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A TUTTI I GIORNALISTI CHE LEGGONO QUESTO BOLLETTINO



Cari giornalisti iscritti al bollettino "PeaceLink News",

sappiamo che molti di voi seguono con interesse questo flusso di notizie 
che realizziamo con la nostra opera di volontariato dell'informazione, 
ritenendolo un utile strumento di lavoro e una fonte informativa degna di 
interesse.

Vi chiediamo pertanto di collaborare con noi segnalando questa fonte di 
notizie anche ai vostri colleghi, comprendendo benissimo una certa ritrosia 
nel "regalare" ad altri le proprie "fonti" informative. Cio' nonostante e' 
importante che questo bollettino raggiunga il maggior numero possibile di 
operatori dell'informazione, perche' i venti di guerra che soffiano nel 
nostro paese renderanno indispensabile l'utilizzo di canali alternativi di 
informazione. Vi diciamo questo non con uno spirito "di parte" e con la 
voglia di veder prevalere le nostre idee e le nostre tesi, ma unicamente 
con il desiderio che, durante l'intervento militare che potrebbe aver luogo 
nei prossimi giorni, l'informazione prodotta a qualunque titolo si basi sul 
maggior numero di fonti per garantire il maggior grado possibile di 
completezza e obiettivita' di quello che verra' pubblicato o trasmesso.

CI auguriamo che questo servizio fatto totalmente da volontari che si 
autotassano per pagare le proprie spese telefoniche e i costi personali di 
collegamento possa diventare una fonte sempre piu' qualificata e ascoltata, 
per evitare il ripetersi di episodi simili a quello che accadde il 7 maggio 
1999, quando i bombardieri dell'alleanza atlantica hanno lanciato il loro 
carico di morte sul centro della citta' di Nis. A poche ore di distanza dai 
bombardamenti noi sapevamo gia', grazie a testimonianze oculari qualificate 
e attendibili, che il mercato e il centro della citta' erano stati 
devastati in pieno giorno da bombe a grappolo, e che l'aeroporto era a 6 Km 
di distanza dal centro. Non dimentichero' mai il senso di frustrazione e di 
rabbia quando, dopo aver passato l'intera notte ad inviare fax a tutte le 
principali testate giornalistiche, sui giornali del giorno dopo ho letto 
sulle prime pagine solamente le versioni ufficiali Nato (il bersaglio era 
l'aeroporto, qualcosa ci e' sfuggito anche sulla periferia della citta').

A freddo, quando i riflettori erano spenti, e' stata la nostra versione dei 
fatti quella che si e' rivelata esatta, ma nel frattempo la menzogna aveva 
gia' vinto la prima pagina dei giornali, e la verita' ha raggiunto molte 
meno persone.

In quel caso i quotidiani hanno mancato uno scoop, noi abbiamo mancato una 
opportunita' di Pace.

Noi non abbiamo un ufficio stampa ne' una persona addetta a chiamare i 
giornalisti facendo pressione affinche' vengano pubblicati determinati 
contenuti, il nostro unico addetto stampa e' la coscienza individuale di 
chi legge le nostre informazioni e ritiene doveroso smontare le bugie e le 
menzogne che fanno parte integrante della strategia militare per dare alla 
professione di giornalista quel senso e quella dignita' che ormai troppo 
spesso vengono compromessi da fattori esterni.

Per mettervi in contatto con noi potete utilizzare l'indirizzo 
info@peacelink.it

Tutto il materiale presente sul sito www.peacelink.it e' liberamente 
utilizzabile citandone la fonte e gli autori.

Vi auguriamo buon lavoro.

Carlo Gubitosa
Associazione PeaceLink
Telematica per la Pace - Volontariato dell'informazione