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Messaggio dalla Palestina (The Center for Conflict Resolution & Reconciliation-CCRR)



Ciao a tutti,

ecco la traduzione di un appello per la pace in Palestina. L'appello, il 
cui originale è in inglese, ci è stato proposto da Fulgida Barattoni 
dell'International Peace Bureau di Ginevra.

 >Date: Thu,  7 Feb 2002 18:49:50 +0200
 >Subject: Ri:Traduzione "Dalla palestina" - eccolo
 >From: "jboveri@inwind.it"<jboveri@inwind.it>
 >To: safusar@tin.it

Ascolto il telegiornale tutti i giorni, con tristezza. I politici e i
mezzi d’informazione mondiali riassumono il nostro conflitto con una
parola: “terrore”. Tutta la storia dell’occupazione, tutta la sofferenza
dei rifugiati palestinesi e dell’isolamento, gli ordini militari, sono atti
umani e molto democratici. Prima che voi mi fraintendiate, vorrei
riconfermare la mia condanna di tutti i tipi di violenza contro i civili e
contro qualsiasi persona di qualsiasi razza, religione o nazionalita’. Mi
oppongo a tutti i tipi di violenza, diretta e indiretta, e vorrei ricordare
a tutti i nostri amici nel mondo, a tutti gli attivisti per la pace, a
tutti gli amanti della pace e addirittura a tutti gli esseri umani che non
e’ umano vivere in uno stato di occupazione per piu’ di 40 anni ed essere
sottoposti all’isolamento e al coprifuoco per anni.
 >Noi viviamo in uno stato di occupazione militare in cui vigono le leggi
d’emergenza britanniche utilizzate durante la Seconda Guerra Mondiale nel
1945, e alcuni di voi non lo sanno, altri non lo vogliono sapere e altri
ancora non vogliono fare nulla. Il mondo sta dimenticando che siamo noi
Palestinesi a vivere in una situazione di occupazione …?!!!. Il mondo sta
dimenticando che siamo rifugiati da 50 anni? Il mondo sta dimenticando che
siamo esseri umani, che abbiamo esigenze umane, di lavorare, di vivere e di
bere acqua come chiunque altro. Lo ripeto, sono contraria a qualsiasi tipo
di violenza, ma la risposta non saranno mai i carri armati, i caccia F16,
la distruzione di centinaia di case e gettare i bambini in strada. Questo
portera’ maggiore violenza e maggiore sofferenza ai civili di entrambe le
parti. Portera’ ulteriori reazioni e azioni di violenza, omicidi, ecc.
L’unica soluzione e’ solo ed esclusivamente la pace, la giustizia, la
riconciliazione.

Io sto insegnando la pace, i diritti umani e l’educazione alla pace ai
bambini palestinesi e mi trovo di fronte a un’ondata di domande su come
reagire in queste situazioni.
Trovo il mio lavoro piu’ difficile di qualsiasi altro: come convincere
bambini piccoli e adolescenti a non reagire e a mantenere i valori della
pace e del rispetto nel loro comportamento.
Vi prego di aiutarci ad ottenere la liberta’, i diritti umani e
l’indipendenza per costruire la pace e la giustizia, perche’ questo e’
l’unico modo per costruire la pace e vivere nel rispetto.
Come pacifista e sostenitrice della non-violenza, non credo che alcun
pacifista potrebbe pensare che i diritti umani sono condizionati
all’accettazione dell’occupazione e all’esecuzione degli ordini
militari.... !!!
Dobbiamo unirci per fermare il circolo di violenza, per dialogare e
parlare finche’ non raggiungiamo una situazione di diritti umani
incondizionati, di giustizia, di pace e di passi avanti verso una
riconciliazione.
Noah Salameh
The Center for Conflict Resolution & Reconciliation-CCRR (Centro per la 
risoluzione dei conflitti e la riconciliazione)
P.O.Box. 861
Bethlehem - Palestine
Tel. +972-2-2767745
Telefax. +972-2-2745475
E-mail: ccrr@palnet.com or salamehn@hotmail.com

Traduzione dall’inglese di Jessica Boveri ithunn@rocketmail.com