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l'ONU "autorizza" la guerra in corso?
Ciao a tutti!
Poiché i vertici dell'Ulivo stanno diffondendo la tesi (non suffragata da
materiale di documentazione ufficiale) secondo cui l'Onu avrebbe dato
copertura all'azione militare degli Stati Uniti con apposite risoluzioni e
con una dichiarazione di Kofi Annan, abbiamo deciso di fare una ricerca,
anche perché i giornali non avevano riportato chiare informazioni in
merito. Chi ci volesse aiutare può scrivere all'email a.marescotti@peacelink.it
Ecco i primi frutti di questa ricerca.
Intanto: vive felicitazioni per il Premio Nobel per la Pace all'ONU.
A.M.
From: "francesco iannuzzelli" <francesco@href.org>
Date: Sat, 13 Oct 2001 02:50:43 +0100
Subject: Dichiarazione di Kofi Annan
Sempre a riguardo della posizione dell'Onu sulla guerra in
Afghanistan, il testo della dichiarazione di Kofi Annan e' disponibile
a questo link http://www.un.org/News/dh/20011008.htm#40
> Immediately after the 11 September attacks on the United States, the
> Security Council expressed its determination to combat, by all means,
> threats to international peace and security caused by terrorist acts.
> The Council also reaffirmed the inherent right of individual or
> collective self-defence in accordance with the Charter of the United
> Nations. The States concerned have set their current military action
> in Afghanistan in that context.
Effettivamente la frase e' un po' sibillina ma, a mio parere, si limita
a far notare come gli stati che hanno iniziato la guerra in
Afghanistan, lo hanno fatto richiamandosi al diritto all'autodifesa,
stabilito anche dalle Nazioni Unite e riaffermato nella recente
risoluzione.
Risoluzione che pero' non chiamava gli stati all'uso della forza, ma
all'assicurare alla giustiza gli autori degli atti terroristici.
I mezzi da utilizzare per raggiungere questo scopo sono
raccomandati nella frase successiva.
> To defeat terrorism, we need a sustained effort and a broad strategy
> to unite all nations, and address all aspects of the scourge we face.
> The cause must be pursued by all the States of the world, working
> together and using many different means - including political, legal,
> diplomatic and financial means.
ciao
francesco
francesco iannuzzelli francesco@href.org
associazione peacelink - sez. disarmo
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo
Messaggio di Sabrina Fusari - traduttrice di PeaceLink
Dispongo della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza così come l'ho
scaricata dal sito www.un.org.
Riassunto: il titolo 1 parla del congelamento dei beni finanziari dei
terroristi
Il titolo 2 vieta il sostegno, sia finanziario, sia a livello di
protezione, da parte di Stati a terroristi (il comma b e il comma g mi
sembra possano anche essere intesi come autorizzazione a varare leggi
anti-terrorismo. In particolare, se non vado errato, il comma g è
incompatibile con il trattato di Schengen, per cui, questa Risoluzione ONU
potrebbe rappresentare una base per sospendere il Trattato).
Il titolo 3 sancisce la cooperazione tra Stati per "prevenire e sventare"
(prevent and suppress, comma c) attacchi terroristici.
Gli altri titoli contengono gli auspici dell'ONU, nessuno dei quali mi
sembra si riferisca ad un attacco armato.
---
Io di articoli o commi che sanciscano la legittimità della guerra non ne
vedo. Anzi, vedo il comma (e), titolo 2, che recita:
(Decide altresì che tutti gli Stati dovranno)
"Garantire che chiunque partecipi a finanziare, pianificare, preparare e
commettere atti terroristici, o ancora a sostenere gruppi terroristici, sia
assicurato alla giustizia, e garantire altresì che, tra le altre misure
intraprese contro di essi, tali atti terroristici siano definiti quali
gravi crimini dalle leggi e normative nazionali, e che le pene riflettano
debitamente la gravità di tali atti terroristici".
MI sembra che l'enfasi sia sulla prevenzione attraverso una maggiore
attenzione all'immigrazione, alle transazioni finanziarie e in particolare,
negli ultimi titoli, si richiama gli Stati a fare attenzione al fatto che
la criminalità organizzata (droga ecc.) ha connessioni con i terroristi, e
quindi non bisogna abbassare la guardia su questo versante. Insomma, mi
sembra proprio riferirsi ad azioni a carico delle Polizie nazionali che
dovrebbero poi coordinarsi tra loro a livello internazionale.