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Palestina: risoluzione Parlamento Europeo



Vi allego la risoluzione che abbiamo votato al parlamento Europeo sulla 
questione del Medio-Oirente.
Lo so non è molto, ma è stato un lavoro enorme.

Un abbraccio
Luisa Morgantini

P5_TAPROV(2002)0173
Situazione in Medio Oriente
Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Medio Oriente
Il Parlamento europeo,

- viste la sua raccomandazione al Consiglio, del 13 dicembre 2001 sulla 
crisi in Medio Oriente e il ruolo dell'Unione europea nella regione 1 , la 
sua risoluzione del 7 febbraio 2002 sulla situazione in Medio Oriente 2 e 
la sua risoluzione del 20 marzo 2002 sui risultati del Consiglio europeo di 
Barcellona del 15 e 16 marzo 2002,A. profondamente sconvolto dalla sempre 
più grave tragedia umana vissuta dai popoli israeliano e palestinese,B. 
convinto che solo un ritorno al tavolo dei negoziati riaprirà la 
prospettiva della coesistenza di due Stati, Israele e Palestina, in un 
contesto di pace e sicurezza,C. seriamente preoccupato per gli scontri che 
stanno avendo luogo alla frontiera con il Libano e che potrebbero 
estendersi a tutta la regione,D. considerando che il perdurare del 
conflitto in Medio Oriente è fonte di crescenti tensioni nei paesi arabi e 
comporterà un peggioramento della situazione politica ed economica 
internazionale,1. appoggia le risoluzioni 1397, 1402 e 140 3 del Consiglio 
di sicurezza delle Nazioni Unite, che chiedono il ritiro dell'esercito 
israeliano dai territori palestinesi, inclusa Ramallah; ne esige la piena e 
immediata applicazione e chiede la cessazione di ogni violenza;2. condanna 
energicamente tutti gli attentati terroristici suicidi perpetrati 
indiscriminatamente contro Israele da estremisti palestinesi; invita 
l'Autorità palestinese a compiere uno sforzo maggiore per scongiurare gli 
atti di terrorismo;3. condanna l'escalation militare perseguita dal governo 
Sharon - che viola il diritto internazionale e il diritto umanitario e non 
fornirà una soluzione efficace agli attacchi terroristici - e condanna 
l'oppressione della popolazione civile palestinese da parte dell'esercito 
israeliano e la sistematica distruzione di infrastrutture in 
Cisgiordania;4. segnala al governo israeliano che Yasser Arafat, presidente 
democraticamente eletto dell'ANP, deve godere di libertà di movimento e 
reputa inammissibile che egli sia de facto agl i arresti domiciliari;5. 
condanna il rifiuto opposto dal primo ministro Sharon a che una delegazione 
di alto livello dell'UE incontrasse il presidente Arafat e ritiene che il 
governo israeliano dovrebbe trarre vantaggio dal sincero impegno europeo a 
trovare una soluzione alla crisi, ivi compreso il problema del terrorismo; 
ritiene che l'offensivo trattamento riservato alla delegazione dell'UE 
rappresenti un punto di svolta nelle relazioni tra Israele e l'Europa;6. 
sottolinea l'importanza della riunione di Madrid tra l'UE, gli Stati Uniti, 
la Russia e il Segretario generale delle Nazioni Unite per discutere la 
situazione attuale e si compiace dell'iniziativa della Presidenza del 
Consiglio; chiede che siano studiati provvedimenti in vista dell'invio 
nella regione di una forza internazionale d'interposizione e di 
osservazione sotto l'egida delle Nazioni Unite; chiede agli Stati membri di 
predisporre sin da ora il proprio contributo a tale forza;7. invita il 
Consiglio a decretare un emba rgo sulle forniture di armi a Israele e alla 
Palestina;8. invita il Consiglio e la Commissione a convocare urgentemente 
il Consiglio di associazione UE-Israele al fine d'illustrare la sua 
posizione al governo israeliano, chiedendogli di ottemperare alle ultime 
risoluzioni dell'ONU e di dare una risposta positiva agli sforzi 
attualmente esplicati dall'UE per addivenire a una soluzione pacifica del 
conflitto; chiede in tale contesto alla Commissione e al Consiglio di 
sospendere l'Accordo euromediterraneo di associazione UE-Israele;9. 
sottolinea la particolare responsabilità degli Stati Uniti nella crisi, 
dovuta soprattutto alla loro influenza sulla politica israeliana, e 
sostiene la decisione d'inviare una delegazione statunitense ad alto 
livello nella regione per cercare di far riprendere i colloqui fra le due 
parti e porre termine alla violenza;10. si compiace del sostegno dato dalla 
Lega araba alla proposta saudita, che dovrebbe costituire una base di 
discussione per un accordo di p ace duraturo fra Israele e Palestina, e 
invita il governo israeliano a riconoscere questo giro di boa 
nell'atteggiamento degli Stati arabi nei confronti del conflitto;11. 
condanna fermamente i recenti atti di antisemitismo perpetrati in Europa, 
come quelli contro sinagoghe, scuole e cimiteri ebraici;12. esprime pieno 
sostegno agli israeliani, ai palestinesi e alle organizzazioni 
internazionali che, ad ogni livello, lavorano per la pace, inclusi i 
riservisti israeliani che si rifiutano di prestare servizio nei territori 
occupati, ed esprime in particolare solidarietà e sostegno alle coalizioni 
israelo-palestinesi per la pace;13. chiede a Israele di garantire il libero 
accesso dei mezzi d'informazione ai Territori occupati e di consentire alle 
autorità diplomatiche e consolari di contattare i cittadini UE nella 
regione;14. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente 
risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo e al Parlamento 
d'Israele, al Presidente dell'Autorità n azionale palestinese e al 
Consiglio legislativo palestinese, al Segretario generale delle Nazioni 
Unite, al Presidente e al Congresso degli USA e al Segretario generale 
della Lega araba.