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Catena di Sanlibero 86



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riccardo orioles <ricc@libero.it>
tanto per abbaiare
6 agosto 2001 , n.86
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La societa' dei magnaccioni. Abolito il reato di falso in bilancio.
Restano deplorevolmente in vigore , per una questione di tempi tecnici,
il reato di truffa, di bancarotta fraudolenta, di stampa di banconote
false e di gioco delle tre carte sul marciapiede. Un magistrato,
D'Ambrosio, ha fatto rilevare che uno potrebbe anche pensare (visto che
il presidente del Consiglio in persona "viene tolto dai guai") che il
testo di questa "riforma" sia stato preparato dagli avvocati del signor
B. medesimo. "Si facesse i cazzacci suoi" gli ha risposto uno degli
avvocati in questione, con malagrazia.
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Temi moderni. Quand'ero ragazzo i "capitalisti" contro cui si strillava
nei cortei erano ancora quelli dei tempi di Giolitti e , poi, di
Mussolini: Agnelli, Pirelli e pochi altri
("Agne'-lli-Pire'-lli-ladri-gemelli"). E' passato un casino di tempo,
nel mondo c'e' stato Reagan, Gorbacioff, il papa polacco, Bill Gates,
Bush padre e figlio, Clinton...
In Italia, dopo tanto casino, alla fine: Agnelli, e Pirelli. Con in
piu' Berlusconi, che se ho capito bene sarebbe una specie di
aggiornamento del Comandante Lauro, un altro bel personaggio di allora.
Alla fine, i tre piu' potenti industriali si divisero il paese. Al
primo tocco' l'energia, al secondo i telefoni, al terzo infine (oltre
che, a tmpo perso, l'Italia) la televisione. Cosi' si arrivo' al primo
governo puro degl'industriali, con un banchiere - presidente della
Repubblica, a far da garante e controllare che nessuno bari.
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"Signorina, mi passi il 451720, per favore!
Quarantacinque-diciassette-venti! Palermo! Ah, il prefisso? Aspetti,
ora guardo sul foglio... Zero-novantuno!". Ah, voi non potete
ricordare. La Sip (quella dei telefoni) e poi l'Enel (la luce) e il
maestro Manzi e Nicolo' Carosio (la Rai). Per strada c'era ancora
qualche maceria di palazzo bombardato, tempo di guerra, ma il paese
cresceva. Noi cittadini italiani, a quell'epoca, eravamo proprietari
della nostra societa' dei telefoni, della nostra televisione, della
nostra luce. Non eravamo molto bravi nello scegliere a chi farle
dirigere, alle volte. Pero' erano nostre. Adesso, sono diventate tutte
dei padroni. Fossero padroni nuovi: ma sono sempre quelli. (Vi
ricordate la propaganda all'inizio delle privatizzazioni? L'azionariato
pubblico, i milioni di azionisti-risparmiatori... Balle.)
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Genova. La cosa piu' preoccupante e' l'atteggiamento della base. La
base della polizia, intendo. Sono molto incazzati coi giornali e gli
ispettori, si sentono, in buona fede, vittime di chi ce l'ha con loro,
non percepiscono assolutamente il fatto che e' successo qualcosa di non
normale. Questo, non a livello di vertice (il vertice e' piu' marpione)
ma proprio di agenti semplici e di sindacato di polizia. E' un fatto
preoccupantisimo. Una delle cose importanti che erano successe in
Italia in questi vent'anni era la civilizzazione della polizia. La
polizia, in Italia, ha sparato moltissimo nelle piazze, piu' che nel
resto d'Europa. Ancora ai miei tempi, nel 68 ad Avola, un blocco
stradale di braccianti era stato preso a fucilate (l'Italia aveva un
fondo molto spagnolo, da questo punto di vista, molto franchista e
molto non-europeo). Poi, tutti siamo cresciuti. Noi compagni abbiamo
imparato che quelli che lavorano per lo Stato (carabinieri,
magistrati...) non sono necessariamente degli sbirri stronzi, ed anzi
sempre piu' spesso ce li siamo trovati accanto contro i mafiosi.
Borsellino, Falcone, il capitano Ultimo, sono eroi nostri come Pertini
o Che Guevara. I poliziotti, dall'altro lato, sempre piu' spesso si
sono sentiti soldati al servizio delle persone, non piu' (Coi Baffi,
Senza Baffi: li ricordate) sorveglianti pagati per fare stare tutti
zitti e buoni.
Questa evoluzione, da una parte e dall'altra, si e' verificato in modo
maturo e completo fra i magistrati (una volta il magistrato modello era
Vitalone; ora e' Gherardo Colombo); in modo abbastanza consistente
(anche se poco leggibile all'esterno) fra gli ufficiali dei carabinieri
e della finanza; e in maniera diffusa (di piu' fra i professionisti, di
meno fra i complementi) nella polizia. Di quest'ultima, personalmente,
ho un ricordo molto particolare. Ero a hPalermo, e conoscevo un sacco di
gente alla squadra Mobile, quando i poliziotti palermitani,
contemporaneamente, lottavano contro la mafia e per i loro diritti
sindacali; diversi volantini del Siulp, a quei tempi, li ho scritti
anch'io. Ora, che c'e' un governo di destra che massacra i ragazzi e
poi vuole detto anche bravo, niente di strano; passera' anche questo.
La novita', invece, quella che mi fa paura, e' che la base della
polizia s'imbarbarisce; almeno a giudicare da Genova. Stavolta non e'
la barbarie pasoliniana delle uniformi di panno, dei figli dei
contadini; e' la barbarie tutta moderna e "dal basso" di chi,
esercitando una funzione, ritiene in assoluta buona fede che questa non
abbia limiti, e che chiunque parli di limiti remi contro.  E' una
barbarie, e credo di avere il dovere di dirlo in nome di quei volantini
del Siulp e di quegli amici poliiziotti. Non ammetto che quello che ha
preso a calci in testa un ragazzino per terra debba essere chiamato
carabiniere o poliziotto come il capitano Ultimo o Carmine Mancuso. Non
ammetto neanche che le stronzate di ora ci facciano dimenticare , a noi
compagni, intendo , che carabiniere e poliziotto, a partire da Palermo,
sono parole nostre come studente o ferroviere.
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A Genova, la gente che apriva le case per farci rifugiare i ragazzi.
Peccato che non l'abbia visto "GioBatta Canepa, "Marzo".
("Marzo" era il suo nome nel luglio 60, e prima ancora nel
quarantatre').
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Ministro lei? Ma mi facci il piacere. Ministro era Giorgio Napolitano,
con quel doppiopetto impassibile da prefettura giolittiana, oppure il
vecchio Ugo La Malfa, che quando lanciava l'allarme sui conti pubblici
lui la gente si chiudeva in casa per una settimana a farsi l'esame di
coscienza e a digiunare. Altro che coso, Scaloja, e quell'altro coso
Tremmonti. (E il coso in capo? Boh. Poraccio. Vuo' ffa' bella figura ma
non e' cosa sua, sto' mestiere, semplicemente).
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Dibattito sulle pensioni. Ammonterebbe a trenta miliardi l'indennita'
di buonuscita di Roberto Colaninno, amministratore delegato uscente
della Telcom.
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Dibattito sul lavoro. Secondo un'inchiesta di Gente-Money, il 27 per
cento degli impiegati affronta le vacanze con un senso di
preoccupazione, e il 13 per cento di vera e propria ansia, per il
timore di non ritrovare piu' il proprio posto di lavoro al ritorno
dalle ferie.
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Dibattito sulla salute. L'otto per cento delle persone che s'indebitano
con gli usurai lo fa, secondo un'indagine promossa dal Centro diritti
dei cittadini a Roma , per la necessita' di trovare le somme necessarie
a curare gravi malattie che non vengono coperte, o lo sono con tempi
troppo lunghi, dal servizio sanitario nazionale. Il fenomeno
riguarderebbe in maniera particolare i pazienti delle cliniche
oncologiche private, e fra questi soprattutto i pensionati. Un al
trentadue per cento di malati contrae, per le medesime ragioni,
prestiti con le banche ad alto tasso d'interesse.
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Dibattito sulla nazione. Nel prossimo futuro, annuncia il ministro
della Difesa, i piloti dell'Aeronautica militare verranno assunti con
contratto (privatistico) individuale, al di fuori della normale
amministrazione delle forze armate. Dopo la privatizzazione
dell'aviazione, e' allo studio quella della marina (l'incrociatore
Garibaldi, gia' "prenotato" dalla Telecom, verra' ridipinto in blu e
rosso e apparira' in uno spot ambientato nell'Egeo) e di alcuni corpi
dell'esercito: quello degli alpini, secondo indiscrezioni, verrebbe
sponsorizzato dal gruppo Caltagirone (slogan sulle divise: "Io marcio
con Acqua Marcia").
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Dibattito sui Grandi Sistemi. Ruffolo, su Repubblica, afferma che "ne'
la democrazia puo' fare a meno del mercato, ne' viceversa". E la Cina,
professore? (E la Germania di Hitler, e Mussolini, e il Cile? E
limitiamoci a quelli, che fare esempi piu' attuali forse porta male).
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Italia. Sono circa quarantamila gli animali (cani e gatti) abbandonati
per strada, solo nel primo mese dell'estate, dai padroni che non
vogliono portarseli dietro in vacanza. Secondo gli animalisti, il
numero degli animali abbandonati progredisce geometricamente con
l'inoltrarsi della stagione, e alla fine dell'estate si prevede saranno
non meno di trecentomila. Di questi, statisticamente, dovrebbero
sopravviverne circa settantamila.
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Vittime. Della sinistra: il sottosegretario Taormina. Gli hanno fatto
casino perche' difendeva il boss del contrabbando pugliese e telefonava
alle guardie per sapere come stava il suo cliente, poi in Sicilia
perche' difendeva un boss mafioso che il questore voleva mandare al
confino, e infine perche', essendo sottosegretario agl'interni, voleva
difendere in tribunale il capo dei celerini finito sott'inchiesta per
gravi reati a Genova. Alla fine: "Ma insomma, e' sbottato, Qua se
continua cosi' finisce che m'incazzo e me ne vado".
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Pianeta. Sono circa trecentomila (di cui quasi duecentocinquantamila
negli ultimi tre mesi) i posti di lavoro perduti quest'anno, fra Europa
e America, nel settore delle telecomunicazioni. Secondo il Financial
Times la crisi e' in gran parte correlata alla poca fiducia degli
investitori nell'annunciata ripresa dell'economia americana.
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Il mondo salvato "dai" ragazzini. Inghilterra. Giro di vite contro gli
adolescenti: disposto dal governo il coprifuoco, dalle nove di sera
alle sei del mattino, per i ragazzi sotto i sedici anni. Il
provvedimento, che da oggi in poi e' applicabile a discrezione della
polizia, ha lo scopo non tanto di tutelare i ragazzini dai possibili
brutti incontri con nottambuli notturni, quanto di tutelare i
nottambuli dall'incontro con le bande di ragazzini che rappresentano,
secondo i governo di Sua Maesta', uno dei principali rischi per gli
onesti, e meno onesti, cittadini che percorrono Londra by night. Il
coprifuoco per gli adolescenti vigeva gia' da tempo nella maggior parte
delle grandi citta'degli Stati Uniti. In Europa e' stato adottato
all'inizio dell'estate nelle localita' turistiche della Cote-d'Azur, in
Francia, ed e' allo studio in numerosi altri centri. Minacciati o
minacciatori che siano, e' indubbio che il rapporto fra gli adolescenti
e il mondo che li circonda e' ormai, nelle grandi citta' del Duemila,
un rapporto ostile. In altri tempi, questo avrebbe sollevato dei dubbi;
i politici piu' responsabili avrebbero cercato delle misure per
rimuovere, almeno in parte, le cause di questa extraterritorialita'.
Oggigiorno, si preferisce picchiare.
E' tuttora estremamente attivo, in Inghilterra, il dibattito sulla
fustigazione degli adolescenti, da sempre radicate nelle tradizioni
"educative" (ed anche, a suo modo, erotiche) di quel paese. Le
tradizioni britanniche nel campo dell'ordine pubblico, d'altra parte,
sono spesso quanto di meno "inglese" si possa immaginare.
La deportazione per vagabondaggio, inflitta per puro sospetto ai
soggetti poveri senza che avessero commesso alcun reato, vigeva fino a
tutto l'Ottocento ed e' all'origine del popolamento di grandi paesi
come l'Australia.
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Cronaca. Roma. Scassinata nella notte l'automobile del principe
AlibrahimBandar el-Saudi, in vacanza a Roma con le sue cinque mogli. I
ladri hanno aperto la Mercedes parcheggiata in via Santo Domingo,
sottraendo cellulari e macchine fotografiche.
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Cronaca. Frosinone. Due cacciatori denunciati per aver catturato circa
trecento cardellini, che contavano di rivendere , come richiami per la
caccia , ad altri cacciatori.
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"Quante volte, figliolo?". Per usare il nuovo sistema operativo
Microsoft, Windows XP, gli acquirenti dovranno prima di tutto
collegarsi via internet al sito della Microsoft: dopo alcuni passaggi
riceveranno la password di sblocco e potranno finalmente cominciare a
utilizzare il sistema che hanno acquistato. Questo meccanismo, adottato
da Microsoft ormai da qualche tempo, serve a Bill Gates per essere
veramente sicuro di avere a che fare con un utente pagante e non con un
pirata. Nel caso di Windows XP pero' c'e' una novita': l'utente, per
regolare che sia, puo' utilizzarlo solo per un numero limitato di
volte.
Passato questo numero, la password non arriva piu' e bisogna comprare
una nuova versione del programma. Ma qual e' questo numero? Ecco,
questo proprio Microsoft non lo dice; fino a questo momento infatti non
e' stato reso noto il numero massimo di installazioni consentite, che
non compare nemmeno nel contratto d'uso (il famoso "I agree" ) che ti
fanno cliccare all'inizio della procedura.
Potrebbero essere cinque, potrebbero essere cento: lo saprai solo al
momento in cui ti comparira' il diniego d'accesso. E' un bel problema,
anche perche' stavolta la reinstallazione del sistema non e' affatto un
capriccio dell'utente o un'emergenza che puo' capitare una volta tanto.
L'installazione di Windows XP (come per i sistemi Unix) e' infatti
legata alla specifica configurazione che uno possiede in quel momento.
Se la configurazione cambia (ad esempio, con un upgrade del processore)
XP non funziona piu' e va reinstallato daccapo. E qui, vedi sopra.
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Arabian Nights. Ricordate Prince of Persia? Era una delle prime
adventures piu' o meno graficizzate (Lara Croft era ancora lontana anni
luce) e sostanzialmente consisteva in un dungeon che il protagonista
doveva attraversare su su fino al ventesimo livello: giunto al quale,
dopo avere ammazzato una quantita' industriale di cattivi con
scimitarra, poteva finalmente liberare l'amata principessa dal palazzo
del malvagio visir che voleva, il vilain, annetterla d'autorita' al
proprio harem.
Bene, piu' o meno sulla stessa lunghezza d'onda ma con un corredo
assolutamente incredibile di animazioni, effetti grafifici, fuochi
d'artificio, pinzillacchere e tricchetracche, e' uscito Arabian Nights,
un'adventure stile Sheherazade a mio parere molto superiore alle
croffetterie di moda. Le figlie del sultano, per legge inderogabile
vigente nel regno, ora che fanno vent'anni si debbono trovare un
marito. Purtroppo, proprio al momento clou, zacchete! dove sono le
principesse? Sparite nel nulla. E qui, ecco che arrivi tu: ti chiami,
naturalmente, Ali' e sei un tizio alla Errol Flynn, pero' col turbante,
dotato di straordinarie abilita' acrobatiche e spadaccine. E giu'
magie, incantesimi, duelli alla scimitarra, cammelli; e colpi di scena
a non finire...
Alla fine, se hai smanettato abilmente e sei vivo e pimpante alla fine
dei livelli, ritrovi le principesse; e puoi naturalmente impalmarne
una. Oppure (previa giustificata conversione), ma si', tutt'e cinque! E
vissero felici e contenti, a parte le (cinque) suocere e i moniti del
cardinale che, da Bologna, il fatto che tu viva con delle mussulmanine
(e fosse una sola: ma cinque!) proprio non riesce a mandarlo giu'. (Ah:
il titolo e' ripreso pari pari da una raccolta di novelle erotiche
arabe e persiane che un molto benemerito ricercatore inglese, dopo
averci lavorato una vita, riusci' a mettere insieme verso la fine
dell'Ottocento. Purtroppo, alla sua morte, la moglie, bigotta, le
esamino' attentamente e, su consiglio del parroco, dette alle fiamme
tutte le piu' arrapanti).
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Cina. Sulla stampa di Hong Hong viene segnalata una sempre piu' vasta
diffusione di casi di eutanasia "di necessita'": vi ricorrerebbero
numerosi cittadini anziani e poveri che non hanno i mezzi per
sottoporsi a cure mediche, specialmente dialisi.
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Quel che succede, in realta', e' che stiamo ridefinendo il concetto di
essere umano. Chi consuma e' umano. Chi non consuma no.
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La volpe sa tante cose, ma il riccio ne sa una grossa" (Ben Franklin)
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Parole perdute. "Ragionevole".
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Il partito di Falcone e dei ragazzini
"Il partito di Falcone e dei ragazzini" non aveva un comitato centrale
o uno stemma, ma in realta' era l'unico partito esistente in Sicilia,
oltre alla mafia. Il rumore di fondo, in quegli anni, era costituito
dalle dichiarazioni dei sindaci che escludevano l'esistenza della mafia
nella loro citta', dai giornali ad azionariato mafioso che invocavano
silenzio, dalla brava gente che lavorava chiassosamente
all'autodistruzione della sinistra, e dai colpi di pistola. Furono i
ragazzini di Palermo a scendere in campo per primi. Il liceo Meli,
l'Einstein, il Galilei, poi via via tutti gli altri. Si passava sotto
il Palazzo di Giustizia e il corteo,che fino a quel momento aveva
gridato a voce altissima i Nomi, faceva improvvisamente silenzio. La'
dentro lavoravano i nostri magistrati. Falcone, Borsellino, Di Lello,
Ayala, Agata Consoli, Conte: meta' del Partito erano loro. L'altra
meta', i liceali. A Catania, fra il 1984 e il 1986, furono almeno
trecento i ragazzi che in una maniera o nell'altra parteciparono, da
militanti, alle iniziative dei Siciliani Giovani: furono i primi a
gridare in piazza i nomi dei Cavalieri e a lavorare quotidianamente
- il volantino, il centro sociale, l'assemblea - per strappargli dagli
artigli la citta'. A Gela, a Niscemi, a Castellammare del Golfo, nei
paesini dove i padroni hanno la dittatura militare, essi vennero fuori
e lottarono, paese per paese e citta' per citta'. "La Sicilia non e'
mafiosa - affermavano orgogliosamente - La Sicilia e' militarmente
occupata dalla mafia". La Sicilia, dove ancora nel 1969 un ragazzo fu
fatto uccidere dal padre - boss mafioso - perche' era iscritto alla
Fgci. La Sicilia che ha combattuto, che non s'e' arresa mai. Ha
combattuto, ed ha fatto politica, ha ragionato. La politica come
partecipazione, come trasversalita', come sociata' civile nasce nelle
lotte palermitane e catanesi di quegli anni: oggi e' common sense
dappertutto. La fine del vecchio ceto politico, di tutta la vecchia
storia, fu intuita per la prima volta qui. Non e' un caso se il
movimento studentesco, ai tempi della Pantera, era ripartito da
Palermo. Non e' un caso se Palermo in quegli anni e' stata l'unica
citta' ad avere un'opposizione di massa, e vincente.
Dall'83 al 93 in Sicilia e' vissuto, con alti e bassi ma con una
sostanziale continuita', un vero e proprio movimento di liberazione.
Contro la mafia, ma anche contro tutto cio' che essa porta con se',
contro le sue radici... Questo movimento avrebbe potuto essere
esattamente l'anello che mancava alla sinistra italiana, il punto di
partenza per ricostruire tutto. Invece, e' rimasto solo. Avrebbe potuto
essere, se la sinistra ufficiale l'avesse voluto, la nuova classe
dirigente del paese. Davide Camarrone del liceo Meli, Antonio Cimino di
Corso Calatafimi, Fabio Passiglia, Nuccio Fazio, Vito Mercadante,
Angela Lo Canto, Carmelo Ferrarotto di Siciliani Giovani, Nando
Calaciura, Tano Abela, il professor D'Urso: avete mai letto questi nomi
sui giornali? Benissimo. Infatti, neanche i nomi dei primi socialisti
uscivano sui giornali, cent'anni fa.
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Da Taranto. <Il 28 luglio, durante la manifestazione tenuta dai
collettivi antagonisti tarantini, dal COBAS e dallo Slai Cobas per
ricordare i gravissimi episodi di violenza di Genova e gli arresti dei
7 compagni e compagne avvenuti nel campeggio "re di puglia",
manifestazione di comunicazione e sensibilizzazione con i cittadini, il
servizio d'ordine dei compagni ha dapprima seguito, controllato, e poi
fermato un elemento sospetto con zainetto a tracolla che si aggirava
nel corteo. I compagni che lo hanno avvicinato gli hanno chiesto di
mostrare il contenuto della borsa ripetutamente, ma questo dopo essersi
a piu' riprese qualificato come carabiniere si e' messo a correre,
cercando di fuggire. E' scattato l'inseguimento fino ad un ristorante
del lungomare (paradossalmente il ristorante si chiama "L'assassino"),
dove questo tizio si e' rifugiato. Uno dei compagni del servizio
d'ordine, e' entrato nel ristorante e il tipo ha tirato fuori la
pistola ed ha minacciato il compagno puntandogli la pistola in faccia.
Momenti di tensione all'esterno del ristorante, tra i compagni del
servizio d'ordine e la digos intervenuta a proteggere questo tizio, che
nel frattempo maneggiava la pistola all'interno delle cucine del
locale.>
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Da Roma. Kanak wrote: <Per tutta Roma manifesti di AN:"Borsellino nel
suo esempio avanza la nuova Italia". Chissa' se Borsellino al posto di
Fini ci si sarebbe messo a far combutta col Berlusca.>
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Secondo momento

Poi gli venne in mente improvvisamente
che se fosse stato un poeta
uno di quelli veri
avrebbe potuto chiamare sul foglio bianco
Giusi Silvana Flora e qualche altra
Giusi sopra lo scoglio
Flora dagli occhi neri
Silvana di cui ricorda solo il nome
ma doveva essere bella
Basterebbe pochissimo
l'ispirazione la macchina il foglio
ed eccoti a parlare con loro
invece di questa serata idiota
basterebbe ben poco
se fosse stato un poeta
Desidero' ferocemente di essere un poeta
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Per collaborare a questa e-zine, o per criticarla o anche semplicemente
per liberarsene, basta scrivere a ricc@libero.it -- Fa' girare.
"A che serve vivere, se non c'e' il coraggio di lottare?" (Giuseppe
Fava)
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