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un voto per l'altra europa



Un voto per l'altra Europa 

La campagna elettorale per le europee è stata condotta, ancora una 
volta, con motivazioni di politica interna. Non c'è da meravigliarsi considerato
che il Parlamento europeo non ha ancora pieni poteri legislativi e non esistono
ancora dei partiti politici realmente europei. La mancanza di poteri reali da
parte di questo parlamento che rimane, vale la pena ricordarlo, 
l'unica istituzione europea a essere eletta direttamente dai cittadini e dalle 
cittadine d'Europa potrebbe giustificare un certo astensionismo. In realtà 
l'astensionismo gioca a favore di coloro che sono favorevoli al mantenimento
dell'Europa degli stati nazionali: conservatori e nazionalisti di destra e di 
sinistra. 

Invito tutti e tutte a votare alle elezioni europee per i candidati e le 
candidate che si sono espressi per un Parlamento costituente, che funga 
da reale cinghia di trasmissione tra la volontà dei cittadini e un 
governo dell'Unione che dovrà rispondere per ciò che fa al Parlamento. 

La vera sfida che ci troviamo di fronte è la costruzione dell'altra 
Europa: democratica, sociale, pacifista e federalista. Il progetto di Trattato 
costituzionale elaborato dalla Convenzione europea, ed ora peggiorato dai
governi, non potrà fornire l'alternativa per una Europa diversa. 

La costruzione dell'altra Europa non può che venire dal basso. 

Le istanze provenienti dai cosidetti 'movimenti costituenti' che non 
sono più legate a interessi nazionali e di parte, come la cittadinanza di 
residenza e il ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle 
controversie internazionali, devono trovare la sponda istituzionale del
Parlamento europeo. 

Quest'ultimo, grazie alla spinta proveniente dal basso, troverà il 
coraggio di strappare il potere costituente ai governi nazionali e di approdare

finalmente  a una Costituzione democratica e federalista. 

La strada è lunga e irta di ostacoli, ma non vi è altra via. 

Nicola Vallinoto