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No news



La no-news-letter di Carta
Settimana dal primo al 7 maggio

1. Avviso ai lettori
2. Articolo 18
3. I muri di Milano
4. Oil for money
5. Carlo sarà sepolto in archivio?
6. Gianfranco Fini va in Bolivia
7. . Il 23 e 24 maggio il Cantiere meridionale a Cosenza
8. . Naufragati e abbandonati


*** 1. Avviso ai lettori ***

Questa no-news-letter vi arriva con due giorni di ritardo, e il settimanale
va in edicola sabato 3 in tutta Italia, invece che giovedì e venerdì. Il
Primo Maggio, con i trasporti fermi, ha causato questo slittamento
dell'uscita di Carta [e di conseguenza anche di questo messaggio]. Non è
dipeso da noi, scusateci.


*** 2. Articolo 18 ***

Prima la segreteria confederale, poi il direttivo nazionale. La prossima
settimana è quella decisiva: la Cgil deciderà che atteggiamento prendere sul
referendum sull'allargamento dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori
alle imprese con meno di 15 dipendenti. Ormai, si può dire, la decisione è
presa: la confederazione farà campagna per il Sì, sollecitata anche dalle
prese di posizione di camere del lavoro come quelle di Brescia, Reggio
Emilia e Cosenza, ad esempio, per non parlare del fatto che la Fiom è tra i
promotori del referendum. Ma come, con quale dibattito interno [e quali
pressioni esterne], la Cgil è arrivata a questa conclusione? Carta
settimanale, nel nuovo numero, pubblica un ampio servizio, interpellando
molti esponenti, centrali e locali, della Cgil.
http://WWW.carta.org/rivista/settimanale/2003/16/sommario.htm



*** 3. I muri di Milano ***

La copertina del nuovo numero è invece dedicata a un centro sociale, il
Leoncavallo di Milano, "la Scala della società civile milanese", come la
definisce, in un colloquio con Carta, l'urbanista milanese Giorgio
Ferraresi. Il "Leo" è minacciato di sfratto dalla sua sede di via Watteau:
la proprietà vuole riprenderne possesso, e il 30 maggio è la data fissata
con lo sgombero. Milano è la città più privatizzata d'Italia, anche se reti
sociali ne costruiscono una parallela, di cui il Leoncavallo è un "nodo"
decisivo: lo dimostra la sua ormai lunga storia, raccontata sul nuovo numero
del settimanale da Daniele Farina, portavoce del centro sociale. Non è una
vicenda solo milanese e non riguarda solo i centri sociali, perciò Carta le
dedica la copertina. Sul sito del Leoncavallo, tutte le informazioni sullo
sfratto.
http://WWW.carta.org/rivista/settimanale/2003/16/sommario.htm

LINK AL SITO DEL LEONCAVALLO


*** 4. Oil for money ***

Chi metterà le mani sul petrolio iracheno? Risposta facile. Ma la faccenda è
molto complicata: c'entrano gli alleati degli Usa, i non-alleati Russia e
Francia, l'Opec [i paesi produttori di petrolio], l'Onu e il Fondo monetario
internazionale. Carta settimanale racconta nei dettagli che cosa i governi
occidentali e le istituzioni internazionali stanno progettando - litigando -
sull'utilizzo dei pozzi. Una mappa utile a capire come prosegue, con altri
mezzi, la guerra in e attorno all'Iraq.
http://WWW.carta.org/rivista/settimanale/2003/16/sommario.htm
http://www.carta.org/agenzia


*** 5. Carlo sarà sepolto in archivio? ***

È ormai imminente, la decisione sulla richiesta di archiviazione
dell'inchiesta sull'uccisione di Carlo Giuliani, a Genova, nel luglio del
2001. E altre, delle molte inchieste giudiziarie nate dai fatti del G8,
stanno arrivando a un punto di svolta. Così, Carta ha chiesto a Laura
Tartarini, del Genoa legal forum, di fare un primo bilancio delle principali
inchieste, come quella sul poliziotto che alla Diaz si è accoltellato da
solo, scoprendo tra l'altro che i carabinieri di Piazza Alimonda, reparti
speciali addestrati al cosiddetto "peace keeping", sono in partenza, sembra,
per l'Iraq, ad "accompagnare gli aiuti umanitari". Sono stati così bravi, a
Genova, che gli Usa avrebbero richiesto i loro servigi. Ma, soprattutto, il
nuovo numero del settimanale pubblica una lettera di Haidi Giuliani, la
madre di Carlo: "Mi aggrappo ancora a una fragile, ultima speranza: di non
veder morire mio figlio una volta di più, sepolto da un'archiviazione".
http://WWW.carta.org/rivista/settimanale/2003/16/sommario.htm




*** 6. Gianfranco Fini va in Bolivia ***

Magari, direte voi. E invece no, perché in Bolivia di Fini ne hanno fin
troppi. Sono quelli che vogliono sradicare una coltura che è anche una
cultura, quella della pianta di coca, a colpi di fucile. Sui contadini. È
quel che racconta su Carta Giuseppe De Marzo, dei Verdi, reduce dalla
Carovana di organizzazioni sociali che vi si è recata, in un reportage
drammatico. Ma che c'entra, Fini? Il fatto è che mentre a Vienna, come
spiega sul settimanale Franco Corleone, di Forum droghe, l'Onu consumava il
fallimento della "guerra alle droghe", il vicepresidente del consiglio
[post]fascista presenta un progetto di legge ultra-proibizionista: tutte le
sostanze sono vietate, tutti i consumi sono punibili.
http://WWW.carta.org/rivista/settimanale/2003/16/sommario.htm


*** 7. Il 23 e 24 maggio il Cantiere meridionale a Cosenza ***

Questo è un annuncio: si terrà a Cosenza venerdì 23 e sabato 24 maggio, il
Cantiere meridionale, proposto inizialmente da Carta e Ora Locale, attorno
alla domanda: cosa c'è, per il Mezzogiorno, dopo il fallimento dello
sviluppo? Si farà all'Università della Calabria e insieme a molti docenti e
alcuni Dipartimenti, con il Comune di Cosenza, la Cgil della città calabrese
e quella di Brescia, con il Forum sociale di Cosenza e con il centro sociale
Filo rosso, con la Rete Meridione di Napoli, con il direttore del Parco
dell'Aspromonte Tonino Perna, con il Cepes di Palermo, con moltissime altre
persone e associazioni la cui lista pubblicheremo prossimamente. In questo
numero del settimanale, un ampio articolo di Franco Piperno, assessore
cosentino. Nel sito di Carta, tutto quel che il settimanale ha pubblicato
fin qui, a partire dalla lettera-invito iniziale. Chi vuole saperne di più,
dire la sua e annunciare la sua partecipazione, scriva a carta@carta.org.
http://WWW.carta.org/rivista/settimanale/2003/16/sommario.htm
http://www.carta.org/cantieri/cantiereMeridionale/index.htm


*** 8. Naufragati e abbandonati ***

E, a proposito di Sud, nel nuovo numero di Carta raccontiamo la storia dei
53 profughi sudanesi naufragati a Lampedusa nel marzo del 2002 e, da più di
due mesi, ospitati dal centro sociale Laboratorio Zeta di Palermo, dopo che
la Provincia, grazie alle pressioni della società civile palermitana, aveva
dovuto concedere una ex casa cantoniera, in grado però di accogliere solo 24
persone, e per tre mesi. Forse, così, è più chiaro anche perché consideriamo
esemplare la vicenda del Leoncavallo di Milano.
http://WWW.carta.org/rivista/settimanale/2003/16/sommario.htm


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