Pax Christi Italia Sandali e anfibi Nota di Pax Christi Italia a proposito del calendario edito
dall’Ordinariato Militare in Italia in collaborazione con le Pontificie Opere
Missionarie Le
raccomandazioni di Gesù ai primi apostoli che venivano inviati come
“missionari” nei villaggi della Palestina risuonarono chiare ed esplicite:
“Andate: ecco io vi mando come agnelli
in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate
nessuno lungo la strada. In qualunque casa
entriate, prima dite: Pace a questa casa”. (Luca 10, 3-5). Lo stile
e il contenuto dell’annuncio sono inequivocabilmente improntati alla povertà e
alla pace. Ci sono uomini e donne che nel corso dei secoli non hanno mai smesso
di prendere sul serio quelle parole e hanno continuato a fidarsi del Nazareno
andando di villaggio in villaggio per annunciare la pace di Cristo alle case
degli uomini e delle donne del loro tempo. Per questa ragione ci lascia
sconcertati l’iniziativa intrapresa dall’Ordinariato Militare in Italia di
produrre e diffondere un calendario in collaborazione con le Pontificie Opere
Missionarie. Le immagini che vengono proposte di mese in mese mostrano uomini
in tuta mimetica che offrono doni ai bambini, aerei da combattimento che
sorvolano croci e messe da campo cui partecipano battaglioni in armi.
Esattamente il contrario di quello che Cristo, il Principe della pace, ha
vissuto e insegnato. Più volte abbiamo espresso la nostra convinzione che, l’assistenza
spirituale e pastorale che va garantita agli uomini e alle donne arruolati
nelle forze armate, può avvenire ad opera di sacerdoti che svolgono il loro
servizio ministeriale al di fuori dell’esercito, senza indossare divise, senza
assumerne i gradi e soprattutto senza godere dei medesimi privilegi riservati
alle autorità militari. Ma a lasciarci particolarmente costernati è
l’abbinamento e l’allusione fuorviante e diseducativa, antievangelica,
strumentale e violenta che emerge dall’accostare la figura del missionario a
quella del cappellano militare e del militare stesso. Non c’è un solo passo del
Vangelo in cui il Cristo sembra dare una pur lontana giustificazione all’uso
della forza. Al contrario sono frequenti i brani che esortano alla nonviolenza
e la indicano chiaramente come un distintivo cristiano. “A chi ti percuote
sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la
tunica” (Luca 6, 29). Ai responsabili dell’Ordinariato Militare in Italia e
delle Pontificie Opere Missionarie chiediamo di aiutarci a cogliere il senso di
questa operazione e di indicarci se davvero ritengono che l’Ad gentes possa realizzarsi affiancandosi
alle armi e al loro potenziale di morte, ovvero se ritengono possibile
rispondere indossando gli anfibi della guerra all’invito del maestro di
annunciarlo a piedi scalzi. Crediamo che proprio il Monte Calvario, riproposto
nel calendario mentre viene sorvolato da aerei portatori di morte, continui ad
essere nei secoli la più antica e nobile università della nonviolenza. Nei
giorni scorsi sono stati molti tra missionari e missionarie a segnalarci il
calendario e a sollecitare una nostra presa di posizione. Anch’essi/e si
uniscono alla nostra voce. A loro va tutta la nostra stima e il nostro
riconoscimento per l’opera instancabile dell’annuncio del Vangelo della pace in
tante parti del mondo. 20/12/04 11,10 ------------------------------- Pax Christi
Italia 0552020375 segreteria at paxchristi.it |