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UN POSTO AL SOLE
UN POSTO AL SOLE
1° EPISODIO - Dopo averne combinate di crude e di peggio, dal 1922, per
affermare e consolidare il potere del regime fascista, Mussolini si e'
avvicinato sempre piu' a Hitler, sino alla firma del "Patto d'Acciaio" il
22-5-1939, che obbligava l'Italia a scendere in guerra insieme alla
Germania.
Mussolini sosteneva pero' che l'Italia non era pronta alla guerra prima del
1943; e pose come condizione la fornitura da parte tedesca di ingente
materiale bellico. Hitler risposte (26.8.1939) di no al materiale richiesto,
e autorizzo' l'Italia a mantenere una posizione di non belligeranza
dell'imminente conflitto.
Quindi Hitler scateno' la II Guerra Mondiale, l'1.9.1939, con l'invasione
della Polonia.
Il clamoroso successo delle armate tedesche in Francia, convinse Mussolini
che la guerra fosse ormai vinta e che fosse giunto il momento di partecipare
al bottino. Per questo il 10.6.1940, l'Italia entro' in una guerra
"parallela" a quella nazista, alla ricerca di UN POSTO AL SOLE; nel
Mediterraneo, in Africa, nei Balcani, e in Grecia: un disastro!
Da queste disavventure, dalla controffensiva russa, dallo sbarco alleato in
Sicilia il 10.7.1943, prese avvio il crollo del fascismo, il 25.7.1943, e la
formazione del governo Badoglio che, mentre prometteva ai tedeschi la
continuazione della guerra al loro fianco, preparava segretamente
l'armistizio con gli Alleati, firmato il 3.9.43 e reso pubblico l'8
settembre 1943.
Quindi il re e Badoglio fuggirono a Brindisi. L'esercito italiano, lasciato
senza ordini, si disgrego' e cadde vittima della vendetta nazista. I
tedeschi occuparono l'Italia settentrionale, dove inizio' la Resistenza.
Il 25 e 26 aprile 1945 si realizzo' l'insurrezione nazionale. Il 2 giugno
1946 si voto' per l'Assemblea Costituente (per la prima volta votarono le
donne). L'1.1.1948 e' entrata in vigore la Costituzione della Repubblica
Italiana, che all'articolo 11 dice: " L'Italia ripudia la guerra come
strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di
risoluzione delle controversie internazionali..."
2° EPISODIO - Per scelta e non perche' costretti (come ha detto il regista
Spielberg), con prove false, e contro il parere dell'ONU, gli USA di Bush
hanno deciso di fare la guerra all'Iraq.
Al di la' delle 1.000 motivazioni fornite per questa guerra, esse si
riducono a 2: 1 - le mire geopolitiche degli USA (costruire altre 14 basi
militari permanenti, da aggiungere alle altre 65 che hanno gia' in giro per
il mondo); 2 - mettere le mani sul petrolio.
In questo scenario, il governo Berlusconi decide di inviare in Iraq 1.300
soldati italiani, in "missione umanitaria". In missione umanitaria, o per
cercare UN POSTO AL SOLE? Magari nei subappalti, perche' gli appalti li
hanno gia' distribuiti a societa' americane di amici di Bush!
Noi non li abbiamo bombardati, gli iracheni. Ma li stiamo occupando. Gli
iracheni non ci hanno chiesto di entrare. Ce lo ha chiesto chi li ha
bombardati e poi occupati. Con quale autorita' i nostri soldati compiono
indagini e arresti? Con l'autorita' che ci e' conferita dall'occupante
principale.
L'altro giorno forse la situazione era difficile e poteva anche esserci una
questione di autodifesa, pero' abbiamo sparato sulla folla: per ordine del
comando USA. Stiamo facendo una guerra d'occupazione.
I nostri soldati, per quanto possano essere simpatici e sorridenti,
soccorrevoli e disponibili a dare una mano, come sanno essere spesso gli
italiani, restano degli occupanti. E piu' stiamo li', non richiesti, piu'
diventeremo odiosi. Non e' che possiamo rimanere li' sino a che la pensino
come noi.
Constatato che siamo degli occupanti (noi non accetteremmo mai di essere
occupati anche da chi professasse le migliori intenzioni per il nostro
"bene"), il problema e' quello di andarcene.
Non si tratta di lasciare nessuno abbandonato al marasma, essere
irresponsabili, come dice qualcuno.
Si devono fare tre cose: 1 - andarcene: 2 - passare i poteri ai cittadini
iracheni, compreso il petrolio; 3 - inviare strutture dell'ONU, umanitarie e
quant'altro (in questo contesto ci potranno andare tutti gli italiani
necessari, con o senza divisa) per garantire la transazione verso la
democrazia che si sceglieranno da soli.
In tutti gli altri casi, sarebbe solo un'avventura per UN POSTO AL SOLE,
che potrebbe avere sviluppi tragici.
SINORA, SECONDO LE STIME, SONO GIA' MORTI 15.000 IRACHENI, TRA CUI
TANTISSIMI BAMBINI (ALLA FACCIA DELLA GUERRA UMANITARIA), 20 SOLDATI
ITALIANI E 700 SOLDATI AMERICANI.
FINO A QUANDO PUO' CONTINUARE QUESTA STORIA?
23 aprile 2004 Donne in Nero - Varese -
http://www.donneinnerovarese.org