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Cardinal Ruini: preoccupato per eventuale modifica 185/90



Cardinal Ruini: preoccupato per eventuale modifica 185/90

di Redazione (redazione@vita.it)

11/03/2002 Vita
Il cardinal Ruini, riferisce l'agenzia Misna, invita a non attenuare i controlli sul commercio delle armi. Soddisfazione dei missionari
Preoccupazione per le prospettive di modifica della legge sul commercio di armi è stata espressa questo pomeriggio dal presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Camillo Ruini.
Nella sua prolusione in apertura dei lavori del Consiglio permanente della Cei, il porporato - riferisce l'agenzia missionaria Misna - ha precisato come occorra “fare attenzione a che la ratifica da parte del Parlamento italiano dell'accordo quadro per la ristrutturazione dell'industria europea di difesa non comporti l'attenuarsi dei controlli sul commercio delle armi”.
Soddisfatti per le parole del cardinale Ruini si sono immediatamente detti Eugenio Melandri, responsabile di "Chiama l'Africa", e padre Venanzio Milani, a nome degli Istituti missionari italiani. Erano stati proprio questi ultimi, al termine del Forum svoltosi ad Ariccia (Roma) dal 4 all'8 febbraio scorsi, a sollevare la questione, chiedendo nel documento finale che “la normativa in discussione in Parlamento non stravolga i principi ispiratori della legge 185/90 (divieto di esportare armi a nazioni in guerra o che violano i diritti umani) e introduca invece misure di controllo sulla destinazione finale di armi per evitare triangolazioni”.
“Temiamo – ha spiegato alla Misna padre Milani – che la legge ponga l'aspetto economico di questo particolare commercio al disopra dell'etica e della stessa politica. Bisogna che ci si renda conto che favorire il commercio delle armi significa anche favorire il terrorismo”.