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Dichiarazioni Francesco e altri
G8: CARUSO, I 28 POLIZIOTTI "PEDINE DI UN GIOCO PIU' GRANDE". = (AGI) -
Roma, 13 dic. - "Questi 28 poliziotti sono le pedine di un gioco piu'
grande, noi vogliamo i nomi dei mandanti politici della mattanza di Genova.
Questi 28 poliziotti invece di essere sospesi e radiati dalle forze
dell'ordine sono stati tutti promossi, e questo e' l'aspetto piu'
inquietante di tutta la vicenda perche' dimostra come dietro a quelle
violenze c'e' stata una regia politica che da allora ha sempre cercato e
cerca tuttora di nascondere e insabbiare le responsabilita' delle violenze
durante il g8 di Genova". Cosi' Francesco Caruso, portavoce del movimento
dei disobbedienti di Napoli commenta il rinvio a giudizio disposto dal Gip
di Genova. Per Caruso c'e' chi ha "taciuto, insabbiato, falsificato verbali
e documenti, raccontato bugie all'opinione pubblica", "comprato il silenzio
dei poliziotti con promozioni e scatti di carriera", "negato e nascosto
vigliaccamente le proprie responsabilita'". "Sono - prosegue - quei
politici che oggi sentenzieranno la loro solidarieta' alle forze
dell'ordine" "Noi- conclude - ora vogliamo sapere chi impartiva a livello
politico questi ordini. Speriamo che questa vicenda serva infatti a rompere
finalmente il muro di omerta' e che finalmente vengano fuori le verita'
nascoste, i nomi dei mandanti politici, le responsabilita' istituzionali
sulla Diaz ma anche sulle torture alla caserma Bolzaneto, sull'assassinio
di Carlo Giuliani, sulle tante pagine oscure del g8 di Genova". (AGI)
GENOVA/ CARUSO: I 28 IMPUTATI, PEDINA DI UN GIOCO PIU' GRANDE "Vogliamo
nomi mandanti politici della mattanza del luglio 2001" Roma, 13 dic.
(Apcom) - "Questi 28 poliziotti sono le pedine di un gioco più grande, noi
vogliamo i nomi dei mandanti politici della mattanza di Genova". E' il
commento di Francesco Caruso, portavoce del movimento dei Disobbedientii di
Napoli, sui rinvii a giudizio disposti dai magistrati di Genova tra gli
agenti indagati per il blitz alla scuola Diaz nei giorni del G8 di Genova.
"Questi 28 poliziotti - continua Caruso - invece di essere sospesi e
radiati dalle forze dell'ordine sono stati tutti promossi (Gratteri
addirittura a capo dell'Antiterrorismo), e questo è l'aspetto più
inquietante di tutta la vicenda perchè dimostra come dietro a quelle
violenze c'è stata una regia politica che da allora ha sempre cercato e
cerca tuttora di nascondere e insabbiare le responsabilità delle violenze
durante il G8 di Genova". "Hanno taciuto, insabbiato, falsificato verbali e
documenti, raccontato bugie all'opinione pubblica, hanno comprato il
silenzio dei poliziotti con promozioni e scatti di carriera, hanno negato e
nascosto vigliaccamente le proprie responsabilità - prosegue - Sono quei
politici che oggi sentenzieranno la loro solidarietà alle forze
dell'ordine; sono quei politici che durante le violenze di Genova erano
nella sala operativa del comando dei carabinieri a coordinare direttamente
le operazioni: il viceprimo ministro Fini dirà in parlamento che era lì
solo per portare un saluto, peccato che quel saluto sia durato oltre 7
ore". E continua: "Questi poliziotti sono solo una piccola parte di quei
plotoni di squadristi in divisa che hanno seminato scientificamente la
violenza in quei giorni a Genova, con l'obiettivo di incastrare e
schiacciare sul terreno 'militare' il movimento e le sue istanze di
trasformazione e giustizia sociale. Loro, come hanno sempre ribadito,
eseguivano semplicemente gli ordini: noi ora vogliamo sapere chi impartiva
a livello politico questi ordini. Speriamo che questa vicenda serva infatti
a rompere finalmente il muro di omertà e che finalmente vengano fuori le
verità nascoste, i nomi dei mandanti politici, le responsabilità
istituzionali sulla Diaz ma anche sulle torture alla caserma Bolzaneto,
sull'assassinio di Carlo Giuliani, sulle tante pagine oscure del G8 di
Genova". Caruso conclude: "Dell'esito giudiziario ci interessa poco perchè
per noi la verità storica è gia scritta nella memoria collettiva di chi ha
vissuto e partecipato al controG8 di Genova, di chi ha visto e subito sulla
propria pelle i pestaggi, le manganellate, le cariche indiscriminate, le
torture alla scuola Diaz e alla caserma Bolzaneto, le camionette lanciate a
tutta velocità sulla folla, l'uso indiscriminato dei gas lacrimogeni CS
considerati illegali dalla convenzione di Ginevra sulle armi". Red/Mau
13-DIC-04 13:31
G8: MALABARBA, PROCESSO CHIARISCA RUOLO DE GENNARO = Roma, 13 dic.
(Adnkronos) - ''Occorre riuscire a identificare gli autori materiali della
mattanza alla Diaz e individuare finalmente anche la ''regia'' della
repressione di Genova, magari chiarendo il ruolo del capo della polizia,
Gianni De Gennaro, che ha promosso tutti i responsabili di piazza''. Ne e'
convinto Gigi Malabarba, capogruppo Prc al Senato, e primo firmatario della
richiesta di istituzione della Commissione d'inchiesta sul G8. ''La
Commissione d'inchiesta, sottoscritta da oltre il 10% dei senatori, figura
da un anno al 2° posto nel calendario dei lavori dell'aula, ma non viene
mai fissata la data della discussione. Se almeno tutta l'opposizione fosse
unita nella richiesta, ci sarebbe ancora il tempo per far luce sulla
mattanza di Genova e sull'uccisione di Carlo Giuliani'' ha concluso
Malabarba.
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di obbedienza,
la democrazia di
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