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2) padre Alex Zanotelli a Taranto: le proposte al Comune di Taranto



Questa è un'anticipazione alla stampa di padre Alex Zanotelli (missionario 
comboniano) che sarà a Taranto il 7 maggio alle ore 10 per incontrare il 
Consiglio Comunale.

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Il 5 maggio sono già venuto a Taranto è ho potuto incontrare tanti amici. 
Mi hanno detto tante cose su Taranto.

Nell'art.1 dello Statuto Comunale c'è scritto ad esempio che "Taranto è una 
città operatrice di pace, libera da armi chimiche, atomiche, batteriologiche".

Il Municipio di Taranto ha in passato esposto la bandiera della pace, una 
cosa molto bella. E' importante se in futuro l'amministrazione comunale 
saprà valorizzare il ruolo di "Taranto città operatrice di pace", ad 
esempio promuovendo incontri, dibattiti, concerti, presentazioni di libri, 
recital teatrali.

A Taranto vi è un movimento di opinione contro l'inquinamento e il rischio 
nucleare militare, un movimento che in passato ha dialogato con il Comune. 
L'Amministrazione e il Consiglio Comunale possono svolgere un ruolo 
insostituibile di tutela della popolazione. Chiedo se sia possibile dare 
piena attuazione all'ordine del giorno del 6 settembre 2000 in cui il 
Consiglio Comunale di Taranto ha chiesto che "si apra un confronto tra 
l'Amministrazione Comunale coadiuvata da una Commissione di studi allargata 
ad esperti e associazioni che si occupano concretamente del rischio 
nucleare e i ministeri competenti (Interni, Difesa, Ambiente, Sanità) 
affinché vengano date tutte le garanzie al mai verificarsi di possibili 
incidenti nucleari nel porto di Taranto". E' una deliberazione 
significativa che - se attuata - riconoscerebbe finalmente il ruolo attivo 
delle associazioni contro il rischio nucleare e sappiamo - dopo Scanzano 
Jonico - come sia importante il ruolo della società civile.

Andrebbe inoltre data attuazione a tale deliberazione del 6 settembre 2003 
anche lì dove si dice che "venga rilasciata copia dei piani di emergenza 
nucleare per la popolazione civile ai sensi della normativa vigente, la 
quale prevede espressamente che la popolazione venga informata 
preventivamente dell'esistenza di tali piani e delle connesse mobilità 
operative". Fino ad ora solo PeaceLink (che non è un ente istituzionale) ha 
informato la popolazione diffondendo una parte del piano di emergenza 
nucleare, da cui emergevano gravi lacune di sicurezza.

So che a Taranto vi è una racconta di firme contro il progetto di una base 
Nato a guida americana nel molo polisettoriale, ossia nel cuore commerciale 
della città. Il rischio nucleare così non diminuisce ma aumenta!
Invito pertanto il Consiglio Comunale e l'Amministrazione a dichiarare la 
propria contrarietà a nuovi insediamenti militari che - oltre ad accrescere 
i rischi per la popolazione - dovessero sottrarre spazi allo sviluppo 
civile della città.

La nostra volontà di pace non esprime solo dei no. Il movimento per la pace 
sostiene uno sviluppo urbano basato su una migliore qualità della vita. 
Perché allora non ampliare il verde cittadino? La tutela dell'ambiente e la 
cura della qualità della vita può dare lavoro. So che avete un bel parco 
sul mar Piccolo, il Parco Cimino. Mi dicono che la zona costiera a sud 
della base navale di Chiapparo è di proprietà comunale e vi sono alberi di 
eucalipto. Perché non creare lì, sul Mar Grande, un nuovo parco verde? Vi 
invito a trasformare quella zona in un giardino ben curato e accogliente, 
disponibile a tutti i cittadini, e a chiamarlo "Parco della pace": non 
divenga mai zona militare!

padre Alex Zanotelli
missionario comboniano