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20 luglio: cinque anni di persecuzioni di Falun Gong in Cina
- Subject: 20 luglio: cinque anni di persecuzioni di Falun Gong in Cina
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft fuer bedrohte Voelker <info at gfbv.it>(by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Mon, 19 Jul 2004 11:39:58 +0100
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040719it.html
20 luglio: cinque anni di persecuzioni di Falun Gong in Cina
La persecuzione di Falun Gong diviene sempre più brutale
Bolzano, Göttingen, 19 luglio 2004
Sono passati cinque anni dall'inizio della persecuzione di Falun Gong e,
secondo le osservazioni dell'Associazione per i popoli minacciati (APM), la
repressione nei confronti dei gruppi di meditazione in Cina è divenuta
sempre più brutale. Dal divieto ufficiale di questo movimento, il 20 luglio
1999, sono morti in maniera violenta più di 1.000 seguaci di Falun Gong
detenuti dalle forze di sicurezza cinesi. Solamente nei mesi di aprile e
maggio 2004 sono stati uccisi o portati alla morte più di 60 praticanti di
Falun Gong. Ancora adesso sono detenuti più di 10.000 seguaci nei campi di
rieducazione, ai quali sono stati destinati senza un corretto procedimento
giudiziario.
L'APM rimprovera alla Repubblica Popolare cinese di trattare con i piedi la
libertà di credo religioso assicurata costituzionalmente. Pechino esercita
sistematicamente lo scioglimento violento di milioni di seguaci dei
numerosi gruppi di meditazione, che vengono ritenuti un pericolo per la
rivendicazione di onnipotenza del partito comunista.
Nonostante la tortura in Cina sia stata ufficialmente vietata e che la
Repubblica Popolare si sia impegnata, con la firma della convenzione
anti-tortura, ad applicare il divieto di tortura in tutto il suo
territorio, i praticanti di Falun Gong sono stati torturati regolarmente
nelle stazioni di polizia dopo il loro arresto. L'APM critica il fatto che
non si tengano processi né per l'utilizzo della tortura né per la morte
violenta dei seguaci di Falun Gong. I poliziotti non rimangono solamente
impuniti ma vengono addirittura elogiati dai loro superiori per il loro
comportamento particolarmente brutale verso i gruppi di meditazione.
Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040504it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040325it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040319it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040126it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031029it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030909it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/02-3/020909it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/01-3/011206it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/01-3/011108it.html |
www.gfbv.it/3dossier/asia/mongol/mongol.html | www.gfbv.it/3dossier/uiguri.html
* www: www.iccnow.org | www.hrichina.org
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