o distintivi, con un solo,
 grande quadro sollevato sulla testa: un ritratto di Sandro
 Pertini, che in me ha rievocato l'amore per la Pace di un uomo
 che ha visto la guerra, l'amore per la Giustizia di un uomo
 che ha conosciuto i tribunali speciali, l'amore per la vita di
 un uomo che ancora oggi rappresenta uno dei pochi motivi per
 continuare ad avere fiducia in un sistema democratico che oggi
 e' purtroppo costellato da uomini piccoli e meschini di ogni
 colore politico. La manifestazione si e' snodata per le vie di
 Genova con un percorso circolare durato ben tre ore. Nessuno
 scontro, nessuna violenza. Prima vittoria per il popolo dei
 "sei miliardi meno otto".


Mentre scrivo, in piedi e in mezzo ad una piazza gremita con un
 palmare in mano, la gente canta e balla per le strade, mentre
 al di la' della zona rossa i genovesi sono reclusi nelle loro
 stesse case, e non possono nemmeno ricevere visite da amici e
 parenti che vivono fuori dalla zona rossa e non hanno diritto
 al "pass". Genova e' diventata un immenso laboratorio sociale,
 in cui i cittadini stanno sperimentando sulla loro pelle la
 differenza tra due diversi modelli di sviluppo. Un modello
 chiuso ed escludente, che costruisce la sicurezza dei
 cittadini mostrando i muscoli della forza militare, si sta
 confrontando in questi giorni con le idee di chi vuole la
 sicurezza che nasce dalla giustizia sociale, dal benessere
 diffuso, dall'incontro di culture e popoli diversi.


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