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COS in rete



Ass.naz. Amici di A.Capitini

Vi segnaliamo l'ultimo aggiornamento di giugno 2004 del C.O.S. in rete, 
www.cosinrete.it.
Nello spirito del COS di Capitini, le nostre e le vostre risposte e 
osservazioni a quello che scrive la stampa sui temi capitiniani: nonviolenza, 
difesa della pace, liberalsocialismo, partecipazione al potere di tutti, 
controllo dal basso, religione aperta, educazione aperta, antifascismo, tra 
cui: 

10/6/24,omicidio Matteotti; Zapatero a chi?; Il corpo venduto a pezzi; Terre di 
libertà; Le due Italie; Il Garibaldi rimosso; Le amnesie di Nello Ajello; La 
violenza incontrastata; Educazione profetica; Il fascismo senza cultura; Il 
mercato della religione; Lutero e Capitini; Gramsci in esilio; La fratellanza; 
Un miracolo incompiuto; Dove volano gli stracci; La favola degli astenuti; 
ecc., più scritti di e su Capitini utili secondo noi alla riflessione attuale 
sugli stessi temi.

Ricordiamo che sui temi capitiniani sopra citati la partecipazione al C.O.S. in 
rete è libera e aperta a tutti, come pure la discussione nel sito blog del cos 
a http://cos.splinder.it


da cosinrete


ZAPATERO A CHI ?



Dal giorno della sua vittoria e dell’annuncio di ritirare la Spagna dalla 
guerra di Bush, i trombettieri della destra hanno cominciato una campagna di 
odio contro Zapatero, facendolo diventare sinonimo di viltà.

Il timore giustificato era quello che diventasse un esempio anche per 
l’opinione pubblica italiana e quello che Berlusconi rimanesse l’unico sostegno 
in Europa ai disegni imperiali dell’attuale governo in USA.

Di vile in questa campagna c’è stata la voluta omissione del fatto che i 
socialisti spagnoli avessero incluso nel programma della campagna elettorale, 
da molto tempo prima delle elezioni e degli attentati a Madrid, la volontà di 
uscire subito dalla guerra in Iraq appoggiata dall’avversario Aznar.

Contando come sempre sulla cattiva informazione e sulla poca memoria dei 
cittadini, i trombettieri della destra hanno subito messo in giro la bugia che 
i socialisti di Zapatero abbiano scelto di ritirarsi dopo le stragi e 
intimoriti da quelle.

Da qui l’accusa di viltà, contrapposta alla loro scelta eroica e guerriera di 
mandare, non i loro figli, ma duemila carabinieri e bersaglieri in Iraq con gli 
anglo-americani.

Noi vorremmo interpretare invece la decisione dei socialisti spagnoli come una 
giusta scelta di obiezione di coscienza contro la guerra, che dovrebbe essere 
presa ad esempio dai popoli di tutto il mondo e sostenuta dalle parole degli 
intellettuali di ogni paese.

La guerra tra i popoli, giustificata fino ai nostri giorni dal bisogno e dal 
desiderio delle ricchezze altrui, da una parte, e dalla difesa degli aggrediti, 
dall’altra parte, non ha oggi più alcuna ragione di essere.

Come affermano tutti gli studiosi, oggi, per la prima volta nella storia 
dell’umanità, ci sono le risorse e i mezzi per soddisfare i bisogni di tutti.

Si tratta soltanto di non sprecarli in armamenti inutili e di distribuirli con 
giustizia.

Anche per questo le guerre odierne, pur sempre volute e organizzate con 
obiettivi di potere, sono mascherate agli occhi dei sudditi, che debbono farle 
in concreto, con motivazioni ideologiche e religiose, con fanatismi che 
giustificano ogni terrorismo e ogni comportamento inumano fino alla tortura.

Popoli e intellettuali hanno quindi ogni giustificazione e anche il dovere di 
rifiutarsi a combattere ogni guerra, e di chiedere che sia la comunità 
internazionale, attraverso i suoi organismi, a esercitare operazioni di polizia 
per difendere tutti da eventuali trasgressori di questo pacifico accordo degli 
stati.

Una scelta semplice, chiara, nonviolenta che dovrebbe circolare senza orpelli 
in tutte le lingue.