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Nuovi aggiornamenti da Nablus
- Subject: Nuovi aggiornamenti da Nablus
- From: nathan never <natnev at interfree.it>
- Date: Wed, 03 Nov 2004 12:18:48 +0100
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Nablus, 30 Ottobre 2004
Car* tutt*, oggi abbiamo ricominciato a lavorare. Siamo stati
all`universita` al dipartimento di arte. L`universita` e` bellissima,
anche di piu` di Ramallah quanto a spazi e posizione. Poi a perdere
tempo al ministero della cultura, dove in perfetto stile ministeriale
non avevano idea di niente e non sapevano niente e ci proponevano cose
raccapriccianti tipo bambini che fanno le danze tradizionali in costume
tipico, ragazzine che dipingono la spianata delle moschee a olio ecc
ecc. Ma visto che il ministero e` un po` come il maiale, che non si
butta niente, ad un certo punto, dopo avere rifiutato le loro offerte di
crescente follia, hanno detto che se proprio volevamo c`era un musicista
al campo profughi di Askar. E si certo che vogliamo. Cosi` ci siamo
andati. Se Aida era peggio di Deishe, questo era peggio di Aida. 2000
persone in spazio per molto meno ella meta` e niente a parte il
musicista di oud che gestisce pure un centro culturale per bambini. Un
ragazzo fantastico che alla fine della giornata ci ha chiesto molto
schiettamente aiuto. Non hanno partner, non hanno sovvenzioni, non hanno
niente se non una tastiera elettrica e un tamburo di proprieta` del
ragazzo stesso e un po` di sedie imprestate dai vicini. Durante il giro
al campo ha fatto per la prima volta un`esperienza temo comune per gli
internazionali. Un bambino di circa 13 anni, con un braccio fasciato si
e` avvicinato, si e` scoperto la spalla, mi ha fatto vedere una ferita
cucita da poco e mi ha detto "guarda: gli ebrei".
Di solito, in casi di analogo uso improprio dei termini, riformulo le
frasi in inglese sorridendo e dicendo "i soldati". Questa volta gli ho
solo sorriso e ho pensato che se me ne stavo zitta era tutto di guadagnato.
Pochi metri dopo abbiamo incontrato un ragazzino un po` piu` grande che
tutto orgoglioso ci ha raccontato (in inglese! una delle prime persone
incontate per la strada a Nablus che parli inglese in maniera
comprensibile) che lavora con gli internazionali dell`ISM, che fanno i
blocchi e le manifestazioni e tutte quante queste belle cose di non
violent direct action. Una boccata di ossigeno.
Ma forse il posto piu` interessante che abbiamo visto oggi anche se solo
per pochi minuti e` la Palestinian Working Women Society
(http://www.pwwsd.org/). Una roba splendida dove dopo pochi secondi mi
sono offerta di fare qualunque cosa vogliano. Ma forse all`entusiasmo
contribuiva anche esserci arrivati subito dopo il ministero.....
un abbraccio
Ruby
Nablus, 1 Novembre 2004
ciao car*, siamo ancora a Nablus. immagino vogliate sapere mille cose
sull`attentato di Tel Aviv e sulla situazione in citta` e
sull`incursione a Askar. Credo ne sappiate ben piu` di me che non ho tv
ne intenet a casa.
In citta` la situazione e` identica a sempre. Se verranno ancora i
soldati questo non cambiera` niente, forse ci saranno altri morti, ma vi
assicuro che qui sembra una cosa molto normale. Per noi non vi dovete
preoccupare. casa nostra e` in un quartiere tranquillo e qui non e` il
vietnam, se vengono vanno in posti specifici. Per altro non aspettano
certo pretesti, se vogliono venire, distruggere, invadere e uccidere.
Oggi abbiamo fatto ben poco, ma dopo un po` di stress organizzativo ieri
abbiamo avuto una giornata piacevole. La notizia di Tel Aviv l`abbiamo
avuta mentre eravamo da un antiquario. Poi ci siamo spostati in un
antichissimo bagno turco per guardarci un tg.
Stasera siamo passati a salutare i padroni i casa e abbiamo passato la
serata a sbellicarci di risate.
Majdi (il nostro accompagnatore) e Abu Bashar (il padrone di casa
comunista) sembrano una coppia di comici. Uno alto secco di poche
parole, l`altro basso isterico e logorroico. Raccontavano storie
dell`orrore sui soldati israeliani e sembrava cabaret. All`inizio non
riuscivamo a ridere poi ci siamo lasciati andare, un po` come con i
famosi "holocaust jokes" di Liad (la pacifista israeliana di Anarchists
Against the Wall - http://www.zapatapn.org/anarchicicontroilmuro/ - che
e' stata in Italia qualche settimana fa).
Alla fine hanno deciso i rapirci e di chiedere svariati miliardi a
Berlusconi. Ci hanno rassicurato dicendoci che i palestinesi non sono
come gli Irakeni, sono gente civilizzata e non ci taglieranno la testa.
Ci spareranno.
Immagino vi chiediate perche` vi racconto cose irrilevanti. E` per dirvi
che qui le "emergenze" sono altra cosa che nelle news in Italia.
Comunque si vedra` stanotte.
Ruby