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Chiama l'Africa contro armi leggere e bambini soldato
From: "Chiama l'Africa" <chiama.africa@agora.stm.it>
Subject: settimana contro le armi leggere in Africa
Carissimi,
mancano ormai pochi giorni alla settimana di mobilitazione contro il debito
e il commercio delle armi in Africa. Si tratta di un momento importante per
la campagna, deciso in assemblea. Per questo abbiamo bisogno della
collaborazione fattiva di tutti i gruppi. Naturalmente non è detto che
occorra fare iniziative per tutta la settimana, ma sarebbe opportuno che in
ogni città e in ogni paese durante questa settimana si facesse qualcosa.
Abbiamo una piattaforma politica molto seria e operativa:
Approvazione della mozione parlamentare sulla moratoria nel commercio delle
armi leggere verso l'Africa
Richiesta al Ministero degli Esteri di destinare un milione e seicentomila
dollari (l'equivalente della vendita di armi ed esplosivi) a progetti di
sviluppo in Sierra Leone
Appoggio a progetti di rieducazione di bambini soldato e di ricollocamento
nella vita civile dei militari di eserciti irregolari.
Naturalmente questa settimana è solo il punto di partenza di un lavoro che
dovrà andare avanti fino a quando non avremo raggiunto questi obiettivi.
Per la settimana abbiamo preparato una serie di materiali (vedi la scheda a
parte).
Che cosa vi chiediamo di fare
Le iniziative da fare possono essere tantissime, e ogni gruppo dovrà
scegliere le proprie modalità. Ne elenchiamo alcune tra quelle possibili:
dibattiti, concerti o spettacoli cinematografici, veglie di preghiera,
manifestazioni, tavoli e volantinaggi in piazza, assemblee nelle scuole,
mostre, omelie nelle chiese... e chi più ne ha più ne metta. Importante è
che queste iniziative servano a: far pressione sui parlamentari della zona
perché firmino la mozione presentata alla Camera e al Senato; inviare fax
con la lettera aperta al Ministro Dini al n° del Ministero degli Esteri
(in subordine si possono raccogliere firme sotto questa lettera;
provvederemo poi noi ad inviargliele); far presentare e approvare ordini
del giorno ai consigli comunali, regionali e provinciali sulla falsa riga
della mozione parlamentare; presentare il coinvolgimento delle banche
italiane nelle transazioni di armi inviando e facendo inviare lettere alle
direzioni delle Banche; appoggiare i progetti di rieducazione dei bambini
soldato (per ora vi inviamo quello portato avanti in Sierra Leone).
Abbiamo bisogno:
Che tutti i gruppi si mobilitino (una piccola iniziativa non costa a nessuno);
Di sapere in anticipo quello che si fa in ogni città per poterlo comunicare
ai mezzi di informazione;
Di avere una relazione di quanto fatto e dei risultati ottenuti
(parlamentari contattati, numero indicativo di fax inviati al Ministero,
cifre raccolte per i progetti, numero di banche contattate ed eventuali
risposte, articoli o servizi usciti nei mezzi di pubblicazione);
E' possibile la presenza in Italia del Direttore della Caritas della
diocesi di Makeni, responsabile del progetto di rieducazione dei bambini
soldato in Sierra Leone; vorremmo sapere entro la fine di questa settimana
i gruppi e le città che desiderano la sua presenza.
Come dicevo all’inizio, questo è un passaggio importantissimo della
nostra campagna, che quest’anno vuole affrontare il tema della
riconciliazione con l’Africa ed in Africa. Se solo riusciamo a fare
in modo che il nostro paese e poi l’Europa non venda più armi leggere
a questo continente, avremo già fatto un passo importante.
Anche le grandi querce hanno origine da piccole ghiande.
Eugenio Melandri
Chiama l'Africa
campagna nazionale di solidarietà con i popoli africani
http://www.agora.stm.it/chiamalafrica
Chiama l'Africa
Settimana contro il commercio delle armi in Africa
28 gennaio - 6 febbraio
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ELENCO MATERIALI DISPONIBILI
· Dossier comprendente documenti, articoli, dati e tabelle, mozioni,
lettere aperte ecc. (contributo libero)
· Scheda di presentazione del progetto portato avanti nella diocesi di
Makeni, in Sierra Leone, attraverso la Caritas locale e il sostegno di
Monsignor Biguzzi per la "Demobilitazione e reintegrazione nella società
delle bambine e dei bambini coinvolti nelle forze combattenti (CAFF) e
separati dalla famiglia."
· Telefonando alla segreteria si potranno avere indicazioni su possibili
relatori e altri contatti utili
DA RICHIEDERE ALLA SEGRETERIA DI ROMA
Tel: 06 5430082 - fax: 06 5417425
e.mail chiama.africa@agora.stm.it
· Locandine (contributo di £. 1000 ciascuna)
· Video "Caporal Highway - Storie di bambini in guerra: Sierra Leone". Dal
programma di RAITRE "C'era una volta" (£. 20.000)
· Video "Storie di bambini in guerra: Angola" . Dal programma di RAITRE
"C'era una volta" (£. 20.000)
· Video "Sierra Leone: ridare la speranza" . La rievocazione del rapimento
del quale sono stati vittime l'arcivescovo di Freetown, sette missionari
saveriani, sei suore di Madre Teresa, tredici operai indiani e molti altri
civili (durata: 33 minuti; £. 29.000)
· Video "Siamo in debito", particolarmente utile come introduzione a
conferenze e dibattiti per il vasto pubblico, nei gruppi e per le scuole
· Sono inoltre ancora disponibili le bustine di the africano del commercio
equo e solidale, che possono essere distribuite come simbolo di una delle
tante "riconciliazioni" possibili con l'Africa (£. 100 l'una)
DA RICHIEDERE ALLO CSAM - Centro Saveriano di animazione Missionaria
tel: 030 3772780-3753474 - fax: 030 3772781 - e.mail: libreria@saveriani.bs.it
E' consigliabile inoltrare la richiesta per fax, indicando sempre un
recapito telefonico
MOSTRE :
"Guerre dimenticate e armi leggere in Africa", 15 pannelli 1 m x 1,70
(formato poster); la mostra è disponibile in tre copie.
P. Nicola Colasuonno, tel. 071 895368 - e-mail: colasuonno@libero.it
L'associazione Overseas, in collaborazione con la redazione di Alfazeta, ha
predisposto una mostra sulle Guerre dimenticate e sul ruolo svolto dai
conflitti bellici nello scenario internazionale dopo il crollo del muro di
Berlino. I 40 pannelli della mostra sono accompagnati da un opuscolo
informativo. Una attenzione particolare è rivolta ai casi emblematici della
Sierra Leone e della regione dei Grandi Laghi. Tel: 059 784464 - 059 785425
- fax: 059 785468 - e.mail: cavanim@tin.it
Demobilitazione e reintegrazione nella società delle bambine e dei bambini
coinvolti nelle forze combattenti (CAFF) e separati dalle famiglie
Diocesi di Makeni, Sierra Leone
Luogo: Sierra Leone, province del Nord
Popolazione beneficiaria: 2.500 bambine e bambini vittime della guerra,
associati alle forze combattenti e separati dalle famiglie.
Importo stimato per la realizzazione del progetto: 250.000 $ (dollari USA)
Nota descrittiva
La Caritas di Makeni ha lavorato fin dall'inizio della guerra in Sierra
Leone, nel 1991, nell'assistenza ai bambini separati dalle famiglie e
coinvolti nei combattimenti. Il programma di riabilitazione costituisce un
passo fondamentale nel processo di pace in corso nella regione. La diocesi
cattolica di Makeni, grazie al forte impegno del suo vescovo, Mons. Giorgio
Biguzzi, sta facendosi promotrice di una liberazione incondizionata dei
bambini combattenti, come previsto dagli accordi di pace.
Con la cessazione delle ostilità e la firma degli accordi di pace (7
luglio 1999) molti bambini sono riusciti a fuggire o sono stati liberati
dai ribelli.
Dal 20 luglio al 2 ottobre 1999 il Centro di Port Loko (uno tra quelli
compresi nel programma) ha dato temporanea assistenza a 589 bambini. Di
questi 290 sono stati reintegrati nelle loro famiglie.
Questi ragazzi sono spesso rifiutati, e devono essere formalmente
demobilitati per essere nuovamente accettati. Essi vengono inizialmente
inseriti in strutture di aiuto temporaneo per poter poi tornare nelle
famiglie d'origine o essere accolti in famiglie adottive. Nei centri
temporanei vengono coinvolti in attività ludiche, educative e formative
adatte alla loro età, avviati alla scuola e/o ad attività lavorative.
Seguono inoltre corsi di aiuto psicologico che gli consentono di liberarsi
gradualmente dal trauma subito e che proseguono in tutte le fasi, compreso
il momento del reinserimento nelle famiglie. Speciale attenzione viene data
alle bambine, le più vulnerabili e le più esposte.
Come contribuire
conto corrente postale n. 84502004
intestato a: Missionari Saveriani-Diocesi di Makeni