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Pacedifesa - Newsletter n.2
Newsletter n.2 del
Centro Studi Difesa Civile
Per la segreteria del CSDC, Karl Giacinti e Sandro
Mazzi.
La prima ricerca sul tema
della difesa civile commissionata dal Ministero della
Difesa ad esponenti dell'area nonviolenta e obiettori di
coscienza. E' uscito:
La
Difesa Civile ed il Progetto Caschi
Bianchi
Peacekeepers
civili disarmati
a cura di F. Tullio, ed. Franco
Angeli, Milano 2001,
158 pagg., Lire 28.000
Hanno
collaborato: Rocco Altieri, Mauro Cereghini, Paolo Di Giandomenico,
Giorgio Giannini, Alberto L’Abate, Giovanni Scotto, Andrea
Scognamillo
Si tratta di una ricerca
curata dal Centro Studi Difesa Civile, La Difesa Civile e il Progetto
Caschi Bianchi. Peakeepers civili disarmati, recentemente pubblicata
dall’editore Franco Angeli.
La nostra è una proposta
pragmatica maturata nell’ambito dell’area nonviolenta al fine di
individuare i principali strumenti civili che contribuiscano alla
prevenzione, alla gestione e alla risoluzione dei conflitti. Siamo
infatti convinti che la sicurezza di ogni paese, Italia compresa, dovrà
essere inserita in futuro in un progetto globale e multidimensionale di
sicurezza, non limitato esclusivamente agli aspetti militari.
Il volume è il frutto
della prima collaborazione italiana di ricercatori che si identificano
nei movimenti per la pace con un organo del Ministero della Difesa, il
Centro Militare di Studi Strategici. Crediamo infatti che un confronto
aperto e leale con le istituzioni democratiche del nostro paese sia
indispensabile per promuovere il rispetto dei diritti umani e un
approccio nonviolento alla prevenzione/trasformazione dei conflitti in
una fase storica che vede prefigurarsi all’orizzonte uno stato di guerra
permanente, oggi in Afghanistan domani chissà.
Nella ricerca viene
individuato uno strumento in particolare - i “Corpi Civili di Pace” o
"Caschi Bianchi" - che può realizzare la cooperazione
civile-militare e organizzazioni governative-non governative in
interventi di politica estera che evitino il ricorso alla forza tout
court. Se infatti da un lato non si può negare il ruolo fondamentale di
controllo della violenza che possono avere le Forze Armate internazionali
in un teatro di guerra (ad esempio nelle missioni internazionali di pace
sotto l’egida dell’ONU), dall’altro bisogna anche dare piena dignità al
lavoro degli "operatori di pace", specialisti in azione
umanitaria, mediazione, negoziato, sviluppo di comunità, diritti umani e
processi elettorali, attraverso l'esperienza accumulata in questi anni da
quella parte del mondo del volontariato che rivolge la propria attenzione
ai paesi colpiti da guerre o da emergenze umanitarie.
Il CSDC si è
costituito nel 1984 ed ha contribuito alla emanazione della legge 230/98,
di riforma del servizio civile, in particolare per l’inserimento dei
paragrafi che prevedono la ricerca e la sperimentazione di difesa civile
non armata e nonviolenta e l’utilizzo degli obiettori in missioni
all’estero. Ha poi effettuato le prime ricerche istituzionali in tal
senso.
Dall’inizio del 2000, gli
aspetti operativi, amministrativi ed organizzativi degli interventi di
mediazione, di problem solving e di formazione, sono stati delegati alla
agenzia “Mediazioni” appositamente costituita. Sono rimaste di diretta
competenza del CSDC la ricerca e la progettazione della strategia psico -
sociale per la trasformazione dei conflitti.
Per maggiori informazioni e per
approfondimenti:
Centro Studi Difesa
Civile
.
Segr. operativa RM:
C/o Associazione per la Pace uff. naz. Via Salaria 89- 00198 Roma
Resp. Karl Giacinti
Tel. 338.63.73.236;
pacedifesa-roma@mediazioni.org
.
Segr. operativa PG:
C/o AUOC, Via della Viola 1- 06122 Perugia
Resp. Sandro Mazzi
Tel. 075 572.66.41;
pacedifesa@libero.it
siti amici
Coop. Mediazioni:
www.mediazioni.org
Comitato promotore CeCoP:
http://go.to/cecop