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AMNESTY: pesanti condanne a Cuba



COMUNICATO 
STAMPA 
CS52-2003

PESANTI CONDANNE A CUBA: "UN ENORME PASSO INDIETRO PER I DIRITTI UMANI", 
SECONDO AMNESTY INTERNATIONAL

"Un enorme passo indietro per i diritti umani": cosi' Amnesty International 
ha definito oggi le pesanti condanne, da 14 a 27 anni di carcere, inflitte 
ad almeno 33 dissidenti cubani, arrestati a marzo nel corso di un giro di 
vite contro l'opposizione.

"Siamo estremamente allarmati. Erano oltre vent'anni che i tribunali cubani 
non emettevano condanne cosi' dure, al termine di processi sommari, nei 
confronti di un cosi' ampio numero di imputati" - ha affermato 
l'organizzazione per i diritti umani. "Queste persone, che temiamo possano 
essere state arrestate per nient'altro che l'esercizio pacifico delle 
liberta' fondamentali, sono state condannate al termine di processi 
fortemente irregolari celebrati in un clima di odio e segretezza".

Ha destato particolare preoccupazione la richiesta della pubblica accusa di 
una condanna a morte nei confronti dell'attivista Jose' Daniel Ferrer 
Castillo, coordinatore per la provincia di Santiago de Cuba del Movimento 
cristiano di liberazione e del Progetto Varela, una petizione popolare che 
chiede un referendum sulle liberta' fondamentali. Amnesty International, 
che aveva pubblicamente apprezzato la moratoria di fatto sulle esecuzioni 
in vigore da tre anni, considera la richiesta della pubblica accusa un 
grave passo indietro.

Amnesty International ha appena pubblicato un rapporto, dal titolo "Cuba: 
repressione di massa contro il dissenso", sull'arresto di almeno 77 tra 
dissidenti, giornalisti indipendenti e attivisti per i diritti umani. 
Queste persone sono state accusate, tra l'altro, di reati contro la 
sicurezza dello Stato e sono attualmente sottoposte a processi irregolari.

"Il governo cubano deve assicurare che nessuno sia imprigionato per 
l'esercizio non violento del loro diritto alla liberta' di espressione e 
associazione" - ha sottolineato l'organizzazione per i diritti umani, che 
considera prigioniero di coscienza chiunque sia arrestato solo per queste 
ragioni.

FINE DEL COMUNICATO							   Roma, 8 aprile 2003

Il rapporto in lingua inglese, Cuba: massive crackdown on dissent, e' 
reperibile sul sito www.amnesty.org

Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
Amnesty International - Ufficio stampa
Tel. 06 44.90.224, cell. 348-6974361, e-mail: press@amnesty.it