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Europa- "Il piu' straordinario programma per la pace e la democrazia pensato nel
Il prossimo 8 novembre si riunira' a Bruxelles il Forum dei Parlamenti dei
paesi euromediterranei: parteciperanno i 15 Parlamenti dei paesi membri, 12
Parlamenti dei paesi mediterranei e il Parlamento europeo. Obiettivo,
favorire l'incontro tra Unione europea e mondo arabo. Lo ha ricordato Renzo
Imbeni, vice presidente del Parlamento europeo, stamattina alla sessione
dell'Assemblea dell'Onu dei Popoli dedicata a discutere del ruolo
dell'Europa nel mondo. "L'Unione europea e' chiamata a confrontarsi con una
situazione completamente nuova" ha detto Imbeni. "Non e' piu' sufficiente
ragionare secondo slogan o comode interpretazioni della realta' ".
Dichiarandosi stupefatto e dispiaciuto di aver visto l'Unione europea
inserita, da alcuni movimenti della societa' civile, nella lista degli
organismi internazionali alla cui opera contrapporsi - al pari di Banca
Mondiale, Wto, ecc. - Imbeni ha tenuto a ribadire che "l'Unione europea e'
il piu' straordinario programma per la pace e la democrazia che sia stato
pensato nella storia, e non se ne deve annebbiare la portata storica e il
valore ideale e politico. Dentro ci sono valori non occidentali ma
universali. E una nuova globalizzazione non e' possibile senza l'Unione
europea, cioe' senza una realta' democratica sovranazionale, che nel 2004
sara' composta da 25 stati".
Sul ruolo dell'Europa e' in corso un forte confronto politico tra chi pensa
che essa debba ratificare cio' che gli stati propongono e chi, invece, pensa
che debba essere un organismo super partes. Diversi stati ostacolano questa
seconda via che porta ad una identita' europea internazionale, ha spiegato
Imbeni: "A questo fine si utilizzano posizioni da fondamentalismo
federalista che profilano l'idea di un'Europa omologata e omologante. Ma
questo e' un incubo, non e' il progetto dell'Europa! Il sogno e' una
identita' europea fondata sulle differenze. E la Carta dei diritti
fondamentali dell'UE ne e' lo strumento".
Insomma, una comunita' europea che parli con una voce sola, all'Onu e di
fronte a tutti gli altri organismi internazionali. I prossimi anni sono
decisivi anche per far sì che vi sia spazio per le politiche di sicurezza
internazionale e per la politica estera: che ora, ha detto Imbeni, mancano.
"La società civile deve agire, perché l'indifferenza non porta a nulla". E a
proposito di indifferenza e di mobilitazione della società civile, il
vicepresidente del Parlamento di Bruxelles ha portato all'assemblea perugina
due citazioni:
Gramsci, che nel 1920 in uno scritto sull'indifferenza evidenziava che ad
essa, potente strumento passivo presente nella maggior parte della
popolazione, si pensa poco: eppure blocca l'evoluzione della storia.
Un prete tedesco, poi, scrisse: "Quando ero recluso nel campo di
concentramento, un giorno vennero a prendere un comunista: io non dissi
niente, perché non ero comunista; poi vennero a prendere un sindacalista: io
non dissi niente, perché non ero sindacalista; vennero a prendere un ebreo,
ma io non dissi nulla perché non sono ebreo; infine vennero a prendere me, e
io gridai: ma non c'era piu' nessuno che mi ascoltava".
Eli.Pro.
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