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RASSEGNA DELLE INIZIATIVE DI CONTROCELEBRAZIONE DEL 4 NOVEMBRE
- Subject: RASSEGNA DELLE INIZIATIVE DI CONTROCELEBRAZIONE DEL 4 NOVEMBRE
- From: Carlo Gubitosa <c.gubitosa@peacelink.it>
- Date: Sun, 09 Nov 2003 16:59:19 +0100
L'ALTRO 4 NOVEMBRE
RASSEGNA DELLE INIZIATIVE DI CONTROCELEBRAZIONE DELLA COSIDDETTA "VITTORIA"
ITALIANA DURANTE LA I GUERRA MONDIALE
Il 4 novembre di ogni anno, in occasione della "festa delle forze armate"
c'e' un'Italia numericamente minoritaria (ma culturalmente significativa)
animata dall'impegno di ricordare al resto del Paese che una inutile strage
non e' cosa da festeggiare o di cui andare orgogliosi, e che
seicentocinquantamila morti e un milione di mutilati e feriti sono
un'orrore di fronte al quale ogni cittadino ha il dovere di reagire,
ripudiando la guerra come previsto dalla nostra costituzione.
In questa occasione molti amici della nonviolenza hanno fatto sentire la
loro voce, e l'associazione PeaceLink ha rilanciato per il 2003 una
iniziativa gia' proposta altri anni: la distribuzione di un
volantino/dossier sulla ricorrenza del 4 novembre, tuttora disponibile in
rete all'indirizzo http://www.peacelink.it/dossier/4novembre/4nov.pdf
A partire dal 23 ottobre, dalle pagine web di PeaceLink sono state
scaricati ben DIECIMILA copie del volantino in formato elettronico,
utilizzate nei modi piu' vari da tutte le persone di buona volonta' che
hanno voluto concretizzare gli obiettivi di "contaminazione culturale"
proposti dall'associazione.
Questa attivita' decentrata e acefala di diffusione della cultura
nonviolenta ha attirato l'attenzione della DIGOS, che il 3 novembre ha
contattato Alessandro Marescotti, il presidente di PeaceLink, che ha
successivamente descritto un "colloquio sereno, costruttivo e finalizzato
alla chiarificazione" con i funzionari Digos.
Moltissime persone hanno utilizzato questo volantino per lettura personale,
per distribuirlo nella cerchia di parenti e amici, o per stamparne copie da
appendere nei luoghi di studio e di lavoro. Altri hanno voluto diffondere
questi contenuti all'interno di iniziative pubbliche, che elenchiamo qui di
seguito, pregando di segnalare all'indirizzo info@peacelink.it altre
iniziative sul 4 novembre che potrebbero essere sfuggite alla nostra
attenzione:
REGGIO CALABRIA
L'Associazione Socio-Culturale "Liberi Tutti" di Reggio Calabria ha
distribuito 500 copie del volantino durante le celebrazioni cittadine, che
si sono svolte con una sfilata lungo Corso Garibaldi e l'alzabandiera di
fronte il monumento ai caduti. A questa azione di controinformazione hanno
partecipato anche i responsabili della trasmissione radiofonica "Out of the
shell" (www.oots.it)
PALERMO
Alcuni componenti del "Seminario Nonviolenza" (della Facoltà di Lettere di
Palermo) e del "Laboratorio Zeta", hanno realizzato una azione nonviolenta
di controinformazione durante le celebrazioni "ufficiali" della festa delle
forze armate, alla presenza di alte cariche militari, del sindaco Diego
Cammarata e del presidente della Regione Salvatore Cuffaro e di altre
autorita' locali. Andrea Cozzo, uno degli animatori del "Seminario
Nonviolenza", ci ha scritto che "abbiamo aperto le bandiere della pace e
cartelli con L'art. 11 della costituzione e il volantino sulle inutili
morti della prima guerra mondiale e abbiamo parlato con la gente presente
(avevano
portato anche bambini delle elementari con tricolori sventolanti e maestre)
spiegando il senso della nostra presenza; non abbiamo rinunciato neanche a
ricordare le nostre responsabilità nelle ultime guerre in Kossovo,
Afghanistan e Iraq, dove abbiamo portato guerra, morte e distruzione mentre
potevamo operare con i Corpi civili di Pace. Qualche maestra si è subito
preoccupata di 'proteggere' i bambini dal pericolo delle nostre parole, ma
altre hanno pienamente solidarizzato con noi e un uomo ha voluto aiutarci a
tenere una bandiera della pace. Ci è stata fatta anche un'intervista dal
TGS (TeleGiornale di Sicilia). Il dialogo con le persone c'è stato, non
abbiamo arrecato nessun disturbo rimanendo rispettosi nei confronti di
tutti i presenti e con le forze dell'ordine non abbiamo avuto nessun problema".
ACQUI TERME
Ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria, Emanuela Celauro ha realizzato
una azione "solitaria" di volantinaggio nella zona pedonale dove si svolge
il mercato cittadino, distribuendo alcune copie stampate in proprio del
volantino. Emanuela ha pubblicato il diario della sua iniziativa sul
proprio sito personale, all'indirizzo
http://www.unpodisinistra.it/manu/page78.html
In queste pagine Emanuela descrive l'incontro con "una signora con un
maglione che mi ha colpita, imbaccucata ed infreddolita. Quasi quasi è
stata lei a fermare me e abbiamo cominciato a parlare: non sapeva del 4
novembre. Le ho spiegato di un'Italia "vittoriosa" solo per la fabbrica
della ricostruzione, di una storia che non ci raccontano ma che alcuni
libri spiegano. Ha capito e ha detto che lo leggerà volentieri (il
volantino) e che crede che sia giusto quello che facciamo. Mi ha chiesto se
raccogliamo dei soldi per le vittime delle guerre: io ho detto che non
prendiamo soldi e che il nostro è un impegno sociale, civile, è una
testimonianza, un 'prender coscienza'. Mi ha sorriso con una faccia
intelligente, mi ha ringraziata e ci siamo salutate. E così ho continuato
la mia camminata. Ho fermato ragazze giovani, signori ottantenni che in
quegli anni nascevano e divenivano subito orfani. E via di seguito".
ALTRE INIZIATIVE
VITERBO
Il "Centro di Ricerca per la Pace" di Viterbo ha riproposto una iniziativa
autonoma e non subalterna alle celebrazioni ufficiali, dal titolo "Ogni
vittima ha il volto di Abele". Si tratta di una cerimonia silenziosa di
deposizione di un omaggio floreale ai monumenti che ricordano le vittime
della guerra, in orario diverso e distante dai chiassosi ed offensivi
"festeggiamenti" delle forze armate.
I documenti che descrivono in dettaglio lo spirito e le modalita' di
svolgimento di questa iniziativa sono disponibili in rete agli indirizzi:
http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_2242.html
(Comunicato di Peppe Sini, responsabile del Centro di Ricerca per la Pace)
http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_2243.html
(Articolo di Giobbe Santabarbara, collaboratore del Centro di Ricerca per
la Pace)
TORINO
A Torino, un gruppo di attivisti del Movimento Nonviolento, del Movimento
Internazionale della Riconciliazione e della locale sezione di Pax Christi
ha distribuito un altro volantino con un dettagliato bilancio delle vittime
della prima guerra mondiale: "Italia: 680.071 morti; 1.050.000 feriti di
cui 675.000 mutilati. Austria-Ungheria: 1.200.000 morti; 3.620.000 feriti.
I morti di tutti i paesi furono quasi 10 milioni". In piazza Castello i
pacifisti torinesi hanno inoltre manifestato LA propria opposizione a tutte
le guerre con un'alzabandiera della pace e con un'ora di silenzio.
Info e comunicato: http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_2241.html
CAGLIARI
Come gli altri anni il comitato sardo "Gettiamo le Basi" e' stato presente
con Pax Christi alle cerimonie ufficiali del 4 novembre. Il comitato ha
diffuso un comunicato in cui si segnala che "quest'anno intendiamo
ricordare i 'Caduti in terra di pace', militari e civili distrutti dalla
'sindrome di Quirra'. Proponiamo anche una raccolta firme -tra i militari-
a sostegno di un progetto legge sul tema del riconoscimento della causa di
servizio per i morti/malati scomodi, i 'militari caduti in tempo di pace,
in terra di pace'.
Info e comunicato: http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_2244.html
RAI
La sera del 3 novembre la terza rete ha proposto, con tanto di coccarda
tricolore appuntata sullo schermo, una rievocazione del primo conflitto
mondiale che ha lasciato perplesso e preoccupato Antonio Corbeletti, un
lettore del sito www.peacelink.it
I commenti di Corbeletti al programma "la grande storia" sono disponibili
all'indirizzo
http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_2246.html
CONCLUSIONI
Per capire meglio il senso di questa iniziativa, che a prima vista potrebbe
apparire velleitaria, e priva di risultati concreti, consigliamo la lettura
di queste parole scritte dallo scrittore Uruguayano Edoardo Galeano, tratte
dal volume "El libro de los abrazos":
"Se il passato non ha nulla da dire al presente, la storia puo' rimanere in
letargo, senza disturbare, nel guardaroba dove il sistema conserva i suoi
vecchi travestimenti. Il sistema ci svuota la memoria, o ci riempie la
memoria di spazzatura, e cosi' ci insegna a ripetere la storia invece di
scriverla. La paura di sapere ci condanna all'ignoranza, la paura di fare
ci riduce all'impotenza. La dittatura militare, paura di ascoltare e paura
di dire, ci ha reso sordomuti. Ora la democrazia, che ha paura di
ricordare, ci fa ammalare di amnesia, ma non c'e' bisogno di essere Sigmund
Freud per sapere che non esiste ancora un tappeto che possa nascondere la
sporcizia della nostra memoria".
Associazione PeaceLink
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www.peacelink.it
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