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armi in Irak: ispettori angloamericani per "costruire" prove




Da due settimane è al lavoro un nutrito gruppo di tecnici incaricati da Usa 
e Gb.

Infuriate le Nazioni Unite

Iraq, ispettori a caccia di armi. Ma l'Onu non c'entra
Nuova incrinatura tra Stati Uniti e Palazzo di Vetro. Gli ispettori 
incaricati da Bush e Blair hanno già controllato due siti sospetti. Ma di 
armi proibite, ancora una volta, non c'è traccia. Kofi Annan: l'Unmovic ha 
ancora il suo mandato. Il capo ispettori Onu Hans Blix: gli angloamericani 
hanno "costruito" prove contro l'Iraq

A riprova della disperata determinazione di Washington e Londra di trovare 
quella "smoking gun" che per mesi hanno dato per certa, cioe' le armi 
proibite di Saddam, gia' da due settimane sono all'opera in Iraq squadre di 
ispettori americani e britannici alla ricerca di armi di distruzione di massa.

Lo rivela oggi il "Guardian" precisando che e' stata coperta finora dal 
segreto l'attivita' della "Usmovic", come e' stata soprannominata la 
missione guidata dagli Stati Uniti in opposizione di quella dell'Onu, la 
Unmovic, costretta dall'inizio delle ostilita' a cessare la sua attivita'. 
In questi 14 giorni, mentre in Iraq infuriavano i combattimenti e i 
bombardamenti, le squadre hanno gia' effettuato tre ispezioni. Ma non hanno 
trovato nessuna "smoking gun".

La notizia di queste squadre e' in contraddizione con quanto dichiarato in 
queste settimane dai portavoce del Centcom che alle continue domande sul 
mancato ritrovamento delle armi proibite hanno sempre risposto che il primo 
obiettivo militare della campagna era quello di rovesciare il regime e poi 
di inziare a cercare le armi. A rivelarne l'esistenza al quotidiano 
britannico e' stato David Kay, l'ex capo dell'Unscom, la missione che 
lascio' l'Iraq nel 1988, perche' accusata da Baghdad di fare spionaggio per 
Washington. Kay descrive la missione come un "consistente gruppo di 
ispettori". E un portavoce del capo dell'Unmovic, Hans Blix, ha anche detto 
che gli angloamericani hanno cercato, senza successo, di 'arruolare' alcuni 
degli ispettori dell'Onu. Viene sempre dall'Unscom l'uomo scelto per 
guidare l'Usmovic, Charles Duelfer, che e' stato vice capo della vecchia 
missione dell'Onu.

Uno dei dei siti finora ispezionati e' una base dell'aereonautica che si 
trova nel zona desertica occidentale dell'Iraq, mentre gli altri due sono 
stati individuati nell'avanzata dal Kuwait a Baghdad. Ma, sempre secondo 
quanto rivela il Guardian, si sospetta l'esistenza di un possibile sito nei 
pressi di Qaim, una localita' strategica nei pressi del confine con la 
Siria, dove da giorni vanno avanti dei furiosi combattimenti fra le forze 
alleate e membri della guardia speciale Repubblicana.

Fra le ipotesi formulate per comprendere questa resistenza delle forze 
irachene, che si sono letteralmente volatilizzate altrove, e' quella che 
stiano difendendo depositi di agenti chimici e batteriologici, oppure prove 
dei programmi nucleari iracheni. Ma c'e' anche chi pensa che a Qaim si 
siano raggruppati gli esponenti del regime che stanno cercando di fuggire 
in Siria.

L'intelligence britannica non sembra preoccupata dal fatto che in queste 
settimane non si siano ancora trovate le armi proibite, nella convinzione 
che ci vorranno forse mesi per scovarle. Anche perche', secondo altre fonti 
ufficiali britanniche, queste sarebbero state smontate e nascoste da 
qualche parte nel paese. E per questo le forze irachene non le avrebbero 
usate per cercare di fermare l'avanzata angloamericana.

L'Usmovic e' sicuramente destinata a rendere ancora piu' difficili i 
rapporti fra Washington e il Palazzo di Vetro: due giorni fa, Kofi Annan ha 
infatti ricordato che l'Unmovic ha ancora il suo mandato, che e' stato solo 
sospeso, e ha espresso il desiderio che gli ispettori possano ritornare al 
piu' presto al loro lavoro. E dichiarazioni ancora piu' dure sono state 
quelle rilasciate ieri dal capo degli ispettori, Hans Blix, che ha detto 
che gli Stati Uniti avevano deciso il corso della guerra mesi prima di 
sparare il primo colpo: "e' provato che questa guerra e' stata decisa e 
preparata con grande anticipo. E questo in qualche modo solleva dubbi 
sull'atteggiamento che hanno avuto nei confronti degli ispettori" ha detto 
il diplomatico svedese che non ha esitato ad accusare gli angloamericani di 
aver "costruito" prove contro l'Iraq per cercare di dare sostegno alla loro 
campagna.



(Pubblicato il 12 Aprile 2003 10:02 )

Fonte: http://rainet.tiscali.it/default/article/20030412/50258.html



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