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Vista da dentro
Ricevo ed inoltro da una volontaria italiana a Nablus.
Un azione militare a Nablus vista da dentro.
Oltre il buco della serratura della televisione.
Buona lettura
salam shalom
Logan
Nablus, 15 settembre 2004
oggi a nablus e' stata una giornata di sangue...La giornata e' iniziata
presto: 5 del mattino i soldati iniziano la loro operazione.
La mia sveglia e' stata alle 7 del mattino, ero ancora a letto quando,
dopo il solito sabahalkher, mi danno subito la "bella notizia": 5 shaid,
5 martiri. Mi alzo ancora mezza addormentata e mentre faccio colazione
chiedo maggiori informazioni, ma nessuno in casa sa esattamente cosa
stia succedendo: 5, 6 o forse 7 martiri, o forse solo "arrestati". Si
sente un apache in volo. decido di andare al centro per capire cosa stia
accadendo.al centro incontro un volontario che sta andando nel city
center dove ci sono i soldati, mi cambio la maglietta e corriamo.
Con le radio gli autisti chiedono volontari, la situazione e' brutta e
ci sono molti feriti. Arriviamo dopo poco nel city center e subito mi
sembra di essere tornata indietro di qualche settimana quando per strada
gli shebab tiravano le pietre e i soldati sparavano ad altezza uomo,
anzi di ragazzo. Subito un ferito, un uomo di una certa eta' che
assisteva agli scontri. Troviamo altri volontari e ci uniamo a loro,
avevano appena soccorso un ferito e i loro abiti erano impregnati di
sangue.
Ci appostiamo ad un angolo della strada ed aspettiamo il ferito che
presto arrivera'...questa e' l'unica cosa che possiamo fare,la scena e'
sempre la stessa: shebab appostati sui tetti delle case che lanciano di
tutto contro le jeeps che ovviamente non ne risentono minimamente e gli
shebab per strada che costruiscono barricate e lanciano pietre,
dall'altra parte jeeps blindate e soldati che sparano ad altezza uomo
proiettili di "gomma" (gomma si fa per dire perche' il cuore e' una
sfera di metallo rivestita da un sottile strato di gomma...) e
proiettili veri.
Dopo poco un volontario viene ferito da una scheggia di un proiettile
che finisce nel suo sedere. Le ambulanze continuano a portare feriti
negli ospedali, le sirene delle ambulanze oramai risuonano nella mia
testa in ogni momento, continuiamo a cercare un posto sicuro dopo poter
stare mentre le jeeps dei soldati fanno avanti e indietro, ad un certo
punto dopo degli spari delle urla, chiedono aiuto, ci sono dei feriti.
Corriamo per prestare soccorso e vedo un ragazzo a terra che viene
portato in ambulanza, dalla sua testa perde molto sangue, guardo meglio:
nella sua testa c'e' un buco, enorme. L'ambulanza accende la sirena e
corre in ospedale, i volontari prestano il massaggio cardiaco, quando
arriva in ospedale e' ancora vivo, ma in condizioni gravissime. mi sale
lo sconforto e la rabbia: ma cazzo! tirava pietre contro jeeps a cui non
fanno un graffio solo per difendere la sua citta'!
La giornata continua, incontro J., un autista che mi dice che fino ad
ora ci sono 5 martiri e 24 feriti, me lo faccio ripetere perche' non mi
sembra vero: 5 martiri e 24 feriti e sono solo le 10.30!!!
Vicino al cimitero c'e' un'area in cui i soldati stanno portando a
termine un'operazione e proibiscono l'entrata. W ed io decidiamo di
andare a vedere com'e' la situazione, poco prima di andare vi un altro
ferito: ed il conto sale a 25 feriti... ci avviamo verso l'area chiusa,
appena arrivati sul posto non facciamo in tempo a salutare e a chiedere
agli altri volontari com'e' la situazione che i soldati consentono di
entrare nell'area: corriamo verso il luogo dove troveremo i 5 martiri a
cui si aggiungera' una ragazzina la cui colpa e' stat quella di
affacciarsi dalla sua casa per dire ai genitori di rientrare...la scena
che ci si presenta e' raccapricciante: in mezzo a degli ulivi troviamo 2
corpi senza vita di due ragazzi. uno di questi ha la testa completamente
aperta e le interiora giacciono per terra, sulla strada un altro ragazzo
morto, anche lui con la testa spappolata e per terra pezzi del suo
cervello, sangue, un odore di sangue che ancora adesso posso sentire.
Poco piu' in la' vengono trovati altri 2 corpi piu' quello della ragazzina.
Una donna si sente male e i corpi senza vita vengono portati
all'ospedale, mentre altri volontari raccolgono da terra i pezzi che
rimangono del cervello dei due martiri...e' uno spettacolo molto duro e
tutti sono provati da questo, ora piu' nessuno riesce a fare un mezzo
sorriso.
Ci incamminiamo verso il centro della citta, dove le jeeps continuano la
loro parata, ma la sitruazione sembra piu' tranquilla e ci avviamo verso
casa, stanchi e provati da tutto quello che abbiamo visto.
Alla fine della giornata il bollettino e' di 6 martiri: una ragazzina, 4
ragazzi delle brigate dei martiri di al_aqsa e uno del PLFP (Fronte
Popolare per la Liberazione della Palestina) e di 35 feriti, di cui 3 in
gravissime condizioni.
Ma non finisce qui , perche' i soldati continuano a stare in citta' e
continuamo a sentire gli apache in volo.
Oggi e' stata la giornata piu' difficile da quando sono
arrivata...credetemi.
17 settembre 2004
Oggi altra giornata di sangue...in questi giorni i soldati si stanno
dando da fare.
Durante la notte hanno appiccato il fuoco in una casa in un villaggio
qui vicino.
Durante il giorno i soldati sono entrati in citta' con le jeeps e hanno
ucciso una ragazzina di 19 anni che stava studiando sul roof della sua
casa quando si e' affacciata per vedere la situazione un cecchino
appostato nel palazzo di fronte ha sparato uccidendola...
ogni giorno sangue, ogni giorno morti....ma che vita e' questa?
Oggi un ragazzo mi ha chiesto: "come vedi la situazione qui a nablus?
secondo te e' vita questa?"...cosa rispondere? non ho saputo cosa dire...
La
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