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[AI]Bambini di strada a Hanoi
Bambini di strada ad Hanoi
Le Van May ha 25 anni, non è più un ragazzo, ma e’ presente al Forum
dei Ragazzi nel Mondo come rappresentante dell’intervento di Re-Orient
con i bambini di strada di Hanoi. Questa è il suo intervento al forum.
Grazie per l’invito a partecipare insieme a voi, Noi Ragazzi del Mondo.
Sono contento che questo forum dedichi uno spazio ai ragazzi, e’ il
luogo dove ci si puo’ esprimere, scambiare le nostre idee ed esperienze.
Mi chiamo May. Il mio nome in vietnamita significa fortunato. Questo
e’ il regalo che mi hanno fatto i miei genitori prima di lasciarmi solo
al mondo. Una vera benedizione che mi ha accompagnato fino ad oggi,
facendomi camminare sull’acqua e sul fuoco, senza danni. Da piccolo
restai senza genitori a sette anni, e la mia famiglia venne dispersa. I
miei fratelli, di uno e tre anni, furono adottati da una famiglia e dal
villaggio SOS di Hanoi, ed io iniziai il mio lungo cammino per le
strade di Hanoi facendo diversi lavori: domestico, pulire scarpe,
vendere giornali e cartoline.
Incontrai cosi’ altri ragazzi e ragazze come me ed insieme trovammo
ospitalita’ in una casa che ci offriva ricovero ed organizzammo la
cooperativa dei venditori ambulanti.
Un lavoro non facile, faticoso, ma dal quale imparammo a dialogare con
tutti e cosa significa la solidarieta’ tra noi ragazzi. Poi ci fu
l’incontro con alcuni amici italiani che da allora ci hanno aiutato a
studiare e lavorare meglio. Ma soprattutto ci aiutarono ad avere
fiducia in noi stessi e a far crescere il nostro orgoglio di ragazzi di
strada.
Da questo nacque la nostra idea di trasformare noi stessi da un
problema per noi e la societa’ in una risorsa utile per noi e per il
nostro paese. Il nostro lungo vagabondare per le strade di Hanoi ci ha
fatto accumulare conoscenze ed esperienze che ora possiamo utilizzare e
mettere a frutto. Iniziammo a creare una rete di amicizie e di
contatti tra i ragazzi di strada e ora i piu’ grandi stanno creando un
progetto per la formazione professionale e la creazione di imprese che
oltre a dare lavoro a noi e ad altri consentira’ la creazione di un
fondo sociale per l’aiuto ai piu’ piccoli, cosi’ che venga loro
garantita la possibilita’ di studiare e di giocare.
Dei ragazzi di strada si e’ scritto molto, ma soprattutto dagli altri,
dai grandi. Noi pensiamo che sia tempo che siano i ragazzi di strada
a raccontare se stessi e il mondo visto da loro. Per questo abbiamo
creato il primo anello della solidarieta’ tra i ragazzi di Hanoi, ora
lo stiamo estendendo ad altre citta’ e paesi.
In questi giorni in cui tutti parlano di pace, anche chi fa la guerra,
noi pensiamo che il primo passo verso la pace e’ cambiare noi stessi,
vivere con amicizia ed amore con tutti, lavorare nella solidarieta’ con
coloro che a noi sono piu’ vicini e con il resto del mondo.