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Dollari e CO2



Partito Umanista - Comunicato
Roma, 25 ottobre 2004

DOLLARI E CO2

Il Parlamento russo ha ratificato il protocollo di Kyoto sui 
mutamenti climatici, che dunque nei primi mesi del 2005 diventerà 
legge internazionale. Indovinate chi si ostina ancora nel rifiuto di 
ratificare il suddetto protocollo, tra i paesi grandi produttori di 
anidride carbonica emessa nell'atmosfera? La risposta la conoscerebbe 
anche un bambino di tre anni: gli Stati Uniti d'America. 

Nonostante gli Stati Uniti avessero partecipato alla stesura del 
Protocollo durante l'amministrazione Clinton, dal 2001, dopo 
l'insediamento del nuovo presidente G.W. Bush, l'amministrazione 
americana si è sempre rifiutata di adottarlo. Il servilismo 
dell'attuale amministrazione nei confronti delle esigenze delle 
industrie americane, che sarebbero costrette dal protocollo, 
nonostante la sua insufficienza, a sostenere costi molto elevati, è a 
dir poco imbarazzante. 
E visto che stiamo parlando di servi, dobbiamo purtroppo anche 
registrare il poco felice intervento del governo italiano che, in 
sede di Unione Europea, continua a premere affinché ci sia un 
ripensamento sui già ammorbiditi impegni di Kyoto, per non far 
gravare i costi delle riduzioni solo sulle imprese e sull'economia 
europea.

Possiamo continuare così? Continuare a vivere in un mondo in cui 
l'intenzionalità di pochi sfruttatori costringe miliardi di persone a 
vivere in un ambiente sempre meno adatto ad essere la "casa comune" 
di tutti gli esseri umani? 
 

     

       
Carlo Olivieri
Segreteria Stampa Nazionale
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