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La nonviolenza e' in cammino. 290
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO
Foglio di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di
Viterbo a tutti gli amici della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. e fax: 0761/353532, e-mail: nbawac@tin.it
Numero 290 del 16 novembre 2001
Sommario di questo numero:
1. Peppe Sini, la questione fondamentale
2. Calendario delle iniziative di pace
3. Amelia Alberti, la guerra e l'eroina
4. Un appello di Rawa all'Onu
5. Enrico Peyretti, invece della guerra
6. A Rimini training di formazione nonviolenta con le Peace Brigades
International
7. Per studiare la globalizzazione: da Peter Watkins a Simone Weil
8. La "Carta" del Movimento Nonviolento
9. Per saperne di piu'
1. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: LA QUESTIONE FONDAMENTALE
La questione fondamentale (piu' ancora di quella che apre Il mito di Sisifo
di Camus) e' se riconosciamo o no a tutti gli esseri umani il diritto a
vivere.
Se si', ne discende l'illiceita' assoluta dell'uccidere altri esseri umani.
E la guerra, intrinsecamente consistendo della commissione di plurimi
omicidi, e' quindi sempre inammissibile.
*
Poscritto: giova ricordarlo, poiche' addolora e indigna che esimie
personalita', che ancora pochi mesi fa dichiaravano la loro opposizione
assoluta all'abominevole pratica della pena di morte, abbiamo potuto farsi
correi e fin corifei della guerra tuttora in corso, massiva esecuzione
capitale di tanti innocenti; senza processo, senza ragione, senza pieta'.
2. CALENDARIO DELLE INIZIATIVE DI PACE
[Ovviamente le iniziative di pace di seguito segnalate sono quelle di cui
siamo venuti a conoscenza e che ci sembrano caratterizzate da due scelte
precise: I. la nonviolenza; e II. la difesa dei diritti umani, del diritto
internazionale, della legalita' costituzionale]
Venerdi 16 novembre
- in Italia: sciopero dei lavoratori metalmeccanici
- ad Alessandria: alle ore 21, presso la Camera del lavoro (via Cavour 27,
tel. 0131308217), proposta di dibattito, di immagini e di testimonianze su
"Popoli negati, popoli di troppo". Per avviare un percorso di riflessione,
intrecciando la questione kurda con altre grandi questioni, in particolare
l'esperienza zapatista. Presentazione del video: "Newroz 2001, osservatori
di pace in Turchia", e del video "Aqui estamos", sulla marcia zapatista dal
Chiapas a Citta' del Messico.
- a Bologna: alle ore 15,30 presso la sala del Consiglio dell'Ordine degli
Avvocati, in piazza dei Tribunali, incontro su "i giuristi e la guerra".
Interverranno: Lucia Serena Rossi, Universita' di Bologna; Maria Virgilio,
Universita' di Bologna; Bruno Desi, Iniziativa Giuridica Democratica; Pietro
Guidotti, Magistratura Democratica; Nazzarena Zorzella, Associazione Studi
Giuridici Immigrazione.
- a Bolzano: alle ore 20 introduzione all'Ayur Veda Maharishi (in lingua
tedesca): "Das Wissen von langem Leben, von Krankheit und Gesundheit".
Relatore: dott. Wolfgang Schchinger. Per informazioni: agm@maharishi.it
- a Busto Arsizio: alle ore 21 in via Pozzi 7, riflessione sull'islam con
Davide Bernocchi.
- a Carrara: alle ore 17 Giulietto Chiesa presenta il libro "Afghanistan
anno zero". Per informazioni: tel. 058572193.
- a Como: alle ore 21 nell'Aula Magna dell'Universita' (via Castelnuovo 7),
convegno promosso dal Coordinamento comasco per la pace su "Addio alle armi.
La nonviolenza come pratica e progetto di liberta'".
- a Feltre: all'Hangar, seminario sull'acqua.
- a Marghera (VE): alle ore 17, al Teatro Aurora, "Venezia per la vita: la
campagna per l'abolizione della pena di morte nel mondo".
- a Milano: alle ore 18 davanti al Palazzo di Giustizia di Milano, si terra'
un secondo presidio di solidarieta' ai magistrati antimafia. Per contatti:
omicronweb@tiscalinet.it
- a Modena: si terra' il settimo Incontro cristiano-musulmano, organizzato
dalle ACLI, sul tema della donna fra cristianesimo e islam. Parleranno
soprattutto donne (musulmane e cristiane di diverse confessioni, ma anche
buddhiste ed ebree). Per informazioni: segretariato.aclimo@libero.it oppure
a francesca_maletti@libero.it
- a Molfetta: alle ore 19 alla Fabbrica di S. Domenico, incontro con
Vincenzo Caruso di Emergency. Per contatti: scuoladipace.dontonino@tin.it
- a Orciano di Pesaro: fino al 18 novembre prosegue la mostra "Entrare in
Africa" a cura dell'Associazione Chiama l'Africa, presso la Sala Santa
Caterina, in Piazza Garibaldi, aperta tutti i giorni dalle 17 alle 20.
- a Orte (VT): al liceo scientifico, con inizio alle ore 14, sesto incontro
del corso di educazione alla pace. Per informazioni: nbawac@tin.it
- a Palermo: inizia il convegno internazionale su Danilo Dolci. Per
contatti: info@cppp.it, www.cppp.it, segreteria@danilodolci.net,
www.danilodolci.net
- a Roma: al centro sociale La Torre, in via Bertero 13, prosegue
l'iniziativa a sostegno del progetto "L'osteria a Calcutta". Per
informazioni: tel. 0665741387, e-mail: osteriacalcutta@libero.it
- a Roma: alle ore 18 precise, nel salone della cooperativa "Spazio comune",
via Ostiense 152 B (stazione Garbatella della metro B), incontro con Arturo
Paoli, piccolo fratello di Foucauld, che tuttora, a novant'anni di eta', si
occupa di bambini di strada in Brasile, continuando a fare dibattiti e
scrivere libri; con Gerard Lutte, che sta per ritornare nelle strade del
Guatemala; e con ragazze e ragazzi che testimonieranno di quanto hanno
vissuto con le ragazze e ragazzi di strada del Guatemala. Alle ore 18
precise (dobbiamo lasciare libero il salone alle 20,30) iniziera' la
proiezione del video di Gerardo, "Mirna e Mayra ci rccontano la strada"
(durata: un'ora). Segue il dibattito. Per informazioni e contatti:
quetzalitas@tin.it
- a Taranto: presenza pacifista con un messaggio di pace in occasione della
venuta del Presidente della Repubblica a Taranto e della partenza delle navi
per la guerra. L'iniziativa e' promossa da Associazione per la Pace, Caritas
Diocesana, Chiesa Valdese, Legambiente, Libera, PeaceLink, Pax Christi,
Taranto Solidale. Per informazioni: e-mail: a.marescotti@peacelink.it, sito:
www.peacelink.it
- a Trieste: alle ore 16 in Piazza dell'Unita' d'Italia davanti alla
Prefettura presidio contro la guerra promosso dal Partito Umanista. Per
informazioni: dino.mancarella@infinito.it, davide.bertok@adriacom.it
- a Trieste: alle ore 18 in via Trento 8, primo seminario del ciclo "Chi ha
paura della scienza?".
- a Viterbo: alle ore 17 presso la sala conferenze della Camera di
Commercio, conferenza di Amnesty International "Non sopportiamo la tortura",
interverra' il presidente della sezione italiana di Amnesty, Marco Bertotto.
*
Sabato 17 novembre
- a Bologna: presso la sede di Legambiente, in piazza XX settembre 7 (a
poche decine di metri dalla stazione ferroviaria), dalle 10 alle 16,30, si
riunisce il gruppo di lavoro sulla nonviolenza della Rete di Lilliput. Per
informazioni: tel. 3389463352, e-mail: pilati73@libero.it,
segreteria@retelilliput.org, puglipas@interfree.it
- a Bolzano: alle ore 16,30, conferenza sull'architettura vedica: "Sthapatya
Veda, l'arte di costruire in armonia con la Legge Naturale". Relatrice:
dottoressa Licia Mastella. Per informazioni: agm@maharishi.it
- a Bolzano: alle ore 17, presso Kolpinghaus, via Ospedale, Josephsaal,
incontro-dibattito con il prof. Francesco Zannini, docente al Pontificio
Istituto di Studi Arabi e di Islamistica, sul tema: "Islam e occidente: un
problema di conoscenza". L'iniziativa e' promossa dal "Comitato per la
difesa ed il rilancio della Costituzione" di Bolzano.
- a Carugate: partita antirazzista allo stadio don Bosco alle ore 20,30.
- a Feltre: all'Hangar, seminario su Porto Alegre.
- a Imola: alle ore 14 in via Tirassegno 1, seminario sulla gobalizzazione
del social forum.
- a Marghera (VE): ore 9, in Piazzale Concordia, "Operazione nocciolina",
campagna nazionale per l'autosviluppo, promosso da Mani tese in cooperazione
con le associazioni contadine locali salvadoregne. Per informazioni: tel.
0412747645, e-mail: lucapozzato@libero.it
- a Mestre (VE): tutti i giorni (salvo imprevisti) dalle 17.00 alle 19.30 in
piazza Ferretto, il Venezia social forum organizza un presidio permanente
avente lo scopo di informare e sensibilizzare l'opinione pubblica e
promuovere iniziative per la cessazione della guerra. Per contatti:
miriamsil@libero.it
- a Milano: ore 16, in via Marco d'Agrate 11, festa di compleanno della casa
per la pace.
- a Modena: prosegue e si conclude il settimo Incontro cristiano-musulmano,
organizzato dalle ACLI, sul tema della donna fra cristianesimo e islam.
Parleranno soprattutto donne (musulmane e cristiane di diverse confessioni,
ma anche buddhiste ed ebree). Per informazioni:
segretariato.aclimo@libero.it oppure a francesca_maletti@libero.it
- a Orciano di Pesaro: presso la Sala Convegni S. Caterina in piazza
Garibaldi si terra' un incontro-dibattito sul tema "Dopo il G8 l'Africa ci
interroga", promosso da "Chiama l'Africa".
- a Palermo: prosegue il convegno internazionale su Danilo Dolci.
- a Palermo: giornata contro la guerra e il militarismo promossa dal
Coordinamento autorganizzato degli studenti medi presso il Laboratorio
Zeta, via Arrigo Boito 7. Ore 16,30 dibattito con Antonio Rampolla (Forum
Sociale Siciliano), Marco Antonio Pirrone (Universita' di Palermo), Andrea
Cozzo (Universita' di Palermo), Enza Panebiaco (Libreria "I fiori blu"). Ore
19 proiezione di "Full metal jacket" di Stanley Kubrick. Dalle ore 22
incontro conviviale.
- a Roma: alle ore 22,30, al Barcone sul Tevere "Amici del Tevere",
Lungotevere degli Artigiani, serata promossa da "Children. Fondo per
l'infanzia" con spettacolo di Capoeira e discoteca, ingresso lire 20.000.
Il ricavato andra' a sostegno del progetto Sudafrica-Durban. Per saperne di
piu': e-mail: rumolo@dia.uniroma3.it, sito:
www.prochildren.it/progetti/sudAfrica/durban.htm
- a Torino: alle ore 17,30 presso la libreria Abba, via Maddalene 46B,
"Musica dal silenzio: San Giovanni della Croce e l'Islam", musiche di
Federico Mompou, canta Graziella Ricupero, a cura di Claudio Canal; info:
tel. 011531264, e-mail: claunal@libero.it
- a Viadana: alle ore 20,30, Galleria G. Bedoli: incontro pubblico "Storie
di migranti: donne e uomini, cittadini del mondo". Per informazioni:
Associazione Resistenza e Pace, tel. 0522454832, e-mail: ass-rep@libero.it,
in rete: www.lilliput.it
- A Viterbo: iniziativa contro la guerra, nel pomeriggio in piazza delle
erbe.
*
Domenica 18 novembre
- a Lodi: dalle ore 9 alle ore 17 presso la sala congressi della Banca
popolare di Lodi, piazza Polenghi Lombardo, terza assemblea nazionale della
Convenzione permanente delle donne contro la guerra.
- a Mestre (VE): tutti i giorni (salvo imprevisti) dalle 17.00 alle 19.30 in
piazza Ferretto, il Venezia social forum organizza un presidio permanente
avente lo scopo di informare e sensibilizzare l'opinione pubblica e
promuovere iniziative per la cessazione della guerra. Per contatti:
miriamsil@libero.it
- a Orciano di Pesaro: si conclude la mostra "Entrare in Africa" a cura
dell'Associazione Chiama l'Africa, presso la Sala Santa Caterina, in Piazza
Garibaldi, aperta tutti i giorni dalle 17 alle 20.
- a Palermo: si conclude il convegno internazionale su Danilo Dolci.
- a Viterbo: alle ore 16 presso il centro sociale occupato autogestito
"Valle Faul" incontro di formazione alla nonviolenza.
*
Lunedi 19 novembre
- a Mestre (VE): tutti i giorni (salvo imprevisti) dalle 17.00 alle 19.30 in
piazza Ferretto, il Venezia social forum organizza un presidio permanente
avente lo scopo di informare e sensibilizzare l'opinione pubblica e
promuovere iniziative per la cessazione della guerra. Per contatti:
miriamsil@libero.it
- a Milano: alle ore 21, presso il Circolo della Stampa, Sala Bracco,
incontro su "media e guerre dimenticate"; intervengono i giornalisti: Maso
Notarianni (Afghanistan); Luca Vido (Tibet); Angelo Ferrari (Corno d'Africa
e Sudan); Enrico Fovanna (Kurdistan). La serata ha il patrocinio di
Emergency (presente in sala Teresa Strada), associazione a cui andranno i
proventi della serata benefica, a offerta libera, e quelli delle vendite dei
libri.
- a Roma: "Scritti d'Africa. Bibliografia cronologica della letteratura
africana edita in Italia dal 1913". Presentazione del volume pubblicato
dall'Isiao (Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente). Alle ore 19 presso
la Casa delle Culture, via di san Crisogono 45, a Roma. Una iniziativa di:
Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente, Casa delle culture e Gruppo
Scritti D'Africa. Info: 06328551.
- a Viterbo: alle ore 21,30 presso il circolo Arci "Il mulino", in via della
Molinella, riunione della "Rete no global" di Viterbo per preparare nuove
iniziative contro la guerra.
*
Martedi 20 novembre
- a Mestre (VE): tutti i giorni (salvo imprevisti) dalle 17.00 alle 19.30 in
piazza Ferretto, il Venezia social forum organizza un presidio permanente
avente lo scopo di informare e sensibilizzare l'opinione pubblica e
promuovere iniziative per la cessazione della guerra. Per contatti:
miriamsil@libero.it
- a Milano: incontro sull'Afghanistan, con Cristina Cattafesta, di
Emergency-Donne in Nero, di ritorno dal Pakistan; alle 20,30 presso la Casa
per la Pace, in via Marco d'Agrate 11 (tel. 0255230332, e-mail:
casapace@tiscalinet.it, sito: www.web.tiscali.it/casapace).
- a Viterbo: iniziativa del "Centro di ricerca per la pace".
*
Mercoledi 21 novembre
- a Fano: tutti i mercoledi dalle ore 18 alle ore 19, in piazza XX
settembre, iniziativa di Rete Lilliput e MIR contro la guerra. Per contatti:
lucben@libero.it
- a Genova: consueta manifestazione settimanale dalle ore 18 alle ore 19 in
silenzio sui gradini del palazzo Ducale. Per contatti: norma.b@libero.it
- a Mestre (VE): tutti i giorni (salvo imprevisti) dalle 17.00 alle 19.30 in
piazza Ferretto, il Venezia social forum organizza un presidio permanente
avente lo scopo di informare e sensibilizzare l'opinione pubblica e
promuovere iniziative per la cessazione della guerra. Per contatti:
miriamsil@libero.it
- a Padova: alle ore 20,30 presso la sala del Teatro Parrocchiale S. Carlo
in via Guarnieri (Arcella) incontro con il teatro palestinese "Inad". il
"Teatro Inad" e' un gruppo di attori professionisti palestinesi proveniente
da Beit Jala, citta' dei Territori Autonomi Palestinesi. Faranno una tournee
in varie parti d'Italia offrendo al pubblico italiano i loro spettacoli (uno
per ragazzi delle scuole elementari e medie ed uno per adulti) e la loro
esperienza cosi' importante e cosi' difficile. Per informazioni: tel.
0498755116, fax: 0498755714, e-mail: etimos@etimos.it, sito: www.etimos.it
*
Giovedi 22 novembre
- a Mestre (VE): tutti i giorni (salvo imprevisti) dalle 17.00 alle 19.30 in
piazza Ferretto, il Venezia social forum organizza un presidio permanente
avente lo scopo di informare e sensibilizzare l'opinione pubblica e
promuovere iniziative per la cessazione della guerra. Per contatti:
miriamsil@libero.it
- a Napoli: incontro per costituire un forum sociale universitario, presso
la Facolta' di Lettere e Filosofia, via Porta di Massa 1, alle ore 11,30.
Per ulteriori informazioni contattare: uniforum@libero.it
- a Roma: tutti i giovedi il GSI (Gruppo di Solidarieta' Internazionale) e
la Comunita' di San Leone testimonieranno il proprio impegno contro al
guerra. Per contatti: via Boccea 60, 00167 Roma, tel. 066633448 (dalle ore
16,30), e-mail: grupposolidarietainternazionale@hotmail.com
- a Torino: presso il Centro Studi Domenico Sereno Regis, via Garibaldi 13,
alle ore 20,30: "La politica dell'azione nonviolenta secondo Gene Sharp:
teorie del potere", con Enrico Peyretti e Carla Toscano. Per informazioni:
tel. 011532824.
- a Viterbo: presso il centro sociale "Valle Faul" iniziativa contro il
razzismo, partecipano Dino Frisullo e rappresentanti delle comunita'
straniere in Italia.
*
Venerdi 23 novembre
- a Cazzago S. Martino: alle 20,30 presso la biblioteca di Cazzago S.
Martino verra' presentato il libro curato da Francesco Ongaro per
l'associazione "Apassoduomo" con il patrocinio del Comune, che raccoglie
testimonianze sui giorni del g8 a Genova, dal titolo "Tra ancora e mai
piu'". Per informazioni: info@apassoduomo.org
- a Mestre (VE): tutti i giorni (salvo imprevisti) dalle 17.00 alle 19.30 in
piazza Ferretto, il Venezia social forum organizza un presidio permanente
avente lo scopo di informare e sensibilizzare l'opinione pubblica e
promuovere iniziative per la cessazione della guerra. Per contatti:
miriamsil@libero.it
- a Milano: alle ore 19-23 presso la Camera del lavoro in corso Porta
Vittoria 43, dibattito contro la guerra, verso Porto Alegre 2002.
Partecipano: Bernard Cassen (presidente Attac Francia, vicedirettore de "Le
monde diplomatique"), Toni Negri (filosofo), Mario Agostinelli (Cgil
Lombardia), Marco Bersani (Attac Italia), Jose' Luis Del Roio (Forum
Mondiale delle Alternative), Sabina Siniscalchi (segretaria di Mani Tese);
presiede: Nicola Nicolosi (segr. Cgil Lombardia); introduce: Giorgio Riolo
(Associazione Culturale Punto Rosso). Per informazioni e contatti:
puntorosso@puntorosso.it
- a Orte (VT): al liceo scientifico, con inizio alle ore 14, settimo
incontro del corso di educazione alla pace.
- a Parma: presso Teatro Due, ore 20,30, forum aperto su: "Informazione e
manipolazioni mediatiche"; partecipano: il regista Enrico Giardino,
Pierluigi Sullo (caporedattore di "Carta"), il fisico Marcello Cini e il
fotografo Carlo Cerchioli. L'iniziativa e' nell'ambito del Festival di
cinema scientifico Prix Leonardo - che dal 21 al 24 Novembre a Palazzo
Soragna, Parma, prevede la proiezione continua, a ingresso libero, di
filmati scientifici inediti provenienti da televisioni o laboratori o
registi indipendenti di tutto il mondo. Info: Fondazione Medikinale via
Gramsci 14, Parma, tel. 0521985886, e-mail: info@prixleonardo.org
- a Torino, all'Arsenale di pace, in piazza Borgo Dora 61, Where The Eagles
Fly, in collaborazione con Zonta Torino Due, promuove "donne di pace",
incontro inter-religioso con le piu' importanti rappresentanti femminili
delle diverse culture per imparare a condividere i profondi messaggi che
ogni religione ci insegna e per superare le barriere culturali e razziali.
Un lungo week-end di seminari esperienziali per capire come il messaggio
d'amore che porta in se' ogni credo puo' realizzarsi sul terreno comune
della solidarieta' attraverso l'impegno nel sociale. Questo incontro
interreligioso promosso da Where The Eagles Fly, contribuira' al
finanziamento della campagna Unicef-Zonta International per la vaccinazione
contro il tetano materno e neonatale in Nepal. Per informazioni:
www.siberianshamanism.com
- a Verbania: alle ore 21, a Palazzo Flaim, assemblea-dibattito sulla
proposta di legge per la formazione delle Forze dell'Ordine secondo i
principi e la prassi della nonviolenza. Introduce: on. Laura Cima, del
Gruppo Verdi alla Camera, membro della Commissione Esteri. Intervengono:
Davide Melodia, gia' Segretario del Movimento Nonviolento e della Lega per
il Disarmo Unilaterale; Gabriele Ghezzi, dirigente nazionale del S.I.U.L.P.;
Gianni Barbacetto della redazione del settimanale "diario". Per
informazioni: tel. 0323404220, 032380347, e-mail: paolo.caruso@libero.it,
verdi.verbano@virgilio.it
*
Sabato 24 novembre
- in tutta Italia: Il 24 novembre decine di associazioni e organizzazioni
non profit celebrano il Buy Nothing Day, la Giornata Mondiale del Non
Acquisto. Dal 1992 la Giornata vede coinvolte centinaia di migliaia di
persone in tutto il mondo nel piu' grande sciopero del consumo che la
societa' occidentale abbia mai conosciuto. Sono decine le associazioni e i
gruppi che quest'anno in Italia celebrano questa giornata.
Per informazioni: bnd2001italy@terre.it, www.terre.it/bnd2001italy,
www.retelilliput.it, www.unimondo.it/bilancidigiustizia. Portavoce: Umberto
Di Maria, Terre di mezzo, tel. 0248953031; Amalia Navoni, coordinamento Nord
Sud e Nodo di Milano Rete di Lilliput, amalia.navoni@rvm.inet.it; Silvia
Marastoni, gruppo consumo critico del Milano social forum, tel. 3487160563;
Caterina Azzoni, gruppo consumo critico del Milano social Forum, 3290834882;
Roberto Brambilla, coordinatore del gruppo di lavoro tematico (della Rete di
Lilliput Nazionale) "Impronta ecologica", r.brambilla@mclink.it, tel.
0396908533; Davide Barillari, associazione Tatavasco, tel. 029504678; don
Gianni Fazzini, Movimento Bilanci di Giustizia, tel. 0415381479.
- a Bologna: al teatro Arena del sole, via Indipendenza 44, inizio alle ore
9, prima giornata nazionale della finanza etica e solidale. Per contatti:
info@finanza-etica.org
- a Mestre (VE): tutti i giorni (salvo imprevisti) dalle 17.00 alle 19.30 in
piazza Ferretto, il Venezia social forum organizza un presidio permanente
avente lo scopo di informare e sensibilizzare l'opinione pubblica e
promuovere iniziative per la cessazione della guerra. Per contatti:
miriamsil@libero.it
- a Milano: alle ore 10-13,30 presso la Camera del lavoro in corso Porta
Vittoria 43, prosegue il dibattito contro la guerra, verso Porto Alegre
2002. Partecipano: Vittorio Agnoletto (Genoa Social Forum), Cristophe
Aguiton (Attac Francia), Carla Casalini ("il manifesto"), Giulietto Chiesa
(giornalista, saggista), Giorgio Cremaschi (Sinistra Sindacale-Fiom
Piemonte), Giulio Girardi (teologo della liberazione), Emilio Molinari
(Punto Rosso - Comitato italiano acqua). Per informazioni e contatti:
puntorosso@puntorosso.it
- a Rimini: training di formazione nonviolenta con le Peace Brigades
International. Colonia Stella Maris, via Regina Margherita, 18, Marebello di
Rimini. Il corso e' a numero chiuso (massimo 30 partecipanti), occorre dare
conferma al piu' presto a Daniele Aronne: tel. 0541751498, cell. 3494419638,
e-mail: operazione.colomba@libero.it
- a Torino: all'Arsenale di pace, in piazza Borgo Dora 61, prosegue
l'iniziativa "donne di pace".
- a Torino: alle ore 17,30 presso la libreria Abba, via Maddalene 46B,
"Afghanistan, paese di poesia": testi raccontati e interpretati da Claudio
Canal, audizione di musiche dall'Afghanistan; info: tel. 011531264, e-mail:
claunal@libero.it
- a Verona: con inizio alle ore 11 presso la casa della nonviolenza in via
Spagna 8, riunione dei collaboratori di "Azione nonviolenta". Per
informazioni: e-mail: azionenonviolenta@sis.it, sito: www.nonviolenti.org
- a Viterbo: presso il centro sociale "Valle Faul" iniziativa contro la
guerra, partecipano una rappresentante delle Donne in nero, Peppe Sini,
Giulio Vittorangeli.
*
Domenica 25 novembre
- In Italia: iniziativa di pace dell'Azione cattolica, settore giovani, con
raccolta di fondi per la riduzione del debito dei paesi impoveriti.
- a Mestre (VE): tutti i giorni (salvo imprevisti) dalle 17.00 alle 19.30 in
piazza Ferretto, il Venezia social forum organizza un presidio permanente
avente lo scopo di informare e sensibilizzare l'opinione pubblica e
promuovere iniziative per la cessazione della guerra. Per contatti:
miriamsil@libero.it
- a Rimini: training di formazione nonviolenta con le Peace Brigades
International. Colonia Stella Maris, via Regina Margherita, 18, Marebello di
Rimini. Il corso e' a numero chiuso (massimo 30 partecipanti), occorre dare
conferma al piu' presto a Daniele Aronne: tel. 0541751498, cell. 3494419638,
e-mail: operazione.colomba@libero.it
- a Torino: all'Arsenale di pace, in piazza Borgo Dora 61, si conclude
l'iniziativa "donne di pace".
- a Verona: con inizio alle ore 10,30 presso la casa della nonviolenza in
via Spagna 8, riunione del comitato di coordinamento del Movimento
Nonviolento. Per informazioni: e-mail: azionenonviolenta@sis.it, sito:
www.nonviolenti.org
- a Viterbo: presso il centro sociale "Valle Faul" consueto incontro
settimanale di formazione alla nonviolenza.
*
Lunedi 26 novembre
- a Viterbo: alle ore 21,30 presso il circolo Arci "Il mulino", in via della
Molinella, riunione della "Rete no global" di Viterbo.
*
Mercoledi 28 novembre
- a Roma: "Ricerca archeologica e antropologica nella valle del Sankarani
(Mali), con Samou Camara (Universite' de Paris 1). Alle ore 17 presso il
Museo Civico di Zoologia, via Ulisse Aldovrandi 18, a cura dell'Istituto
Italiano per l'Africa e l'Oriente nell'ambito degli "Incontri con l'Africa".
*
Venerdi 30 novembre
- a Orte (VT): al liceo scientifico, con inizio alle ore 14, settimo
incontro del corso di educazione alla pace.
- a San Domenico di Fiesole (FI): ore 21, alla Badia Fiesolana: "La
nonviolenza non e' un'utopia", mons. Luigi Bettazzi. L'iniziativa e'
promossa dal Centro studi economico-sociali di Pax Christi e dalla
Fondazione Ernesto Balducci. Per informazioni e iscrizioni: tel/fax:
0552374505.
*
Sabato primo dicembre
- a Bracciano: dibattito sulla pace promosso da "Terra e liberta'". Info:
0699849054.
- a Sant'Anastasia (NA): manifestazione dedicata alla cultura africana e
raccolta fondi per la realizzazione di progetti in Africa. Per contatti:
a.tim@inwind.it
- a Tavarnuzze (FI): alla "Casa per la Pace", via Quintole per le
Rose,131/133: ore 9,30: saluto di mons. L. Bettazzi; ore10: "I diritti
minacciati tra situazione interna e internazionale", prof. U. Allegretti,
universita' di Firenze; ore 11: "I diritti del lavoro", prof. G.Ghezzi,
universita' di Bologna; ore12: discussione; pausa pranzo; ore 15: "I diritti
dei migranti", prof. C. Corsi, universita' di Firenze; ore16,30: "Le minacce
al diritto alla salute", prof. C. Pellicano', presidente Fondazione E.
Balducci. L'iniziativa e' promossa dal Centro studi economico-sociali di Pax
Christi e dalla Fondazione Ernesto Balducci. Per informazioni e iscrizioni:
tel/fax: 0552374505.
*
Domenica 2 dicembre
- a Bologna: alle ore 9,30, presso la Cisl Emilia Romagna, in via Milazzo
16, assemblea di "Chiama l'Africa". Per contatti: sito: www.chiamafrica.it,
e-mail: info@chiamafrica.it, tel. 065430082.
- a Sant'Anastasia (NA): si conclude la manifestazione dedicata alla cultura
africana e raccolta fondi per la realizzazione di progetti in Africa. Per
contatti: a.tim@inwind.it
- a Tavarnuzze (FI): alla "Casa per la Pace", a via Quintole per le
Rose,131/133: ore 9,30: "diritto alla cultura e all'educazione" (prof. G.
Codrignani); ore 10,30: discussione; ore 11,30: conclusioni, prof. U.
Allegretti. L'iniziativa e' promossa dal Centro studi economico-sociali di
Pax Christi e dalla Fondazione Ernesto Balducci. Per informazioni e
iscrizioni: tel/fax: 0552374505.
- a Viterbo: presso il centro sociale "Valle Faul" consueto incontro
settimanale di formazione alla nonviolenza.
*
Lunedi 3 dicembre
- a Viterbo: alle ore 21,30 presso il circolo Arci "Il mulino", in via della
Molinella, riunione della "Rete no global" di Viterbo.
*
Martedi 4 dicembre
- a Roma: prosegue il ciclo di incontri dei "Martedi dell'Africa" presso la
libreria Odradek.
*
Venerdi 7 dicembre
- a Parma: incontro sul tema "battere il terrorismo: c'e' un'alternativa
alla guerra", alle ore 21 nella sala convegni dell'Hotel Stendhal.
Interverranno Gianni Rinaldini, segretario CGIL Emilia-Romagna, F. Dradi,
segretario regionale Legambiente, Jacopo Venier, responsabile Esteri del
PdCI, Ali Rashid Khalil, della Delegazione palestinese in Italia.
All'assemblea hanno assicurato la loro presenza numerose Comunita'
d'immigrati. Per informazioni: pdcipr@libero.it
- a Orte (VT): al liceo scientifico, con inizio alle ore 14, ottavo incontro
del corso di educazione alla pace.
*
Mercoledi 12 dicembre
- a Roma: "Mersa Gawasis, Aaqiq e Adulis: tre approdi antichi lungo la costa
africana del Mar Rosso", con Rodolfo Fattowich (Istituto Universitario
Orientale). Alle ore 17 presso il Museo Civico di Zoologia, via Ulisse
Aldovrandi 18, a cura dell'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente
nell'ambito degli "Incontri con l'Africa". Info: 06328551.
3. RIFLESSIONE. AMELIA ALBERTI: LA GUERRA E L'EROINA
[Amelia Alberti e' la presidente del circolo verbano di Legambiente. Per
contatti: lambient@tiscalinet.it]
"E poi c'e' la questione droga. E' di ieri l'ultimo allarme lanciato
dall'agenzia Onu che si occupa di lotta al narcotraffico: le scorte dei
Taliban sono calate in modo sensibile anche perche', come dimostrato dai
recenti sequestri, c'e' stata la corsa a "fare cassa" liberandosi della
merce. L'Alleanza invece ha tanto oppio da riempire per vent'anni il mercato
di eroina. "Il prossimo governo dovra' impegnarsi senza riserve ed equivoci
contro la droga", ha chiesto ieri Hamid Ghodse, presidente dell'agenzia
delle Nazioni Unite con sede a Vienna. Nessuno, ha detto, cerchi di trarre
profitto dalla altrui dipendenza e dalla altrui morte per droga" ("La
Repubblica", 15 novembre 2001).
Leggendo questo articolo, mi chiedevo se, di tante bombe che sono cadute
sull'Afghanistan, qualcuna avesse centrato le coltivazioni di oppio e le
raffinerie clandestine di eroina, che rendono questo territorio, insieme con
i giacimenti di petrolio contigui, cosi' attraente per i loschi trafficanti
di morte.
4. APPELLI. UN APPELLO DI RAWA ALL'ONU
[Questo appello alle Nazioni Unite e al mondo, promosso da Rawa
(Revolutionary Association of the Women of Afghanistan, la principale
associazione delle donne in esilio impegnate nella resistenza al regime
talebano), abbiamo ripreso dal sito de "Il paese delle donne"]
Ormai e' confermato che i talebani hanno lasciato Kabul e l'Alleanza del
nord e' entrata in citta'.
Il mondo deve capire che l'Alleanza del nord e' composta da alcune bande che
hanno mostrato la loro natura ciriminale e inumana quando hanno governato
l'Afghanistan tra il 1992 e il 1996.
La ritirata dei terroristi talebani da Kabul e' uno sviluppo positivo, ma
l'entrata dei violentatori e sciacalli dell'Alleanza del nord e' una notiza
scioccante e terribile per circa due milioni di persone residenti a Kabul le
cui ferite degli anni 1992-1996 non si sono ancora rimarginate.
Migliaia della persone che sono fuggite da Kabul negli scorsi due mesi hanno
dichiarato di temere l'arrivo dell'Alleanza del Nord molto piu' di quanto
temessero il bombardamento degli Stati Uniti.
I Taliban ed Al-Qaeda saranno eliminati, ma l'esistenza dell'Alleanza del
Nord come forza militare, frantumerebbe il gioioso sogno della maggior parte
dell'Afghanistan di liberarsi dalle odiose catene dei barbari Taliban.
L'alleanza del nord intensifichera' orribilmente i conflitti etnici e
religiosi, e non cessera' mai di soffiare sul fuoco di un'altra guerra
civile brutale ed infinita per mantenere il proprio potere.
Le notizie terribili di massacri e saccheggi di cui sono stati vittime i
Taliban o i loro complici stranieri catturati a Mazar-e-Sharif parlano da
se'.
Benche' l'Alleanza del nord abbia imparato come proporsi davanti
all'occidente come "democratica", e sembri perfino sostenere i diritti delle
donne, essa, in realta', non e' affatto cambiata, come un leopoardo non
perde la propria maculatura. Rawa ha gia' documentato i crimini odiosi
dell'Alleanza del nord. Il tempo sta esaurendosi.
Rawa fa appello, prima che sia troppo tardi, alle Nazioni Unite e a tutto il
mondo di prestare attenzione a quanto sta accadendo recentemente nel nostro
sfortunato Afghanistan.
Vorremmo chiedere con forza alle Nazioni Unite di inviare le proprie forze
di pace nel nostro paese, prima che l'Alleanza del nord ricominci a
perpetrare gli indimenticati crimini che ha commesso negli anni suddetti.
Le Nazioni Unite dovrebbero ritirare il relativo riconoscimento al
cosiddetto governo islamico diretto da Rabbani ed aiutare invece
l'istituzione di un governo basato sui valori democratici.
Questo appello raccoglie le aspirazioni della vasta maggioranza della gente
dell'Afghanistan.
5. MATERIALI. ENRICO PEYRETTI: INVECE DELLA GUERRA
[Il testo seguente, recentemente ridiffuso dall'autore nella rete
telematica, e' un estratto dal libro di Enrico Peyretti, Per perdere la
guerra, Beppe Grande Editore, Torino 1999, pp. 89-94. Enrico Peyretti e' una
delle figure piu' illustri della cultura della pace in Italia, per contatti:
peyretti@tiscalinet.it o anche: enrico.peyretti@tin.it]
Questa guerra Nato-Serbia ci ha lacerato, piu' che mai. Ha lacerato
dialoghi, rapporti, anche amicizie, persino famiglie. Alcuni hanno visto che
si poteva e si doveva evitare, altri hanno valutato che non c'era altro da
fare contro l'oppressione del Kossovo. Ora, cercando di placare il dolore,
proviamo a riflettere tanto su questa particolare guerra, quanto sul
fenomeno generale della guerra contemporanea, chiedendoci: che cosa si puo'
fare, invece della guerra, in presenza di un conflitto acuto riguardante i
diritti umani?
*
A . Prima della guerra:
- un conflitto non e' una guerra, fino a quando non lo si pensa risolvibile
soltanto con la distruzione o sottomissione dell'avversario.
- i negoziati devono essere condotti senza ultimatum e senza minacce (l'art.
52 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati vieta la minaccia o
l'uso della forza nel corso delle trattative e dichiara nullo ogni accordo
sottoscritto a seguito di tale costrizione).
- i negoziati hanno bisogno della partecipazione continua di mediatori
civili imparziali, esperti e colti sulla storia, tradizioni, valori,
diritti, attese delle diverse parti in conflitto.
- nelle zone di conflitto la comunita' internazionale deve inviare e fornire
di mezzi adeguati (sempre meno costosi della guerra) un numero grande,
abbondante di osservatori civili, conoscitori di quelle realta' umane, a
fare da testimoni, moderatori, e possibili mediatori.
- ogni stato abbia un ministro della pace, e, nel caso di una tensione o
conflitto, nomini un "avvocato dell'avversario", come si fa entro ogni
ordinamento civile, col compito di cercare, ascoltare, difendere le ragioni
dell'avversario e accusato (questo e' lo sviluppo di una proposta di Aldo
Capitini nel 1948 e di Tullio Vinay nel 1977; cfr. Enrico Peyretti, La
politica e' pace, Cittadella, Assisi 1998, pp. 46-49).
- l'Europa non si affidi solo alla difesa militare, ma realizzi il Corpo di
Pace Civile Europeo, proposto a suo tempo da Alex Langer, secondo la
raccomandazione votata il 10 febbraio 1999 dal Parlamento Europeo (v.
"Azione Nonviolenta", marzo 1999, pp. 10-13).
- L'Italia non si affidi solo alla difesa militare, ma attui l'art. 8, punto
2, comma e), della legge 8 luglio 1998, n. 230, 230, Nuove norme in materia
di obiezione di coscienza, per il quale l'Ufficio nazionale per il servizio
civile ha il compito di "predisporre (...) forme di ricerca e di
sperimentazione di difesa civile non armata e nonviolenta". Il 14 aprile
1998 la Camera impegnava il Governo con una raccomandazione (v. "Azione
Nonviolenta", giugno 1998, p. 14) a costituire, entro sei mesi dall'entrata
in vigore della legge, le strutture per l'attuazione di detto articolo.
- preventivamente, e' utile "mescolare" il piu' possibile le parti
potenzialmente "nemiche": per esempio praticare e incoraggiare il turismo in
terra "nemica", non ritirare il personale diplomatico ne' evacuare i
concittadini da tali territori; cio' non lascia configurare quella terra
come bersaglio vivente, con i suoi abitanti, e costringe a prolungare i
negoziati invece di passare alle armi.
- nel dibattito sul conflitto l'informazione di ogni parte deve sottrarsi
alla funzione di propaganda, che e' la prima azione bellica, quella contro
la verita' e l'obiettivita'; per esempio deve anche denunciare e criticare i
torti della propria parte e dare spazio alle ragioni portate dalla parte
avversaria. La discussione deve essere centrata sull'oggetto e non sui
soggetti.
- acquisire nella cultura politica e nell'opinione pubblica che la guerra e'
illegittima per la suprema legge internazionale, la Carta dell'Onu, che
contiene come prima volonta' e impegno fondativo delle Nazioni Unite la
"decisione" di "salvare le future generazioni dal flagello della guerra", la
quale e' dunque fuori legge, sicche' decidere una controversia con la guerra
e' reato internazionale; inoltre, per l'Italia, la guerra e'
incontrovertibilmente illegittima per l'art. 11 della Costituzione che
impegna a ricercare alternative non belliche anche alla guerra di difesa. La
Carta dell'Onu, art. 51, (e la nostra Costituzione in tale quadro) consente
soltanto la difesa militare immediata e provvisoria da un attacco armato
diretto, con l'obbligo di deferire immediatamente la questione al Consiglio
di Sicurezza dell'Onu.
- gli stati hanno il dovere giuridico e morale di rendere autorevole ed
efficace la funzione dell'Onu contro le minacce alla pace, anche mettendo ad
immediata disposizione i contingenti necessari all'azione coercitiva
internazionale (art. 45). Questa azione di polizia dell'Onu e' un'azione
diversa dalla guerra nella sostanza, nei fini e nell'etica: deve usare il
minimo di forza necessaria, deve far calare la violenza, deve operare nei
limiti della legge, mentre la guerra usa una forza crescente ed una violenza
maggiore, eleva il tasso di violenza complessiva, opera fatalmente fuori
dalla legge.
- diffondere la consapevolezza che quando la politica include la guerra,
cioe' il dare in modo organizzato e premeditato la morte artificiale ad
esseri umani, e il distruggere le loro condizioni di vita, essa contraddice
l'idea stessa di politica, che e' l'arte del convivere componendo e non
sopprimendo le diverse esigenze vitali e i diritti umani. Oggi la "polis",
lo spazio della politica umana, e' l'intera famiglia umana.
*
B. Dentro la guerra:
- avere il coraggio di uscirne, che e' superiore e piu' nobile del coraggio
di entrarvi.
- non umiliare l'avversario, perche' cio' e' stoltezza arrogante e
disastrosa; perche' la vittoria punitiva (Versailles 1919) non fonda ne'
assicura la pace, ma la schiaccia insieme al vinto; perche' l'umiliazione
coltiva il revanscismo.
- de-costruire l'immagine del nemico: questa operazione di propaganda e di
condizionamento psicologico, che sempre sta all'inizio di una guerra,
configura il nemico come sub-umano per autorizzarne e incitarne l'uccisione
come unico colpevole, indegno di vivere. L'operazione informativa e
culturale contraria, restituendo umanita' al "nemico" col mostrarne le
relative ragioni e pregi, smonta le basi interiori della guerra.
- rispettare rigorosamente, anche unilateralmente, lo jus in bello, cioe' i
limiti alle azioni di guerra stabiliti nelle convenzioni internazionali e
dettati dalla ragione morale. Kant dichiara questo principio (cui fa seguire
alcuni esempi): "Nessuno Stato in guerra con un altro deve permettersi degli
atti di ostilita' tali da rendere impossibile, al ritorno della pace, la
confidenza reciproca" ed aggiunge: "altrimenti non sarebbe piu' possibile
concludere nessuna pace e l'ostilita' degenererebbe in una guerra di
sterminio" (Per la pace perpetua, sesto articolo preliminare, trad. di
Alberto Bosi, Edizioni Cultura della Pace). Cioe', se la guerra uccide del
tutto la pace, quindi la fiducia e la lealta', non puo' rivendicare la
minima razionalita' politica.
- tenere aperta e praticare largamente e abbondantemente la comunicazione
con il nemico, in tutte le forme possibili e con tutti i mezzi, da parte di
quanti piu' soggetti possibile, violando intensamente la separazione
bellica, per la stessa ragione ora detta: perche' la comunicazione in parole
umane tiene il conflitto in termini vitali e costruttivi, che sono
radicalmente alternativi alla guerra, anche quando sono tesi. Fin quando si
parla non si spara. L'arma espelle la parola, cioe' la forma umana, e la
parola espelle l'arma. Quando la guerra e' scoppiata, non sono cadute le
alternative ad essa, ma e' proprio quella l'ora di costruire e ricostruire
accanitamente le alternative piu' opposte alla guerra.
- non cercare ne' prospettare un risultato a somma zero, cioe' con tutto il
guadagno da una parte e tutta la perdita dall'altra (in cio' sta il concetto
nefasto di vittoria, che impone o di cedere nella resa senza condizioni o di
subire la distruzione), bensi' un risultato a somma inferiore per ciascuno,
ma positiva per entrambi, che da' la maggiore probabilita' di uscita dallo
spirito dissociato e distruttivo della guerra.
- distinguere chiaramente nel campo avverso i falchi dalle colombe, e
cercare lealmente e apertamente contatti costruttivi con le colombe, per
sostituire un rapporto dialogico e politico al rapporto bellico.
- dare riconoscimento e tutela giuridica ai disertori dalla guerra, tanto i
propri come gli altrui, onorando il loro diritto inviolabile di sottrarsi
all'omicidio bellico in nome della comune universale umanita'. E' la
coscienza personale, e non l'autorita' politica, che decide moralmente se la
guerra e' giusta. Se cio' scardina il calcolo politico, non importa; anzi,
e' molto importante per il progresso umano. Il Parlamento Europeo, con la
risoluzione 7 febbraio 1983, riconosceva il principio dell'obiezione di
coscienza anche durante il servizio militare. Rodolfo Venditti commentava:
"Ogni uomo e' una coscienza in continuo cammino, in continua crescita" (Le
ragioni dell'obiezione di coscienza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1986, p.
102; dello stesso Autore, L'obiezione di coscienza al servizio militare,
seconda edizione, Giuffre' 1994, pp. 29-30). La nuova legge italiana,
migliorando nettamente la precedente, stabilisce che, in caso di guerra, gli
obiettori in servizio "sono assegnati alla protezione civile ed alla Croce
rossa". Ma per il principio di cui sopra, essi potrebbero rifiutare questa
collaborazione indiretta alla guerra, secondo l'esortazione di don Milani. I
disertori stranieri sono tutelati in Italia dall'art. 20 della legge
sull'immigrazione e dall'art. 2bis della legge 390/92 per i profughi
dell'ex-Jugoslavia, ma l'applicazione alla frontiera e' stata spesso
manchevole.
- fare l'elogio del "disfattismo" e praticarlo civilmente. Questo
atteggiamento, criminalizzato dal minaccioso culto della guerra, consiste
nel meritorio "disfare" o inceppare il tremendo meccanismo psicologico e
tecnologico che arma gli uomini e li usa come strumenti in una
contrapposizione mortale.
- individuare e celebrare il comportamento esemplare di quei militari,
capaci di restare o tornare ad essere piu' uomini che soldati, i quali
difendono e proteggono, contro gli ordini, la popolazione "nemica" (si veda
ne "Il foglio" n. 262, settembre 1999, La pace dentro la guerra, sul caso
esemplare della medaglia d'oro commendatore Josef Schiffer, nel 1943-45).
*
C. A chi tocca?
Tutti questi e simili atteggiamenti ed azioni sono doveri contro la guerra
spettanti tanto alle pubbliche autorita', quanto, in ogni caso, ai singoli
cittadini.
6. INIZIATIVE. A RIMINI TRAINING DI FORMAZIONE NONVIOLENTA CON LE PEACE
BRIGADES INTERNATIONAL
[Dall'Operazione Colomba (operazione.colomba@libero.it) riceviamo e
diffondiamo]
Le Pbi - Peace Brigades International, associazione nonviolenta che opera
per la difesa dei diritti umani, organizzano ogni anno un fine settimana
sulla nonviolenza, sui conflitti, sulla filosofia e i principi delle Pbi,
sui progetti attivi in Messico, Colombia, Timor Est e su cosa vuol dire fare
il volontario con le Pbi.
Verra' adottata la metodologia del training nonviolento che prevede il
coinvolgimento attivo dei partecipanti attraverso lavori di gruppo,
esercizi, role play etc. (starete poco tempo seduti ad ascoltare e piu'
tempo a fare, pensare, condividere, sperimentare...).
Quest'anno il corso si terra' a Rimini in una struttura della Associazione
Papa Giovanni XXIII e verra' organizzato da alcuni formatori delle Pbi in
collaborazione con noi dell'Operazione Colomba che saremo presenti al corso
e che vi invitiamo calorosamente a partecipare.
L'attivita' iniziera' alle 11 di sabato 24 novembre e terminera' verso le 15
di domenica 25 novembre. Venite vestiti comodi in modo da potervi muovere
senza problemi, e con sacco a pelo e materassino. Il contributo richiesto
per sostenere la spese di vitto e alloggio e' di circa 30.000 lire (dipende
dal numero dei partecipanti).
Per raggiungere la sede del corso: dalla stazione FS di Rimini, prendere il
bus n.11 e scendere circa 20 minuti dopo alla fermata "Rapallo" n. 25,
sempre sul lungomare Regina Margherita. La colonia e' un edificio
arancione-rossiccio al n. 18 sul lato mare, pochi metri prima della fermata.
L'indirizzo completo e': Colonia Stella Maris, via Regina Margherita, 18,
Marebello di Rimini. Il corso e' anumero chiuso (massimo 30 partecipanti),
occorre dare conferma al piu' presto a Daniele Aronne: tel. 0541751498,
cell. 3494419638, e-mail: operazione.colomba@libero.it
7. MATERIALI. PER STUDIARE LA GLOBALIZZAZIONE: DA PETER WATKINS A SIMONE
WEIL
* PETER WATKINS
Profilo: regista cinematografico di forte impegno civile, di straordinario
rigore morale. Su Peter Watkins cfr. l'articolo di Philippe Lafosse, Peter
Watkins filma la Comune, in "Le Monde diplomatique", marzo 2000.
* PAUL WATZLAWICK
Profilo: nato a Vienna nel 1922, dal 1960 lavora presso il Mental Research
Institute di Palo Alto in California, ed e' docente di psichiatria alla
Stanford University. Fondamentale il suo lavoro sulla comunicazione umana.
Opere di Paul Watzlawick: ovviamente (con J. Helmick Beavin e D. D. Jackson)
Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, Roma 1974; inoltre: La
realta' della realta', Astrolabio, Roma 1976; Il linguaggio del cambiamento,
Feltrinelli, Milano 1977; America, istruzioni per l'uso, Feltrinelli, Milano
1989; Istruzioni per rendersi infelici, Feltrinelli, Milano 1990; Il codino
del barone di Munchhausen, Feltrinelli, Milano 1990.
* ANDRZEJ WAJDA
Profilo: regista cinematografico polacco, giovanissimo prese parte alla
lotta antinazista. Opere di Andrzej Wajda: tra i suoi film segnaliamo
particolarmente I dannati di Varsavia (1957), un episodio della lotta
antinazista; L'uomo di marmo (1977) e L'uomo di ferro (1981), sulla memoria
e la lotta degli operai contro il regime e la repressione. Opere su Andrzej
Wajda: Paolo D'Agostini, Andrzej Wayda, Il Castoro Cinema.
* WEI JINGSHENG
Profilo: dissidente cinese nato a Pechino nel 1950, nel '78 affigge il
tazebao "La quinta modernizzazione: la democrazia"; duramente perseguitato,
è impegnato per la democrazia e i diritti umani. Opere di Wei Jingsheng:
Rivoluzione e democrazia, Manifestolibri, Roma 1996.
* ERIC WEIL
Profilo: filosofo francese di origine tedesca (1904-1977). Opere di Eric
Weil: Filosofia politica, Guida, Napoli; Filosofia e politica, Vallecchi,
Firenze. Opere su Eric Weil: Giuseppe Ciafrè, Ruggero Morresi, Livio
Sichirollo, Pier Franco Taboni (a cura di), Filosofia e violenza.
Introduzione a Eric Weil, Congedo Editore, Galatina 1978.
* SIMONE WEIL
Profilo: nata a Parigi nel 1909, allieva di Alain, fu professoressa,
militante sindacale e politica della sinistra classista e libertaria,
operaia di fabbrica, miliziana nella guerra di Spagna contro i fascisti,
lavoratrice agricola, poi esule in America, infine a Londra impegnata a
lavorare per la Resistenza. Minata da una vita di generosità, abnegazione,
sofferenze, muore in Inghilterra nel 1943. Una descrizione meramente esterna
come quella che precede non rende però conto della vita interiore della Weil
(ed in particolare della svolta, o intensificazione, o meglio ancora:
radicalizzazione ulteriore, seguita alle prime esperienze mistiche del
1938). Ha scritto di lei Susan Sontag: "Nessuno che ami la vita vorrebbe
imitare la sua dedizione al martirio, o se l'augurerebbe per i propri figli
o per qualunque altra persona cara. Tuttavia se amiamo la serietà come vita,
Simone Weil ci commuove, ci dà nutrimento". Opere di Simone Weil: tutti i
volumi di Simone Weil in realtà consistono di raccolte di scritti pubblicate
postume, in vita Simone Weil aveva pubblicato poco e su periodici (e sotto
pseudonimo nella fase finale della sua permanenza in Francia stanti le
persecuzioni antiebraiche). Tra le raccolte più importanti in edizione
italiana segnaliamo: L'ombra e la grazia (Comunità, poi Rusconi), La
condizione operaia (Comunità, poi Mondadori), La prima radice (Comunità, SE,
Leonardo), Attesa di Dio (Rusconi), La Grecia e le intuizioni precristiane
(Rusconi), Riflessioni sulle cause della libertà e dell'oppressione sociale
(Adelphi), Sulla Germania totalitaria (Adelphi), Lettera a un religioso
(Adelphi); Sulla guerra (Pratiche). Sono fondamentali i quattro volumi dei
Quaderni, nell'edizione Adelphi curata da Giancarlo Gaeta. Opere su Simone
Weil: fondamentale è la grande biografia di Simone Pétrement, La vita di
Simone Weil, Adelphi, Milano 1994. Tra gli studi cfr. AA. VV., Simone Weil,
la passione della verità, Morcelliana, Brescia 1985; Gabriella Fiori, Simone
Weil, Garzanti, Milano 1990; Giancarlo Gaeta, Simone Weil, ECP, S. Domenico
di Fiesole 1992; Jean-Marie Muller, Simone Weil. L'esigenza della
nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1994; Angela Putino, Simone Weil
e la Passione di Dio, EDB, Bologna 1997; Maurizio Zani, Invito al pensiero
di Simone Weil, Mursia, Milano 1994.
8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.
9. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: http://www.nonviolenti.org ;
per contatti, la e-mail è: azionenonviolenta@sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
http://www.peacelink.it/users/mir . Per contatti: lucben@libero.it ;
angelaebeppe@libero.it ; mir@peacelink.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: http://www.peacelink.it . Per
contatti: info@peacelink.it
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO
Foglio di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di
Viterbo a tutti gli amici della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. e fax: 0761/353532, e-mail: nbawac@tin.it
Numero 290 del 16 novembre 2001