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L'Unione europea e le minoranze
- Subject: L'Unione europea e le minoranze
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft fuer bedrohte Voelker <info at gfbv.it>(by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Thu, 15 Jul 2004 11:20:37 +0100
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040715it.html
Diritti umani - diritti delle minoranze
L'Unione europea e le minoranze
Alle Frazioni nel Parlamento Europeo, ai Presidenti delle frazioni
Bolzano, 15 luglio 2004
Gentili Signore, gentili signori,
Come organizzazione per i diritti umani ci appelliamo a Voi affinché si
continui l'importante lavoro del Parlamento europeo per il riconoscimento
delle minoranze e la regionalizzazione dell'UE. Nell'Unione Europea
esistono più di 100 lingue autoctone usate nella vita quotidiana, di cui
solo 25 sono riconosciute anche come lingue ufficiali. Degli oltre 450
milioni di cittadini europei, quasi 100 milioni parlano una lingua diversa
da quella ufficiale del loro paese e quasi un cittadino europeo su sette
appartiene ad una minoranza linguistica.
Indipendentemente dal riconoscimento delle lingue minoritarie da parte
dell'UE, lo status giuridico relativo cambia da paese a paese che va dal
riconoscimento ufficiale al completo disconoscimento della minoranza. Nei
25 paesi membri si parla, oltre alla lingua ufficiale, almeno una seconda
lingua introdotta o autoctona. La promozione ed il sostegno di queste
lingue sono la base per un'Europa multilingue. In conformità allo spirito
del Parlamento europeo, che fin dalla sua fondazione si è occupato di
questioni inerenti alle minoranze, la Commissione dell'UE ha chiesto ai
nuovi paesi membri di risolvere eventuali questioni minoritarie aperte
ancora prima della loro entrata nell'Unione. Un motivo in più per concedere
maggiori spazi alle minoranze all'interno della struttura dell'UE.
Raccogliamo in tal senso una proposta dei tre saggi dell'UE Athisari,
Frowein e Oreja, i quali, dopo l'assunzione di potere del governo
popolar-liberale (ÖVP-FPP) in Austria, avevano dato inizio al dibattito su
un ordinamento dei diritti umani in Europa. I tre saggi avevano proposto un
ufficio per i diritti umani all'interno del Consiglio Europeo. La
parlamentare austriaca dei Verdi Terezija Stoisits (appartenente alla
minoranza linguistica croata in Austria) ha chiesto l'istituzione di un
Commissario per le Minoranze, e in seguito alle proteste dei Rom della
Slovacchia, Rudolf Sarközsi dell'Associazione culturale dei Rom austriaci
ha chiesto l'istituzione di un Commissario europeo per i Rom. Nell'Unione
Europea i Rom, di cui fanno parte alcuni milioni di persone, sono la
minoranza più indigente, maggiormente discriminata, esclusa e senza alcun
diritto.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) chiede al Parlamento Europeo
di ascoltare e raccogliere le proposte appena menzionate. Le minoranze
linguistiche dell'UE sono costituite da milioni di persone, e in assenza
della ricezione dei loro diritti, anche le minoranze del Baltico russo
rischiano di frapporsi nei rapporti tra Europa e Russia. L'UE dovrebbe
decidersi ad agire prima di arrivare a quel punto.
Chiediamo insieme:
* un Commissario per i diritti umani e delle minoranze nel Consiglio
Europeo, che abbia voce e voto anche nella Commissione dell'UE, esattamente
come il Ministro degli esteri Europeo (GASP) avrà voce e voto sia nel
Consiglio sia nella Commissione europea.
* l'unificazione dell'Ufficio per le lingue minoritarie EBLUL di
Bruxelles (Eblul: www.eblul.org) con l'osservatorio dell'UE contro il
Razzismo di Vienna (eumc.eu.int/eumc/index.php) e la Direzione Generale per
le Questioni Sociali (che secondo la Carta dei Diritti Fondamentali e la
Costituzione Europea dovrebbe occuparsi di far rispettare la
Non-Discriminazione: europa.eu.int/comm/dgs/employment_social/index_en.htm)
in modo da istituire un ufficio per i Diritti umani forte e concreto che
possa collaborare con la Giunta delle Regioni
(www.cor.eu.int/it/index.html) e i relativi settori del Consiglio Europeo;
* l'ufficio per i diritti umani dovrebbe controllare la trasformazione
in legge della Convenzione Europea sui Diritti Umani, della Convenzione
Quadro per la Tutela delle minoranze nazionali e della carta delle Lingue
minoritarie e regionali del Consiglio Europeo
(www.coe.int/T/I/Diritti_dell'Uomo).
Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040628it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040624it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031015it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031001it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030630ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030925it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030326ait.html |
www.gfbv.it/3dossier/eu-min/eu-cost.html |
www.gfbv.it/3dossier/dir-min.html |
www.gfbv.it/3dossier/eu-min/altrelingue.html |
www.gfbv.it/3dossier/cost-ue-it.html |
www.gfbv.it/3dossier/eu-min/eu-lingue.html
* www: www.eblul.org | europa.eu.int/futurum/