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Simona e Simona: «Ritirate le truppe dall'Iraq»



Sta bene Simona Pari, e non è cambiata. La mattina quando scende dalla sua casa di via Mantegazza a Rimini per scambiare qualche parola con i cronisti, il suo primo pensiero vola verso l'Iraq: «Voglio mandare un bacio e un saluto grandissimo a tutti gli amici iracheni e a tutto il popolo iracheno che, sappiamo, c'è stato molto vicino», dice. «Mi mancano molto le donne, i bambini, tutti i nostri amici». Un pensiero anche per la sua amica Simona Torretta, con cui ha vissuto la terribile esperienza del sequestro: «mi manca molto ora che non è con me» e un ringraziamento per la solidarietà trovata al suo rientro in Italia. Ma le parole di Simona che fanno subito notizia sono quelle che spende in favore del ritiro delle truppe occupanti dall'Iraq. «Chiedo a tutti di non dimenticare l'Iraq perchè in questo momento stanno succedendo cose molto brutte, continuando a capire cosa sta accadendo, denunciarlo, cercare di cambiare la bruttissima realtà», dice Simona. Anche ritirando le truppe? la incalza una cronista. «Anche ritirando le truppe», risponde decisa.

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Per Simona Torretta ci sono pochi dubbi: «Le truppe straniere se ne devono andare» dall'Iraq, la stessa cosa che pensano le centinaia di pacifisti venuti a salutarla. Lei, dal suo canto, in quel paese invece ci tornerebbe ancora, come la sua amica Simona Pari.

«La cosa importante è quella di avere riportato in superficie i valori di solidarietà e di pace in cui la gente crede», aveva detto nel pomeriggio intervenendo telefonicamente al Maurizio Costanzo show, accolta anche stavolta da un lungo applauso del teatro Parioli.


Fonte: Manifesto 30/9/04