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UN SEMPLICE DISCORSO DI PACE
UN SEMPLICE DISCORSO DI PACE
Uno scritto di Francesco Balzano per www.peacelink.it
11 Marzo 2004: altri morti. Altri morti dopo l'11 settembre, altri morti
dopo Nassyria.
Chi pensava che quella di Bush e company sarebbe stata una guerra di
liberazione si e'
dovuto ricredere. Chi pensava che il sangue avrebbe cancellato il sangue e'
stato smentito.
Invece che liberare, siamo diventati schiavi noi stessi. Schiavi della
paura. La paura che
che ti fa pensare che presto ci sara' un altro attentato, che siamo entrati
in un tunnel e
non riusciamo piu' a vedere la luce.
La colpa di tutto questo ricade, ancora una volta, su quel velo scuro, che
copre gli occhi
degli uomini, chiamato fame di potere. Ma la fame, come si dice, e' una
brutta bestia. Le
bestie, si sa, non hanno molto senso della ragione e cosi' fanno gesti
incomprensibili.
Incomprensibili come la guerra.
Per l'ennesima volta piangiamo per una pesante perdita. Il pianto porta
spesso a pensare.
La domanda che piu' mi ha tormentato e' stata: perche' tutto questo? La
risposta non e' semplice
se solo si pensa che, al di la' di quello che ci vogliono far credere, la
guerra e' un orribile
follia. Non esistono guerre di liberazione, esistono le guerre. Quelle due
parole, "di liberazione",
servono solo a quei signori, che decidono di fare questa follia, per
liberarsi del peso che sentono
sulla coscienza. Ma la coscienza non si pulisce con le parole, si pulisce
con i fatti.
Il mio non e' un discorso politico, o, per lo meno, non nelle intenzioni.
Il mio e' e vuole essere
solo un semplice discorso di pace. L'armonia e la concordia sono il piu'
bel regalo che gli
uomini si possano fare.
La cosa che mi fa arrabbiare di piu', in questo momento, e' che so', forse
perche' sono un
inguaribile ottimista, che un giorno tutto questo finira', e, allora, ci
ritoveremo, come svegliati
da un brutto incubo, con un grandissimo numero di morti tutti evitabili e
tutti innocenti.
Ma soprattutto capiremo che la guerra non era inevitabile, come alcuni si
ostinano a ripetere.
Per concludere volevo ricordare Padre Pio, che usava spesso dire parole
simili a queste: "Nelle
difficolta', all'uomo non resta altra soluzione che pregare".
Preghiamo, dunque, per la pace.
Francesco Balzano
17/3/2004