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Newsletter 14
"PEACE GAMES NEWS"
agenzia telematica quindicinale di informazioni.
N° 14. 16-30 settembre'04
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Bentornati! Anche questo numero di Peace Games news è dedicato a Simona
Torretta, Simona Pari, Ra'ad Alì Abdul Aziz e Manhaz Bassam
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1. SONO LIBERE!
Evviva, è ufficiale!
Simona Torretta e Simona Pari,le volontarie italiane di Un ponte per... ,
la collaboratrice di Intersos Manhaz e Ra'ad sono stati liberati.
Entro sera le due italiane faranno rientro in Italia e per loro, ma anche
per tutti noi, sarà la fine di un incubo. Un 'incubo iniziato esattamente
tre settimane fa, era il 7 Settembre, più o meno alla stessa ora del
pomeriggio.
Non si conoscono ancora le vere ragioni del sequestro, sappiamo però che
per la liberazione delle quattro persone sequestrate se, da un lato, si
sono impegnate le forze istituzionali del nostro Paese, dall'altro hanno
manifestato, in queste settimane ed in centinaia di piazze italiane ed
irachene, milioni di persone.
Persone non in rappresentanza di un partito o di un credo religioso ma
portatrici di alcune grandi speranze: la liberazione degli ostaggi, la fine
del conflitto in Irak e la conquista della Pace nel mondo, una Pace basata,
cioè, su di un giusta ripartizione delle risorse e delle opportunità fra i
popoli che abitano il nostro pianeta.
Quelle speranze per le quali lavoravano e, di certo, torneranno a lavorare
le due Simone ed i due collaboratori iracheni e per le quali lavorano,
quotidianamente, decine di migliaia di volontari, compresi i nostri, nei
posti più insicuri del mondo.
Ora è il momento della festa; lo dobbiamo, in particolare, a Simona, a
Simona ,a Manhaz,a Ra'ad, alle loro famiglie ed agli amici di Un Ponte
per... e di Intersos.
In queste settimane mai ci ha sfiorato il dubbio di abbandonare l'Irak e di
interrompere il nostro progetto; l'abbiamo solo sospeso in attesa di
comprendere cosa stesse accadendo e perché e di poterlo riprendere con
maggiore entusiasmo e determinazione. Questo momento è arrivato.
Evviva Simona, Simona, Manhaz e Ra'ad! ( Daniele Borghi 28 Settembre 2004 )
2. BENTORNATI A CASA!
Sono liberi. E' con grande gioia che abbiamo appreso questo pomeriggio dai
nostri collaboratori iracheni la notizia della liberazione di Simona Pari,
Simona Torretta, Mahnaz e Raad.
Termina l'angoscia per i quattro ostaggi ma non quella per tutti gli altri
ancora nelle mani dei sequestratori e per l'intero popolo iracheno che in
questi giorni ancora subisce la violenza della guerra e le continue
violazioni dei diritti umani.
Ringraziamo tutti gli amici iracheni, le associazioni, le comunità
religiose e la società civile tutta che in queste settimane di attesa si
sono mobilitati con grande coraggio per ottenere la liberazione degli
ostaggi: dall'incontro con loro si è rafforzato il nostro impegno in Iraq,
ed è grazie a loro che l'Iraq può sperare in un futuro migliore, libero
dalla logica della guerra e del terrore.
Insieme a Simona, Simona, Mahanz e Raad continueremo l'impegno della
cooperazione e della solidarietà con il popolo iracheno, per un futuro di
pace.
Bentornati a casa, nella casa della solidarietà. ( Fonte: ICS 28 Settembre
2004 )
3. L'UNICA NOTIZIA CHE ASPETTAVAMO E' ARRIVATA.
Ci sarà tempo per ricostruire, ora vogliamo solo ringraziare tutti coloro
che hanno collaborato a questa meraviglioso risultato, a partire dal mondo
arabo a musulmano che in tutto il mondo, ed in Iraq, si è mobilitato in
modo corale. Un ringraziamento alla società civile, alle forze politiche,
alle organizzazioni religiose, alle organizzazioni della resistenza
irachene.
Un ringraziamento alla società civile e alle forze politiche italiane. Un
ringraziamento ai governi, a quello italiano e a quelli dell'area. Molti
sono stati partecipi seguendo la linea del dialogo e della collaborazione.
Abbiamo detto all'inizio di questa vicenda che il rapimento dei nostri
quattro operatori di pace era una metafora della guerra. Che in Iraq ci
sono milioni di altre persone ostaggi, della guerra e della violenza,
prigionieri e rapiti. Non ci scorderemo di loro, chiediamo a tutti di non
scordarli.
Vorremmo sperare che anche la liberazione delle margherite possa essere una
metafora della fine della guerra, e dell'occupazione, che possa prevalere
anche per tutti gli iracheni la linea del dialogo e che tacciano le armi. (
Fonte: Un Ponte PerŠ 29 Settembre 2004)
4. A RISCHIO I PROGETTI DELLE ONG IN IRAQ. IMMINENTI TAGLI DI 250 MILIONI
ALLA COOPERAZIONE
" L'Iraq, non va dimenticato, è ancora un paese in guerra dove la
popolazione soffre e ha bisogno di aiuto. Tuttavia, secondo quanto si legge
nel testo del decreto di aggiustamento di bilancio, uno dei tagli previsti,
dalla manovra di governo, è proprio quello dei fondi (30 milioni di euro)
destinati alla ricostruzione in Iraq. Queste le parole pronunciate da
Sergio Marelli, Presidente dell'Associazione ONG Italiane alla soglia della
giornata di domani quando scade il termine per la presentazione degli
emendamenti alla manovra di assestamento di bilancio. Marelli lancia un
appello a tutte le forze politiche. "La gioia e l'euforia di questi giorni
non possono farci dimenticare la sorte della popolazione irachena. In
questa ottica è nostro dovere occuprci della destinazione dei fondi che il
governo intende stanziare per la cooperazione allo sviluppo. " Mi auguro-
ha dichiarato il Presidente delle ONG Italiane - che l'unità nazionale
dimostrata in queste settimane dalle forze politich
e del nostro paese, faccia da muro a questo ventilato taglio di 250 milioni
di euro ai fondi della cooperazione allo sviluppo e impedisca in questo
modo l'azzeramento di tutti i finanziamenti alla cooperazione e la
conseguente paralisi di tutti i progetti delle ONG, compresi naturalmente
quelli attualmente in svolgimento in Iraq". ( Fonte: Assemblea ONG )
5. DIETRO IL MURO DANZARE LA SPERANZA
Venerdì 1 Ottobre, con inizio alle ore 21, avrà luogo, presso l'Auditorium
del Forum Guido Monzani, a Modena lo spettacolo " Dietro il muro danzare la
speranza" a cura del gruppo di danza dei ragazzi e delle ragazze del Centro
Culturale Ibdaa di Betlemme in Cisgiordania.
Lo spettacolo si svolge nell'ambito della Campagna di Promozione della
Pace, dei Diriti e dello Sviluppo in Medio Oriente promossa, in Emilia
Romagna, da Nexus Cgil Emilia Romagna, Gvc, Cospe, Peace Games, Comitato
Modena incontra Jenin,e Progetto Ain Arik con il contributo delle Provincie
di Modena, Reggio Emilia, Parma e Bologna. La Campagna,promossa, a livello
nazionale, con il contributo del Ministero degli Affari Esteri, Direzione
Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, è realizzata a sostegno dei
palestinesi e degli israeliani impegnati nel dialogo e nella
sperimentazione di possibili modelli di convivenza.
Lo spettacolo sarà introdotto dalle testimonianze di Noah Salameh,
Presidente del Centro per la risoluzione del conflitti e per la
Riconciliazione di Betlemme e docente all'Università di Hebron in Diritti
Umani, Etica e Risoluzione dei Conflitti e di Khaled Daoud, Direttore del
Centro Culturale Ibdaa.
IL Gruppo Danza è parte del Centro Culturale Ibdaa, nato nel 1995 nel campo
profughi di Dheisheh, Betlemme.
Il gruppo ha presentato i suoi spettacoli in numerosi festival ed eventi in
Palestina ed ha effettuato 26 tournée in Europa, Nord America e Medio
Oriente. Ibdaa significa: Creare qualche cosa dal nulla.
Un conflitto devastante tormenta, da oltre mezzo secolo, " la terra del
latte e del miele" ed avvelena i rapporti internazionali nel Mediterraneo e
nel mondo. La soluzione non è impossibile, basta schierarsi dalla parte
giusta: quella del dialogo, della ragionevolezza, dell'ascolto delle
ragioni dell'altro, della ricerca di soluzioni condivise.
La pace è un problema di tutti, tutti possono e devono dare un contributo:
è un compito difficile, ma non impossibile.
L'iniziativa è promossa da Modena incontra Jenin e Progetto Ain Arik con il
sostegno di Arci, Uisp, Bottega d'Oltremare, Modena Terzo Mondo, Rete
Lilliput, nodo di Modena e Rock No War.
Per informazioni: www.palestinaonline.it ; Overseas: 059.785425
6. ANZIANI IN PIAZZA CON LA PASTA ANTIMAFIA
Sabato 2 ottobre 2004 appuntamento con "C'è più gusto ad aiutare" Giornata
Nazionale di Solidarietà a sostegno del Filo d'Argento Auser, il telefono
amico degli anziani che combatte solitudine ed emarginazione. I volontari
dell'Auser saranno presenti in 400 piazze italiane con la pasta "antimafia"
prodotta dalla Cooperativa sociale Placido Rizzotto - Libera Terra di San
Giuseppe Jato che coltiva i terreni confiscati alla mafia nel territorio
dell'Alto Belice Corleonese. Un prodotto con alto valore simbolico di
solidarietà e impegno per la legalità. L'Auser e la Cooperativa Sociale
Placido Rizzotto - Libera Terra aderiscono a Libera, associazioni, nomi e
numeri contro le mafie e condividono l'impegno nella lotta alle mafie
attraverso l'uso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
"Siamo orgogliosi di un'iniziativa che unisce la lotta alla mafia alla
tutela delle persone anziane, la solidarietà e la legalità" sottolinea
Maria Guidotti presidente nazionale Auser.Scopo d
ell'evento è di sviluppare e potenziare i servizi di aiuto a domicilio,
compagnia e trasporto protetto che il Filo d'Argento Auser realizza in
tutta Italia; sensibilizzare ed informare i cittadini sui bisogni di molti
anziani che vivono da soli. Dal 2002 il Filo d'Argento si è dotato del
Numero Verde 800-995988, il primo Numero Verde Nazionale completamente
gratuito, senza scatto alla risposta, a disposizione degli anziani. Riceve
una media di 200.000 telefonate all'anno, 10.000 i volontari coinvolti,
oltre 100 le postazioni attivate in tutta Italia. Grazie alle risorse fin
qui raccolte è stato possibile allungare l'orario del servizio attivo oggi
tutti i giorni dalle 9 alle 20. Il problema maggiore che affligge gli
anziani è senza dubbio quello della solitudine, coinvolge soprattutto le
donne con un'età compresa fra i 75 e gli 85 anni che rappresentano 80%
delle telefonate in arrivo al Numero Verde. I volontari del Filo d'Argento
si impegnano ogni giorno per aiutare queste persone:
consegnando a domicilio spesa e medicinali, accompagnandole dal medico o
alla posta, facendo loro compagnia. "C'è ancora molto da fare - dice ancora
Maria Guidotti- per restare vicino alle persone anziane sole e aiutarle
nella vita di tutti i giorni. La solitudine non si fa sentire solo
d'estate, ma tutto l'anno".
In Italia vivono oggi 12 milioni di ultrasessantacinquenni, quasi un
abitante su cinque. 3 milioni vivono in solitudine. Tra 12 anni gli anziani
con più di 65 anni saranno 15 milioni e nel 2051 arriveranno a 18 milioni.
Nell'arco di tre-quattro decenni ci sarà un ultrasessantacinquenne ogni tre
abitanti. Per aiutarli occorre: una rete solida di relazioni che consenta
all'anziano di continuare a vivere nella propria casa; garantire aiuto e
sostegno nelle vita di ogni giorno; fornire amicizia, ascolto e opportunità
di partecipazione. ( Fonte: Libera)
Giusy Colmo Ufficio Stampa e Comunicazione Auser Nazionale Tel. 06/84407725
Cell:348/2819301 email: ufficiostampa at auser.it Per conoscere le piazze
www.auser.it
7. GINNASTICA A DOMICILIO PER LA GRANDE ETA': AL VIA UN PROGETTO NAZIONALE
UISP E AUSER
Da questo mese di settembre è al via "Sempre in movimento: ginnastica dolce
per la grande età", un progetto di ginnastica a domicilio promosso
dall'Uisp - Area anziani in movimento e dall'Auser, finanziato dal
Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Già sperimentato a Torino,
il progetto si estende per la prima volta a livello nazionale e tocca 16
città: Bolzano, Jesi, La Spezia, Martina Franca, Matera, Messina, Napoli,
Pavia, Prato, Ravenna, Roma, Rovigo, Sassari, Torino, Trento Trieste.
L'obiettivo è quello di puntare a reinserire l'anziano attraverso la
riattivazione motoria, entro una rete di relazioni e di scambio sociale. La
ginnastica dolce a domicilio è la modalità attraverso la quale il progetto
si propone di raggiungere tutti quei cittadini che, entrati nella stagione
della "grande età", rischiano di alienarsi nella solitudine dello scorrere
del tempo, confinati nelle mura domestiche, lontani dagli affetti. Un'area
di disagio che, nel migliore dei casi, soltanto i parenti o le persone
amiche sono in grado di intercettare.
L'anticamera dell'invecchiamento effettivo, è la rinuncia progressiva a
continuare ad utilizzare il proprio corpo, sia con il movimento vero e
proprio, sia come tramite di comunicazione con gli altri. Attraverso il
progetto Uisp e Auser cercano di entrare nelle dinamiche e rompere il
circolo vizioso che s'innesca attraverso la collaborazione con il parente,
l'amico, il medico, l'assistente sociale, per tentare un percorso di
recupero con la persona a "rischio solitudine".
Come sottolinea Andrea Imeroni, presidente Area anziani Uisp "Questo
progetto rappresenta un passo avanti di grande valore in un Paese come il
nostro in cui i progetti che stimolano il movimento, l'attività psicofisica
degli anziani non hanno la necessaria attenzione e non godono di adeguati
contributi nazionali. Per la prima volta viene riconosciuto e sperimentato
a livello nazionale il valore di prevenzione della ginnastica dolce, il cui
vero obiettivo è quello di migliorare la vita quotidiana degli anziani, la
loro possibilità di movimento e quindi la loro autonomia. Non sono sempre i
limiti fisici sono la causa della chiusura e dell'incapacità a muoversi. In
alcuni casi è la depressione che crea le barriere maggiori. Il nostro
compito, quello dei nostri operatori e delle persone vicine è quella di
aiutarli a riappropriarsi della percezione del proprio corpo e di una vita
sociale, di incontro e di scambio. Dopo 30 anni di lavoro sul territorio,
coroniamo il sogno di promuovere l
'attività psicomotoria per tutti. Siamo entrati negli ospedali, nelle case
di riposo, sviluppato attività motorie per la grande età e oggi anche a
domicilio."
"Per quanto riguarda l'inter organizzativo del progetto - continua Imeroni
- tra fine settembre e gli inizi di ottobre sono previsti due appuntamenti,
uno per le città del centro/nord e l'altro per quelle del centro/sud, in
cui riuniremo tutti i responsabili Uisp e Auser delle città coinvolte.
Saranno due incontri dedicati a mettere a punto tutte le questioni
organizzative, a esprimere le prime valutazioni sulla fase preparatoria, a
costruire una cabina di regia del progetto. Parallelamente abbiamo previsto
le riunioni con i responsabili della formazione regionali per un incontro
di aggiornamento qualificante per tutti gli istruttori, che verranno da
questi formati ad hoc sul territorio e che saranno i veri protagonisti
degli interventi." ( Fonte: Uisp net n. 34 )
8. "TOCCA A NOI": BILANCIO DI QUATTRO GIORNI DI SPORT E INTEGRAZIONE
SOCIALE A PRATO.
Si è conclusa venerdì 17 settembre la decima edizione del Trofeo Aurora
International intitolato quest'anno "Tocca a Noi", manifestazione sportiva
a carattere internazionale che ha coinvolto i ragazzi delle polisportive
per l'integrazione del disagio mentale in diversi tornei di calcio,
pallavolo ma anche in workshop di discussione e di interscambio. Luca
Lazzarini, dirigente Anpis e presidente dell'area diritti sociali dell'Uisp
di Prato ci conferma il successo dell'iniziativa che anche quest'anno ha
coinvolto tanti ragazzi provenienti da diversi paesi stranieri:"La
manifestazione è stata organizzata dall'Anpis, dall'Atletic Nadir,
dall'Aurora Prato, dall'associazione Pane e Rose, dalla regione Toscana,
dalla provincia, dal comune di Prato e dall'Uisp di Prato che ha
collaborato all'organizzazione fornendo ad esempio gli arbitri per le
diverse partite. Quest'anno si è deciso di coinvolgere nella manifestazione
non solo i ragazzi disagiati mentali ma anche alcuni giovanissimi proveni
enti da aree in difficoltà come la Palestina e la Bosnia; ciò è stato
possibile grazie all'intermediazione di Peace Games Uisp. Questi ragazzi
sono stati ospitati dalle famiglie dei giovani delle polisportive di Prato
proprio per creare ancora di più un clima di integrazione tra i ragazzi.
Oltre ai tornei sportivi sono stati organizzati anche due workshop, uno in
particolare sul gioco, al quale i ragazzi hanno partecipato numerosi,
presentando alcuni giochi tipici dei loro Paesi e organizzando delle serate
musicali e di spettacolo dove si sono esibiti diversi gruppi di musica
etnica. Nei giorni della manifestazione si è creato un buon clima,
all'insegna del divertimento, dello stare insieme e dell'amicizia. Buona
anche la partecipazione di pubblico durante le partite e soprattutto
durante gli spettacoli serali anche grazie al risalto che è stato dato
all'evento dai giornali locali e dalle emittenti televisive come Raitre
regionale e nazionale che hanno trasmesso le notizie durante i
telegiornali. La manifestazione giunta al decimo anno ha quindi il merito e
l'obiettivo di creare delle collaborazioni e costruire una rete
internazionale tra le polisportive per estendere l'integrazione dei ragazzi
affetti da disagio mentale". ( Fonte: Uisp net n. 34 )
9. ANCHE UISP E "PROGETTO ULTRA'" NELLA CAMPAGNA EUROPEA "FOOTBALL AGAINST
RACISM IN EUROPE".
Fra il 14 e il 26 ottobre parte in tutta Europa la settimana d'azione
contro il razzismo nel calcio, promossa dalla rete FARE (Football Against
Racism in Europe) composta da una serie di associazioni nazionali che si
occupano di promuovere azioni contro la discriminazione nel calcio. Tra
queste associazioni ci sono anche l'Uisp e il Progetto Ultrà, uniche reti
nazionali presenti in rappresentanza del nostro paese. "Stiamo pensando di
organizzare una serie di iniziative che coinvolgeranno diversi gruppi
Ultras con coreografie negli stadi, distribuzione di volantini o
l'organizzazione di partite amichevoli con gruppi di stranieri nel nostro
paese - spiega Daniela Conti, responsabile dell'Uff. stampa del progetto
Ultrà - quest'anno per la prima volta stiamo costruendo una collaborazione
attiva con varie articolazioni dell'Uisp, a cominciare dalla Lega calcio
Uisp con la quale stiamo individuando alcuni tornei cittadini nei quali
distribuire il materiale della campagna. Stessa cosa stiam
o cercando di fare con la Lega basket Uisp. Coglieremo anche l'occasione
dello svolgimento della manifestazione "Back to school" a Roma, Lecce e
Avola in provincia di Siracusa per proporre ai bambini partecipanti di
realizzare disegni sul tema del razzismo nello sport. Nei prossimi giorni
cercheremo di coinvolgere anche i progetti di attività sportiva nelle
carceri e quelli realizzati dall'Uisp in collaborazione con l'Anpis
nell'area del disagio mentale. In questa maniera cerchiamo di
caratterizzare la nostra interpretazione del progetto internazionale,
dandogli una lettura estensiva rispetto a tutto il problema delle
discriminazioni nel mondo dello sport". ( Fonte: Uisp net n. 34 )
10. LA PENA DI MORTE PER I MINORENNI STA PER ESSERE ABOLITA: NUOVO RAPPORTO
DI AMNESTY INTERNATIONAL
Amnesty International ha da poco pubblicato il rapporto Non uccidete il
futuro. Stop alle esecuzioni di minorenni! (disponibile presso l'ufficio
stampa di Amnesty International Italia), che descrive alcuni recenti casi
di esecuzioni nei confronti di ragazzi al di sotto dei 18 anni all'epoca
del reato.
Dal 2003 l'associazione internazionale ha registrato sei esecuzioni di
minorenni all'epoca del reato in Cina, Iran e Stati Uniti. Altri minorenni
all'epoca del reato si trovano nel braccio della morte nelle Filippine, in
Pakistan e in Sudan.
Nella Repubblica popolare cinese, nonostante il divieto legislativo, questo
genere di reato continua ad aver luogo, a quanto pare perché le autorità
non prestano sufficiente attenzione all'età dei condannati. Gao Pan è stato
messo a morte l'8 marzo 2004 per un reato commesso il 9 agosto 2001, quando
con ogni probabilità aveva meno di 18 anni. Informazioni contraddittorie
negli atti del processo e l'uso di differenti sistemi di calendario hanno
reso difficile stabilire l'età del ragazzo. La procura generale, nel
tentativo di dimostrare la maggiore età di Gao Pan, ha esibito un
certificato firmato dal padre, poi rivelatosi falso. L'Alta corte del
popolo della provincia dello Hebei ha respinto 32 prove presentate dalla
difesa a sostegno della minore età dell'imputato, così come la richiesta di
un esame medico che avrebbe potuto fare chiarezza su questa circostanza
decisiva.
In Iran Ateqeh Rajabi, 16 anni, è stata impiccata il 15 agosto 2004 in una
strada della città di Neka, nella provincia settentrionale di Mazandaran,
per "atti incompatibili con la castità". Era stata condannata a morte tre
mesi prima, al termine di un processo nel quale non aveva potuto usufruire
di assistenza legale ed era stata oggetto di duri rimproveri da parte del
giudice, a causa del suo abbigliamento. Secondo alcune fonti, Ateqeh Rajabi
aveva problemi di disabilità mentale sia al momento del reato che durante
il processo. Sebbene la carta d'identità mostrasse chiaramente la sua
minore età all'epoca dei fatti, le autorità giudiziarie di Mazandaran hanno
dichiarato che la condannata aveva 22 anni.
Il 13 ottobre si terrà l'udienza nel corso di cui quando i giudici della
Corte suprema di Washington inizieranno l'esame della costituzionalità
delle condanne a morte di persone che all'epoca del reato avevano 16 o 17
anni. La sentenza è prevista nella prima metà del 2005.
"Queste esecuzioni violano il diritto internazionale. Il consenso
universale contro l'uso della pena di morte nei confronti dei minorenni
all'epoca del reato riflette la generale consapevolezza delle possibilità
di crescita e di cambiamento degli adolescenti" - ha dichiarato Karen
Hooper, responsabile del Coordinamento pena di morte della Sezione Italiana
di Amnesty International(L.C)
Per ulteriori informazioni sulla pena di morte nei confronti dei minorenni
ciccare sul link:
http:://www.amnesty.it/primopiano/nonuccideteilfuturo/ ( Fonte: Uispyouth
n. 17 )
11. SOLIDARIETA' ALLA FAMIGLIA IMPASTATO
La diffusione della notizia che Giovanni Impastato, rispettando la sentenza
di condanna, pur non condividendola, ha versato la somma di 5.000 euro
all'avvocato di Badalamenti che si è ritenuto diffamato, ha suscitato
significative reazioni in tutta Italia e più d'uno ha proposto di aprire
una sottoscrizione per dare corpo tangibile alle espressioni di solidarietà.
Il Centro mette a disposizione il suo numero di conto corrente per i
versamenti che si intendono effettuare.
Le somme vanno inviate a: Centro siciliano di documentazione "Giuseppe
Impastato", via Villa Sperlinga 15, 90144 Palermo, conto corrente postale
n. 10690907, specificando nella causale: "Solidarietà alla famiglia
Impastato". ( Fonte: Libera)
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Peace Games News riporta informazioni sulle attività organizzate, sui temi
della solidarietà, della cooperazione internazionale, della promozione dei
diritti, della legalità e della giustizia sociale, da Peace Games, dalla
Uisp e dalle principali reti associative alle quali Peace Games aderisce:
Libera, Ics, Cocis, Associazione Ong italiane, Ludomir e TransFair Italia.
Per inviare notizie: peacegames at uisp.it
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