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New American Century: dichiarazione dei principi ispiratori
Fonte: Missione Oggi - Giugno/Luglio 2003
DOSSIER
LA DICHIARAZIONE DEL
3 GIUGNO 1997
Risale al 1997 la fondazione di un centro studi della destra statunitense,
il Proiect for a New American Century (Pnac - Progetto per un nuovo secolo
americano) di cui riportiamo qui di seguito la dichiarazione dei principi
ispiratori, costituito da personaggi che ricopriranno ruoli centrali nell'
attuale Amministrazione Bush (vedi box).
Il direttore, William Kristol, è il figlio di Irving Kristol, il principale
ideologo della nuova destra americana, che ha preso in mano le redini di
alcune ricchissime fondazioni tra cui spicca la Olin Foundation, creata
dalla principale impresa di armi da fuoco degli Stati Uniti.
M.R.
La politica estera e di difesa americana è alla deriva. I conservatori
hanno criticato le incoerenti politiche dell'Amministrazione Clinton. Hanno
anche resistito agli impulsi isolazionisti provenienti dall'interno delle
loro stesse fila. Ma non hanno avanzato una convincente visione strategica
del ruolo dell'America nel mondo. Non hanno approntato principi guida per la
politica estera americana. Hanno permesso che divergenze sulle tattiche
oscurassero un potenziale accordo sugli obiettivi strategici. E non hanno
combattuto per un investimento nella Difesa, che tutelasse la sicurezza
americana e portasse avanti gli interessi americani nel nuovo secolo.
Noi desideriamo cambiare tutto ciò. Desideriamo rendere possibile e
sostenere la leadership globale dell'America.
Alla fine del XX secolo, gli Stati Uniti risultano essere la potenza
preminente. Dopo aver guidato l'Occidente alla vittoria nella guerra fredda,
si presenta all'America una nuova opportunità: gli Stati Uniti possiedono la
visione necessaria per costruire sulle fondamenta poste dalle conquiste
degli ultimi decenni? Saranno capaci di forgiare un nuovo secolo favorevole
ai principi e agli interessi americani?
Corriamo il rischio di sprecare quest'occasione e mancare alla sfida. Stiamo
dilapidando il capitale, sia quello degli investimenti militari, sia quello
dei risultati di politica estera, accumulato dalle precedenti
Amministrazioni. Tagli alle spese militari e agli affari esteri,
disattenzione agli strumenti della politica statale e una classe dirigente
incostante stanno rendendo sempre più difficile sostenere l'influenza dell'
America nel mondo. E la promessa di imminenti benefici commerciali minaccia
di soverchiare le considerazioni strategiche. Di conseguenza, stiamo
rischiando di compromettere la nostra capacità di affrontare le minacce
presenti e le sfide potenzialmente grandi che ci riserva il futuro.
Sembra che abbiamo dimenticato gli elementi essenziali del successo della
Amministrazione Reagan: un esercito forte e pronto; una politica estera che
fieramente promuova all'estero i principi americani; e una classe dirigente
nazionale che accetti le responsabilità globali degli Stati Uniti.
Ovviamente, gli Stati Uniti devono essere prudenti sulle scelta delle
modalità con le quali esercitare la propria potenza. Ma non possiamo eludere
le responsabilità della guida mondiale e i costi che ne derivano. L'America
ha un ruolo vitale nel mantenimento della pace e della sicurezza in Europa,
Asia e nel Medio Oriente. Se evitiamo le nostre responsabilità, lasceremo il
campo ai concorrenti. La storia del XX secolo dovrebbe averci insegnato,
quanto sia importante conformare le circostanze prima che le crisi emergano,
e affrontare le minacce prima che sia troppo tardi. La storia di questo
secolo dovrebbe averci insegnato ad abbracciare la causa per una leadership
americana.
Il nostro scopo è di ricordare agli americani queste lezioni e trarre da
esse le indicazioni per l'oggi. In particolare:
? Abbiamo bisogno di aumentare significativamente le spese militari, se
intendiamo farci carico delle nostre attuali responsabilità globali e
modernizzare le Forze armate per il futuro;
? Abbiamo bisogno di rafforzare i legami con gli alleati democratici e
contrastare i regimi ostili ai nostri interessi e valori;
? Dobbiamo promuovere fuori dall'America la causa della libertà politica ed
economica;
? Dobbiamo accettare le responsabilità dovute al ruolo unico dell'America
nel preservare ed estendere un ordine internazionale proficuo per la nostra
sicurezza, prosperità e per i nostri principi.
Una tale politica reaganiana di forza militare e chiarezza morale può non
essere di moda oggi. Tuttavia è indispensabile, se gli Stati Uniti intendono
fare tesoro dei successi del secolo passato e rendere certa la nostra
sicurezza e grandezza per il prossimo.
ELLIOTT ABRAMS, GARY BAUER, WILLIAM J. BENNETT, JEB BUSH, DICK CHENEY, ELIOT
A. COHEN, MIDGE DECTER, PAULA DOBRIANSKY, STEVE FORBES, AARON FRIEDBERG,
FRANCIS FUKUYAMA, FRANK GAFFNEY, FRED C. IKLE, DONALD KAGAN, ZALMAY
KHALILZAD, I. LEWIS LIBBY, NORMAN PODHORETZ, DAN QUAYLE, PETER W. RODMAN,
STEPHEN P. ROSEN, HENRY S. ROWEN, DONALD RUMSFELD, VIN WEBER, GEORGE WEIGEL,
PAUL WOLFOWITZ
LA CERCHIA DEL POTERE A WASHINGTON
Il settimanale tedesco Der Spiegel, nella sua versione online, ricostruisce
gli incarichi attuali di dieci firmatari del Pnac (Progetto per un nuovo
secolo americano), fondato nel 1997. Essi oggi fanno tutti parte dell'
Amministrazione Bush: Richard Cheney è vicepresidente degli Stati Uniti;
Lewis Libby è il capo di gabinetto di Cheney; Donald Rumsfeld è ministro
della Difesa; Paul Dundes Wolfowitz è segretario aggiunto alla Difesa; Peter
W. Rodman è responsabile della sicurezza internazionale; John Bolton è
segretario di Stato al controllo degli armamenti; Richard Armitage è il
ministro aggiunto degli Affari esteri; Richard Perle, ex ministro aggiunto
della Difesa di Reagan, fino al marzo 2003 ha ricoperto l'incarico di capo
del ministero del sistema di Difesa (Dpb), Consiglio politico del Pentagono;
William Kristol, presidente del Pnac, è un consigliere di Bush e passa per
essere il "cervello del presidente"; Zalmay Khalizaz, dopo essere stato
ambasciatore straordinario e "facente funzione di reggente" in Afghanistan,
è ora l'inviato speciale di Bush presso l'opposizione irachena.
Più di dieci anni fa, due di questa cerchia avevano abbozzato una Guida alla
pianificazione della Difesa, che aveva fatto scandalo quando era diventata
di dominio pubblico.
Le proposte degli attuali membri del governo Wolfowitz e Libby, rivelate nel
1992 dal New York Times, miravano a rimpiazzare la dottrina della
dissuasione sviluppata durante la guerra fredda con una strategia globale
del tutto nuova: quella della guerra preventiva.
© Der Spiegel Online