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2 GIUGNO: L’AON CHIEDE AL PRESIDENTE CIAMPI DI SOSPENDERE LA PARATA

Roma, 24 Maggio 2003

Prof. Carlo Azeglio Ciampi
Presidente della Repubblica
Quirinale, Roma

Gentile Presidente,
	Le scriviamo per chiederle di sospendere la parata militare prevista per 
il prossimo 2 giugno, in occasione della festa della Repubblica e di 
destinare i soldi risparmiati a sostegno della popolazione iraquena.
	Sin dalla Sua decisione di riprendere a festeggiare il 2 giugno con una 
parata militare, Le abbiamo sempre espresso la nostra contrarietà. Questo 
perché siamo convinti, da un lato che sia un modo arcaico e superato dalla 
storia il fatto che una nazione ostenti la sua forza militare, dall’altro 
perché riteniamo inopportuno festeggiare la Repubblica, fondata sul lavoro, 
solo facendo sfilare gli uomini in divisa, di fatto mortificando tutti gli 
altri cittadini, che nel loro impegno quotidiano, pur non imbracciando un 
fucile, lavorano per la crescita della Repubblica.
	Quest’anno però la preoccupazione è maggiore. Infatti siamo convinti che 
dopo l’11 settembre 2001 l’Occidente, ed in particolare gli Stati Uniti, 
abbiano intrapreso una strada sbagliata: quella della guerra preventiva 
fuori da qualsiasi mandato di un organismo soprannazionale. Anche se 
escludiamo interessi personali di chi ha deciso di dichiarare la guerra 
all’Iraq, resta il fatto che tale guerra si è fatta principalmente per 
mantenere lo stile di vita opulento dei paesi ricchi, che non si fanno 
scrupoli se per difenderlo a farne le spese sono i poveri della terra. 
Siamo convinti che rispondere alla feroce follia del terrorismo con guerre 
indiscriminate che non fanno altro che creare nuove vittime e nuovi 
disperati, umus primario di chi fomenta il terrorismo, sia anacronistico. 
Non possiamo e non vogliamo rassegarci a vivere in un mondo dove da un lato 
alcuni fanatici estremisti religiosi con il loro martirio gettano nel 
terrore intere popolazioni, e dall’altro uno Stato, con la scusa di scovare 
terroristi per il mondo mette a ferro e fuoco intere nazioni.  Inoltre è 
difficile comprendere  come possa avere credibilità chi per farsi giustizia 
da solo, disprezza qualsiasi regola, facendo carta straccia del diritto 
internazionale e delegittimando gli organismi internazionali.
	Violazioni delle quali non è esente neanche il nostro paese, che 
ripetutamente ha raggirato l’articolo 11 della nostra Costituzione, come ha 
denunciato il Suo predecessore on. Oscar Luigi Scalfaro. Non è facendo il 
lifting alla lingua che si cambia la sostanza di quello che si fa. Le 
guerre ormai sono chiamate missioni umanitarie anche quando si mandano 
3.000 uomini in armi a difendere un ospedale. Un insulto all’intelligenza. 
Oltretutto la presenza di militari aumenta in maniera esponenziale il costo 
delle operazioni, soldi che potrebbero essere invece investiti per dare un 
aiuto diretto alle popolazioni colpite dalla guerra.
	Quale massimo garante della Costituzione ci spettiamo da Lei finalmente un 
gesto forte, che a partire dalla parata militare interrompa questa ipocrita 
“non belligeranza”.
	Gentile Presidente ci appelliamo a Lei, affinché si faccia promotore di un 
rilancio delle Nazioni Unite opportunamente democratizzate, dotate di 
uomini in armi (al più presto da superare) e di corpi civili di pace per la 
prevenzione e la soluzione dei conflitti. Certo non avremo appalti per la 
ricostruzione della Nazioni Unite, ma forse il merito di aver tentato di 
salvare il mondo dall’Apocalisse.
	Le inviamo i nostri più sentiti
		Saluti di pace

Massimo Paolicelli
Presidente dell'Associazione Obiettori Nonviolenti

Filippo Thiery
Segretario del Coordinamento Romano Obiettori di Coscienza

Associazione Obiettori Nonviolenti, Sede nazionale Via Giotto 28, 81100 
Caserta, tel. 0823.357791 fax 0823.355167
Info: www.obiezione.it
Ufficio Stampa: Massimo Paolicelli 338.2347267