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I: rassegna stampa: ZANOTELLI: LA CHIESA DICHIARI GLI OGM NONACCETTABILI
- Subject: I: rassegna stampa: ZANOTELLI: LA CHIESA DICHIARI GLI OGM NONACCETTABILI
- From: "Altragricoltura" <altragrico@italytrading.com>
- Date: Fri, 23 Jan 2004 15:22:54 +0100
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da Green Planet - 11/01/04
ZANOTELLI: LA CHIESA DICHIARI GLI OGM NON ACCETTABILI
Nuovo intervento del missionario comboniano sulla rivista ''Nigrizia''
(ASCA) - Verona, 8 gen - La Chiesa deve prendere coraggio e restare
coerente con la sua morale per dichiarare inaccettabili gli OGM. Lo chiede
padre Alex Zanotelli sull'ultimo umero della rivista ''Nigrizia''.
Zanotelli teme che il Vaticano possa cedere alle pressioni americane in
questa materia e chiede ai teologi, ai missionari, agli episcopati del
Terzo Mondo di farsi sentire con decisione sull'argomento per evitare che
la chiesa usi due pesi e due misure nella morale che riguarda la
manipolazione della vita.
''Gia' la scorsa estate - scrive padre Alex - sono rimasto di stucco nel
leggere sulla Stampa l'intervista del card. Renato Martino, presidente del
Pontificio consiglio per la giustizia e la pace, sulla possibilita' di
usare cibi geneticamente modificati per risolvere il problema della fame.
In molti hanno reagito all'intervista - ordini religiosi e istituti
missionari soprattutto. Anche per questo, credo, il cardinale ha convocato,
il 10-11 novembre scorso, 67 esperti per avere piu' pareri sugli organismi
geneticamente modificati (ogm). Il fatto e' che gli esperti scelti erano
quasi tutti favorevoli agli ogm. Non a caso uno dei convocati, Dorine
Stabinsky, americana, ha parlato di ÇsquilibrioÈ.
Dello stesso parere due gesuiti che operano in Zambia, Peter Henriot e
Roland Lesseps, i quali hanno rimarcato: ÇGli omg non possono trovare
riscontro nell'insegnamento della dottrina sociale della chiesa, perche'
non rispettano ne' diritti umani ne' l'ordine della creazioneÈ.
Netta anche la reazione dei missionari italiani. La Conferenza degli
istituti missionari d'Italia (Cimi) ha affermato: ÇL'introduzione degli ogm
nel sud del mondo arricchira' a dismisura le multinazionali che hanno
acquisito il diritto di proprieta' sulla materia vivente: il contadino non
trarra' piu' la semente dal suo raccolto, ma sara' costretto ogni anno ad
acquistarla da loro.
L'alimentazione tipica di ogni gruppo umano rischia di cedere il passo a
prodotti omologati in mano ai grandi padroni del cibo.
E che ne sara' dei mercati locali dove il prodotto del campo si trovera' a
competere con gli ogm? Ben altro respiro chiedevano a Cancœn (Messico,
conferenza dell'Organizzazione mondiale del commercio) i paesi del Sud,
affossati nelle esportazioni dalle barriere doganali e dalle sovvenzioni
all'agricoltura del Nord.
La questione non e' solo ne' innanzi tutto economica e sociale: diversi
scienziati affermano che gli studi sugli effetti sull'uso di cibi ogm sono
ancora insufficienti, e temono anche per la biodiversita'È.
Si noti che alla conferenza in Vaticano non c'era nessun rappresentante
degli episcopati del sud del mondo. Mentre sappiamo che gli episcopati
sudafricano, brasiliano, filippino e zambiano si sono espressi
negativamente sugli ogm. I vescovi sudafricani hanno chiesto al loro
governo una moratoria di cinque anni sugli ogm, cioe' il tempo per
verificarne gli effetti sulla salute dell'uomo.
Si noti ancora che sul tema c'e' un contenzioso tra Usa e Europa; che le
grandi multinazionali agroalimentari (Monsanto in testa) stanno montando
una grossa campagna per influenzare l'opinione pubblica; e che Collin
Powel, nel corso della sua recente visita a Giovanni Paolo II, ha parlato
anche degli ogm.
Sono convito che si debba aprire una riflessione profonda.
Chiediamoci: perche' il Vaticano va da una parte mentre i missionari e
importanti episcopati del sud del mondo dall'altra? Per me, sono tre i nodi
da sciogliere.
1) E' molto, ma molto discutibile affermare che gli ogm possono risolvere
il problema della fame. Perche' non c'e' bisogno di piu' cibo, ma di cibo
prodotto localmente dai contadini del sud del mondo. Se oggi si produce
molto piu' cibo del necessario e c'e' gente affamata, vuol dire che questa
gente non ha un lavoro, un pezzo di terra, gli strumenti per lavorare la
terra o credito per comprare o produrre cibo.
2) La chiesa ha sempre assunto posizioni molto nette in questioni di
''interferenza'' nella struttura stessa della vita umana, (vedi
anticoncezionali e procreazione assistita).
Perche' ora questo tentennamento su interferenze in altre forme di vita?
3) C'e' il rischio concreto che le multinazionali s'impadroniscano
dell'agricoltura. Lo scorso anno, qui da noi, molti si sono scandalizzati,
quando il governo zambiano ha rifiutato il cibo ogm per combattere la fame.
Lo Zambia - ha spiegato Susan George - avrebbe accettato il grano se fosse
stato macinato. La paura era che i contadini seminassero quel grano. E
sarebbe sorto un problema: il paese esporta mais in Europa e l'Europa non
avrebbe mai accettato granaglie ogm.
Tutti noi, in prima linea i teologi moralisti, siamo chiamati a riflettere
in profondita' su questo problema. E dobbiamo, se necessario, farci
sentire. Non si possono avere due pesi e due misure nei giudizi morali.
Mi auguro che la chiesa pubblichi un documento in cui dichiara che gli ogm
sono moralmente non accettabili''.
Asca, 8 gennaio 2004
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