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22/3/2003 Sommario sulla stampa siriana - Susanna Valle



22/3/2003 Sommario sulla stampa siriana- Susanna Valle

Quali sono le reazioni della stampa siriana di fronte all'attacco americano 
all'Iraq?

Un lungo articolo sull'"Attacco aggressivo e di vasta portata" apre 
‘Al-Ba'ath' , il quotidiano del partito Socialista al potere in Siria dal 
1970, di giovedi' 20 marzo 2003.

Si tratta di un primo resoconto, piuttosto dettagliato, degli avvenimenti, 
tra i quali spiccano l'abbattimento di un elicottero americano da parte 
della contraerea irakena, l'intervento di Saddam Hussein ma anche quello 
del Ministro dell'Informazione, l'avanzata delle truppe americane a sud del 
paese, le reazioni del Kuwait dopo la caduta di alcuni missili irakeni. È 
interessante notare come l'attacco a Baghdad venga considerato il primo 
attacco diretto ad una capitale araba dall'epoca del colonialismo, dopo la 
sua caduta, avvenuta circa 750 anni fa durante l'epoca abbaside.

Sembra inoltre che alcuni pozzi siano stati incendiati nelle regioni 
meridionali del paese, ma la notizia non e' confermata; il timore per l'uso 
di armi chimiche e' ormai diffuso, pur in mancanza di notizie certe.
I governi americano e britannico hanno riaffermato che la guerra potrebbe 
durare a lungo, mentre la Turchia ha assicurato la concessione dello spazio 
aereo; anche Chirac ed il governo tedesco sono intervenuti esprimendo 
dispiacere per i recenti avvenimenti e speranza in una rapida conclusione 
del conflitto.

Su "Teshreen" di venerdi' 21 marzo troviamo largo spazio alle reazioni 
internazionali a questo attacco: in particolare, il Papa viene definito 
‘preoccupato ed addolorato' di fronte all'attacco, mentre il vice-delegato 
siriano negli Stati Uniti, Faysal Miqdad, definisce questa guerra 
‘Inaccettabile legalmente e moralmente'. Anche a Damasco hanno sfilato due 
cortei: uno in citta', per un'immediata cessazione delle ostilita' contro 
l'Iraq, ed una presso il campo di Yarmuk, che ha riaffermato le 
rivendicazioni dei palestinesi insieme a quelle del popolo irakeno.

Da "Al-Thawra", di venerdi' 21 marzo, abbiamo evidenziato un articolo, 
all'interno del sommario riguardante gli ultimi avvenimenti in Iraq; esso 
descrive, con toni molto accesi, l' "invasione" americana dell'Iraq, la 
necessita' di risolvere la questione palestinese e, per il mondo arabo, di 
ritrovare una propria unita' interna che gli permetta di non essere piu' 
vittima degli abusi e dello sfruttamento di altri paesi, condizione che 
sembra caratterizzare la sua storia contemporanea.

Per quanto la posizione della Siria sia evidente gia' da questa breve 
rassegna, manca una riflessione vera e propria sulle conseguenze del 
conflitto, ed in particolare sul problema dei profughi: nonostante sembra 
si stiano gia' allestendo dei campi alla frontiera con l'Iraq, non vi sono 
accenni a come il Governo siriano intenda risolvere la questione. Sempre 
presenti sono le forti tensioni con Israele, del quale la Siria non ha mai 
riconosciuto l'esistenza, e con la Turchia, in ragione anche della 
questione curda. La Siria persevera comunque nella politica di sostegno 
all'Iraq e di opposizione all'embargo, adottata a partire dal 1999.

Siti consultabili (spesso gli articoli sono tradotti in inglese e/o francese):
www.albaath.com
www.teshreen.com
www.thawra.com