[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Report da Amman #29




di Rosarita Catani
da Shafa Badran
(Amman)
Giordania


REPORT N. 29
8 MAGGIO 2003

Iraq- Basra ­ Le organizzazioni umanitarie dichiarano che c’è un sospetto 
di epidemia di colera nel sud dell’Iraq, dove sono stati registrati 
diciassette casi in due ospedali, inoltre, si ha paura che altre infezioni 
possano uscire fuori.

Uno specialista dell’organizzazione umanitaria , Coulombier, che aveva 
stimato 10 casi di colera, ha poi dichiarato che il numero è immediatamente 
cresciuto a 17.

Gli abitanti bevono acqua contaminata, qualchevolta, direttamente dal Shatt 
al-Arab. Il rischio è veramente alto per questa cittadina di  un mione e 
mezzo di abitanti.

Un dottore dela Mezza Luna irachena ha dichiarato che provvederanno a 
mettere del cloro nell’acqua per disinfettarla, affinché, l’epidemia non si 
allarghi.



TIKRIT, Iraq ­ Gli Stati Uniti iniziano con il loro piano democratico e 
mettono quale governatore della provincia di Salaheddin: Hussein Al- Jarubi.

Salaheddin comprende anche la cittadina di Tikrit a nord di Bagdad.

I cittadini, però, non sono contenti della democrazia americana e 
continuano a manifestare il loro malcontento attraverso diverse manifestazioni.

Parlano i cittadini. “Siamo ancora senza corrente elettrica, quindi, non 
abbiamo notizie di quello che accade nel nostro paese. Loro decidono chi 
vogliono mettere alla guida dell’Iraq. Se questa la chiamate democrazia”.

Le proteste degli iracheni sono ogni giorno sempre più forti, ma, sembra 
che nessuno ascolti la loro voce.

Uno dei capi tribù di Takrit, Sheikh Nagi al-Jibari, afferma che è stata 
formata la polizia irachena  che circola già per le strade di Takrit. 
“Abbiamo ripristinato l’acqua e questo grazie al solo sforzo degli iracheni”.







[Nota: Rosarita Catani e' una reporter indipendente che invia i suoi 
resoconti da Amman, Giordania, raccontando da un punto di osservazione 
privilegiato cosa accade in Iraq e in medio oriente. I suoi report - 
pubblicati regolarmente sul sito www.peacelink.it -  sono utilizzabili 
liberamente previa citazione della fonte e dell'autrice].