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"L'importanza di chiamarsi 'Open Source' - Una raccomandazione frivola per pubblici funzionari seri"
- Subject: "L'importanza di chiamarsi 'Open Source' - Una raccomandazione frivola per pubblici funzionari seri"
- From: Associazione software libero <PR@softwarelibero.it>(by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa@peacelink.it>)
- Date: Tue, 02 Mar 2004 17:27:52 +0100
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"L'importanza di chiamarsi 'Open Source' - Una raccomandazione frivola
per pubblici funzionari seri"
(Il punto di vista delle Associazioni sulla Direttiva per l'adozione di
Software Libero nella P.A.)
A valle della recente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della
Direttiva Stanca, denominata "Sviluppo ed utilizzazione dei programmi
informatici da parte delle pubbliche amministrazioni", l'Associazione
Software Libero, la Free Software Foundation Europe ed il Secolo della
Rete esprimono, attraverso una serie di riflessioni, le loro
preoccupazioni.
Si osserva che lo scenario legislativo europeo e le iniziative a
carattere locale non trovano un'adeguata risposta nel testo della
direttiva, che smentisce le indicazioni e le valutazioni esposte dallo
stesso Ministro Lucio Stanca nel comunicato stampa apparso nel 24
Ottobre scorso sul sito del Ministero
<http://www.innovazione.gov.it/ita/comunicati/2003_10_29.shtml>.
Infatti risultano contrarie a qualunque considerazione di merito - sia
essa politica, tecnica od economica - operazioni che tendono ad alienare
il criterio di modificabilità del sorgente ed eliminare l'indicazione
che sollecitava le amministrazioni ad assicurarsi contrattualmente la
disponibilità del codice sorgente nei casi in cui il fornitore non fosse
più in grado di fornire supporto.
Inoltre, laddove la Direttiva indica come da preferirsi le soluzioni che
rendano i sistemi informatici indipendenti da un unico fornitore,
favorendo quindi le soluzioni basate su software libero che come è noto
non costringono ad approvviggionarsi da uno specifico fornitore, vengono
introdotti specifici criteri di esclusione proprio per tali soluzioni,
lasciando ampi spazi per deroghe ed elusioni.
Infine si osserva che la funzionalità di esportazione dei documenti in
formati aperti, indicata come un elemento di privilegio, era stata
riconosciuta dalla Commissione istituita dallo stesso Ministro come una
necessità, per la quale gli esperti selezionati dal Ministero avevano
auspicato norme prescrittive.
Per maggiori informazioni:
Associazione Software Libero, http://www.softwarelibero.it/
Free Software Foundation Europe, http://fsfeurope.org/
Il Secolo Della Rete, http://www.ilsecolodellarete.it/
per l'Associazione Software Libero
il presidente
Leandro Noferini
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