[AI] Perugia-Asssi: Sintesi della sessione "Quale Europa per quale mondo"

[Carlo Gubitosa <carlo.gubitosa@tiscali.it>]

ONU DEI POPOLI, 12 OTTOBRE 2001 PERUGIA

Sintesi del gruppo di lavoro:
" Quale Europa per quale mondo: istituzioni e politiche europee per lo sviluppo
e la giustizia nel mondo"


Premessa

I partecipanti al gruppo di lavoro hanno constatato che l'Unione europea
è la prima potenza economica a questo si deve accompagnare una responsabilità
per le proprie politiche economiche e un accresciuto ruolo di partner solidale
nel mondo.

Richieste

* Sollecitiamo l'Unione europea a rifarsi ai suoi valori fondatori di pace,
democrazia e tolleranza e a concentrarsi sui seguenti obbiettivi:
1. la lotta alle cause delle ingiustizie ed ineguaglianze tra Sud e Nord
del mondo e all'interno 
di ciascun paese;
2. l'elaborazione di un modello di sviluppo umano sostenibile in alternativa
all'attuale modello 
economico neo-liberale.

* Rifiutiamo un'Europa che si erige a fortezza che esclude ed emargina per
sostenere un Europa dell'accoglienza

* Lamentiamo che le attuali politiche europee siano ancora sviluppate con
l'obbiettivo di tutelare  interessi nazionali e chiediamo un rafforzamento
delle capacità istituzionali dell'Unione europea nelle sue relazioni internazionali
specie in seno alla Banca Mondiale e al Fondo Monetario internazionale per
una vera "governance" europea su scala mondiale ispirata a valori diversi
dalla globalizzazione neoliberista.

* Critichiamo i limiti delle attuali politiche di cooperazione europea allo
sviluppo, appendice delle politiche estere e auspichiamo una maggiore iniziativa
politica dell'Europa su questi temi. 

* Proponiamo di instaurare dei meccanismi di controllo degli impatti delle
politiche europee sullo sviluppo dei paesi del Sud del mondo, vedi ad esempio
la regolamentazione europea in materia di agricoltura e pesca. 


Proposta concreta 

Costituzione di un Forum della società civile, anche in occasione della
prossima CIG (Conferenza intergovernativa), per monitorare le politiche
europee ed influenzarle con delle proposte alternative. Tutto ciò per rinforzare
l'unità della società civile al Nord come al Sud attraverso un dibattito
su tematiche specifiche che toccano e chiedono la partecipazione dei cittadini
di tutto il mondo.  




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