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Algeria: repressione del movimento nonviolento (tribų della Kabylia)
In Algeria, il governo di Bouteflika e la giunta di militari che conducono
la dittatura stanno approfittando dello stato grave del conflitto
mediorientale e della focalizzazione dell'opinione pubblica internazionale
su questa zona del mondo per fare piazza pulita in Kabylia.
(per pių informazioni visitare il sito dell'Associazione
ASAKA-Italia:<http://digilander.iol.it/asaka>http://digilander.iol.it/asaka
Queste ultime settimana, il 70% dei delegati della coordinazione dei
villaggi e tribų della Kabylia (movimento nonviolento di protesta contro la
negazione dei diritti individuali e collettivi) sono stati arrestati e
tenuti in carcere senza nessuna accusa in contradizione totale con le
convenzioni per i diritti umani. I gendarmi escono dall'isolamento
impostoli dalla popolazione e ritornano ad uccidere i giovani manifestanti.
Non sparano pių pallotole reali come durante l'estate scorso, ma usano le
bombe lacrimogene sparate a bruciapello, maccette e coltelli.
La repressione del movimento sembra che si faccia con il consenso di tutti
gli stati limitrofi e occidentali. Una marcia di circa 60.000 manifestanti
per la Kabilia, a Parigi, l'altro ieri, č stata completamente boicottata
dai media francesi e internazionali.
Altre proteste sono previste per il 20 aprile prossimo in tutto il mondo,
da parte delle associazioni berbere. Rimanete in contatto con il nostro
sito per saperne di pių.
Karim METREF
Associazione ASAKA-Italia
<mailto:kametref@tin.it>kametref@tin.it