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divieto per le bandiere della pace da parte dei C.C.



Sabato 20 marzo u.s. si è svolta una manifestazione celebrativa nazionale
organizzata dall'ANPI nel comune di S.Giovanni Valdarno(AR).
il 20 marzo di sessant'anni fa difatti partirono dai comuni della Valdarno
5000 ragazzi volontari, smistati in 5 differenti gruppi di combattimento
delle rinate FF.AA. con destinazione il fronte
nord-orientale(Emilia-Romagna)per combattere contro i nazifascisti insieme
alle forze angloamericane.
Per questo ogni anno si svolge nel comune di S.Giovanni una celebrazione
organizzata dall'ANPI locale con la presenza di tanti comitati dell'ANPI da
tutta Italia, le rappresentanze delle FF.AA. e le Istituzioni(comune,
provincia e regione).
Ma sabato scorso è successo qualcosa di francamente incredibile.
Durante la manifestazione, mentre si stava formando il picchetto d'onore, un
gruppo di ragazzi dell'ANPIGIOVANI di Terni si è inserito all'interno dello
stesso perchè uno di loro aveva con sè la bandiera di una sezione ternana
dell'ANPI ed altri due invece avevano in mano la bandiera della pace.
Sono arrivati subito due carabinieri chiedendo informazioni
sull'appartenenza o meno da parte dei ragazzi a qualche associazione
combattentistica.
La risposta è stata naturale, infatti i ragazzi appartenevano al gruppo
giovanile dell'ANPI di Terni ma a loro non è interessato ed hanno esclamato
perentoriamente che<<all'interno dei picchetti non possono essere presenti
alcune bandiere fuorchè quelle delle asssociazioni combattentistiche ed i
gonfaloni delle Istituzioni>>.
Subito si è accesa la discussione tra i ragazzi, supportati dai partigiani
presenti al picchetto ed i CC tanto che si è rischiato quasi di far slittare
l'inizio della celebrazione e l'intervento del sindaco dal palco ma
l'irremovibilità dei due CC ha provocato l'allontanamento dei due ragazzi
con le bandiere.

Sono arrivate subito le critiche da parte della delegazione ternana tutta e
con il comitato cittadino dell'ANPI di S.Giovanni si è stabilito di far
recapitare delle critiche ufficiali alle Istituzioni interessate ed anche al
comando dei CC, si spera anche in un coinvolgimento dell'ANPI nazionale.

Secondo noi chi sessant'anni fa disobbedì alla barbarie nazifascista ed alla
guerra è giusto che porti con sè le bandiere della pace.

La pace infatti è un valore fondante della nostra Costituzione e della
Repubblica tutta , chi intraprese la lotta partigiana e che quindi ricostruì
questo paese aveva in mente una società dove la guerra non doveva avere più
posto e lo scrisse con il proprio sangue sulla carta costituzionale(Art.11).

Anche le Isituzioni libere rinate dalla Resistenza hanno impressa quell'idea
di progresso sociale tipica di una società basata sulla fratellanza tra le
popolazioni e che non è quindi un'idea guerrafondaia!!

Secondo noi e secondo i partigiani quelle bandiere avevano tutto il diritto
politico e morale di stare in mezzo alle bandiere delle associazioni
combattentistiche ed ai gonfaloni delle Istituzioni anche ammesso( e non
concesso) che ci sia una direttiva a riguardo.

Allora perchè questo atto che secondo noi è solo provocatorio?

A voi la risposta, ricordando che la celebrazione si è svolta sabato 20
marzo u.s.

Grazie.

Salvati Emanuele