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I pastori di Jemba



Sempre da Logan di Operazione Colomba:

Jemba, estremo sud della Cisgiordania. Agosto 2004.

Ho vissuto una settimana in una grotta.
Come loro.

Ma io ho potuto scegliere tra casa mia e una grotta, loro no.
La casa l’avevano, ma dei soldati l’hanno distrutta nel 1999 e da allora ne vietano la ricostruzione.
Con le case di tutto il paese di Jenba, vennero distrutti anche gli ultimi 500 alberi del paese. Al limite del deserto.


Oggi piu nessun bosco. Sassi, sole e cielo.

Sassi tra cui cresce qualche sterpaglia, sole da cui ci si ripara con la vita nelle grotte, cielo che alla sera consola, con le sue innumerevoli stelle.
“Queste grotte che avete sono fin troppo per voi”, cosi ha ribadito poco tempo fa Sharon. “E’ tutto cio’ che abbiamo, questa e’ la nostra terra da secoli” cosi hanno risposto i pastori di Jenba.


Senza nessuna risposta violenta, i pastori resistono solamente continuando a vivere dove sono nati. Nonostante i coloni vicini che vengono ad umiliarli, cacciando le loro pecore dentro le grotte in cui vive la gente, distruggendo i magri raccolti, uccidendo le pecore. Affinche’ se ne vadano e gli lascino tutta la terra. A loro, che sono arrivati qui dal Sud Africa 6 anni fa’.

Queste cose le ho gia viste, ma nei film.
Le ho viste in Mission, si villaggi indio.
Le ho viste in Soldato Blu o in Piccolo Grande Uomo, dove si cancellano i nativi americani.


Non voglio che ne sia fatto un film, quando sara’ troppo tardi.
Per questo ho dormito in una grotta,
e ancora ci dormiro’, “be zrata ascem” – “inshalla”, "se Dio vuole".

Salam Shalom
Logan
www.operazionecolomba.org