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appello
appello
contro il terrorismo senza se e senza ma
Per questo motivo è di fondamentale importanza condannare fermamente il
vile atto compiuto ancora una volta dall’esercito d’occupazione israeliana
contro il popolo palestinese, quando l’aviazione israeliana ha sparato tra
la folla tre missile contro l’auto dello Sheikh Yassin, causando la sua
morte e quella di altre otto persone.
L'uccisione dello sceicco Yassin e di altre otto persone è un atto
gravissimo del governo israeliano, che fa precipitare la situazione
dell'area medio orientale e condanna i due popoli a subire durissime
conseguenze.
Per quanto riguarda il terrorismo, non deve essere la politica dei due pesi
e delle due misure, non deve esistere un terrorismo dello stato Israeliano,
buono, che usa le migliori armi (carri armati, elicottero Apach e aeroplani
con bombe di 1 tonnellata sganciata su quartieri civili),, ed uno cattivo,
quello palestinese (non ha importanza se è praticato da una piccola
minoranza all’interno del popolo palestinese). Tutti gli atti di terrorismo
fatti da individui, associazioni o Stati, che colpiscono civili e che
violano il Diritto Internazionali , devono essere condannati.
Ma dobbiamo essere chiari nel dire che Israele non rispetta la legalità
internazionale. Ha dimostrato di praticare il terrore, la repressione, le
punizioni collettive per raggiungere i sui obbiettivi che non sono la pace
ma la distruzione totale di qualsiasi possibiltà di pace. Il suo progetto
politico è un progetto coloniale, creare la grand Israele.
Sharon annuncia di voler lasciare presto il territorio di Gaza, ma in
verità continua la costruzione di nuovi insediamenti confiscando le terre
al popolo palestinese riducendo ulteriormente il territorio palestinese.
La politica "muraria" praticata da Sharon che mangia una altra fitta
consistente della terra e le risorse idriche palestinesi ( dove deve
sorgere lo Stato palestinese ) è una ennesima prova, della politica
espansionistica, basata sulla violenza e sulla negazione dei diritti dei
palestinesi, e violazione lampante delle risoluzione ONU.
I palestinesi in particolare, chiedono spesso perché la comunità
internazionale), non fermi la politica di repressione israeliana,
l’occupazione che dura da 37 anni e non garantisce il diritto alla vita ed
alla libertà del popolo palestinese.
Il veto degli USA, le assenze di azioni concrete europe: tipo azioni
politiche ed economiche, blocco di forniture militari ad Israele;
incoraggiano in realtà la politica agressiva del Governo israeliano, al non
rispetto del diritto Internazionale e a continuare l’occupazione e
l’annessione della terra Palestinese.
E’ possibile ignorare i più elementari diritti dell’uomo e violare tutto
ciò che viene sancito da tutte le convenzioni mondiali ( Carta ONU e sue
risoluzioni, Convenzione di Gnivera sul trattamento della popolazioni
civili sotto occupazione). Perché Israele , ha questa protezione, al di
sopra del Diritto Internazionale?
Quando un intero popolo è sottoposto alla repressione, alla fame , al
massacro ed alla persecuzione feroce da una occupazione che dura da più di
37 anni, e nessuno faccia nulla per impedirlo in nome della benemerita
"Sicurezza di Israele".!
Non credete che la migliore difesa sia la pace e che la sicurezza sia
dovuta a tutti i popoli?
Se Israele realmente vuole la sicurezza la strada maestra è la pace, la
fine dell’occupazione, delle colonie. Pace significa giustizia,
indipendenza e confini sicuri anche per il popolo palestinese. E sicurezza
per Israele.
Questo ultimo vile crimine del governo Sharon( l’uccisione di Yassin , e
l’assassinio a Nablus di un altro bambino palestinese di 6 anni) e tutta la
politica repressiva pregiudica tutti gli sforzi per una soluzione politica
del conflitto israelo - palestinese, e rischia di trascinare tutto il medio
oriente nel caos e nella violenza.
Il popolo palestinese , nel condannare questi atti, guarda ancora con
speranza tutte quelle strategie per la pace ancora sospese, riafferma
peraltro il suo totale appoggio alla autorità Nazionale palestinese sotto
la guida del presidente Yasser Arafat e all’unita’ del popolo palestinese,
al suo diritto all’autodeterminazione e alla creazione del suo Stato
indipendente in Cisgiordania e Gaza sui confine del 4 giugno 1967.
Per fermare questa spirale di violenza, la Comunità internazionale non può
limitarsi alla condanna formale di questa esecuzione mirata.Occorre una
ferma azione di denuncia delle sistematiche violazioni del diritto
internazionale commesse dal governo israeliano che soffocano il popolo
palestinese, alimentano l'esasperazione e l'odio; per esempio bloccare le
forniture militari e gli strumenti di morte e di repressione che l'esercito
israealiano usa nei territori occupati.
E' urgente l'invio di una forza di interposizione dell'ONU, perché le parti
possano riprendere l’applicazione di soluzioni condivise, secondo l’accordo
di Oslo, la Road Map e le risoluzioni ONU.Lanciamo un appello affinché le
associazione democratiche, politiche dell'associazionismo si attivi per
solidarizzare con la lotta del popolo palestinese per la libertà, per la
fine dell'occupazione e della repressione e per una giusta soluzione di
pace e di coesistenza tra i due stati: Palestina e Israele.
Unione generale degli ingegneri e degli architeti palestinesi
UGIAP (GUPE)
sezion Italia