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IRAQ: DOLORE E SDEGNO PER LE VITTIME DI BASSORA



IRAQ: DOLORE E SDEGNO PER LE VITTIME DI BASSORA


Il terrorismo in Iraq torna a colpire in maniera brutale e indiscriminata
uccidendo anche moltissimi bambini.
"E' stata colpita una comunità che frequentiamo da anni - ha dichiarato
Fabio Alberti - per questo il sentimento di orrore e sdegno per quanto è
accaduto è accompagnato da un profondo dolore".
I bambini di Bassora hanno già sopportato tredici anni di embargo che ha
portato questa zona dell'Iraq a livelli di mortalità infantile tra i più
alti al mondo.
La guerra e la successiva occupazione stanno rendendo drammatiche le
condizioni di queste generazioni a cui viene negata la possibilità del
futuro.
"Fra i diritti fondamentali dei bambini sanciti dalla Convenzione sui
Diritti dell'Infanzia del 1989 ci sono quelli alla sopravvivenza e allo
sviluppo. - precisa Simona Pari, cooperante appena rientrata dall'Iraq - La
gravissima situazione in Iraq li sta compromettendo. Per questo è
necessario al più presto ripristinare la sicurezza e garantire la
protezione e la quotidianità per i bambini, che sono stati i primi a pagare
le spese di un anno di conflitti e instabilità in Iraq"
La grave situazione della sicurezza in Iraq dall'inizio della guerra, nel
marzo 2003 ha già avuto pesantissime conseguenze sui bambini e
sull'educazione. Durante l'ultimo anno molti bambini hanno abbandonato la
scuola per motivi di sicurezza, mentre l'instabilità e la violenza
quotidiana stanno avendo serie conseguenze sullo stato psicofisico dei
minori.
Oggi in Iraq circa un bambino su quattro non frequenta la scuola
elementare, si calcola il 31 per cento di bambine e il 17 per cento di
bambini (UNICEF). Gli abbandoni scolastici sono raddoppiati e riguardano il
40-50% degli alunni della scuola elementare. Una delle cause principali
dell'abbandono è la mancanza di sicurezza: i genitori preferiscono tenere a
casa i bambini per paura di rapimenti e di attentati. In questi giorni
anche a Baghdad, dove le scuole sono state riaperte in molte zone dopo
giorni di chiusura, sono pochi i bambini che frequentano regolarmente le
lezioni.
Secondo dati del Ministero dell'Educazione iracheno, meno del 7 per cento
dei bambini tra i 4 e i 5 anni frequenta l'asilo.

L'educazione è un diritto fondamentale dei bambini e l'abbandono scolastico
per periodi così prolungati rischia di compromettere seriamente lo sviluppo
dei minori.
Un Ponte PerŠ in Iraq sta portando avanti, anche in questi giorni, un
programma per il rafforzamento dell'educazione basato sulla comunità in 35
scuole elementari tra Baghdad e Bassora. Il programma prevede la
riabilitazione degli edifici scolastici, workshop per le comunità
sull'educazione, educazione sanitaria, gemellaggi.
Il programma è basato sul rafforzamento della partecipazione di bambini e
adulti. E' inoltre sempre attivo a Bassora il dispensario per la cura delle
patologie gastrointestinali dell'infanzia.
Anche in questo momento di dolore, Un Ponte perŠ ribadisce il suo impegno
per la pace e la solidarietà concreta accanto al popolo iracheno e la ferma
richiesta del ritiro delle truppe d'occupazione e l'avvio di un processo
politico autonomo iracheno, protetto e sostenuto internazionalmente, per
porre fine a questa immane tragedia.


Associazione di Volontariato Internazionale - ONG -"Un ponte perŠ
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